Chitarre chiude!

[luis]

A quanto pare la rivista Chitarre ha deciso di chiudere i battenti.
Credo comunque che l'avvento di Internet abbia contribuito notevolmente,ma chi,come me,ha iniziato a suonare negli anni '80 deve molto a questo tipo di mensili,visto che allora non c'era altro modo di avere informazioni sugli strumenti,gli effetti,ne' tantomeno di avvicinarsi alle trascrizioni con tanto di tablature,insomma una grossa mano l'hanno data proprio questo tipo di riviste.
Ancora oggi conservo tutti i numeri,magari un po' malconci,ma li riguardo spesso per avere un'idea a distanza di trent'anni di quante cose siano cambiate nel mondo chitarristico e musicale.
Tutto questo potrebbe sembrare un'epitaffio nei confronti di un amico che se ne e' andato,in realta' mi piace di piu'  pensarlo come un NecroElogio,visto che molto di quello che ho imparato lo devo anche a loro.

[Max Maz]

Purtroppo questa è la tendenza un po' in tutti i campi, nella fotografia si tengono in piedi in funzione della velocissima rotazione degli strumenti ma con le chitarre.
E' un peccato davvero, troppo spesso le informazioni sul web pur se valide vengono smarrite in un attimo. 

[Stevie J]

Ormai viviamo bombardati dalle informazioni, direi per fortuna nostra. Oggi chiunque può aprire un sito, un blog, o qualsiasi cosa riguardo le proprie passioni. Io stesso ho appena creato un canale dedicato alla chitarra.
La gente punta a risparmiare, a me stesso piacerebbe acquistare queste riviste e ci ho pensato diverse volte, salvo poi esitare "perchè già tanto posso trovare tutto su internet". Penso sia questo lo scoglio principale delle riviste.

[Max Maz]

Si Holy ma spesso si fa una gran confusione.

[Raffus]

Mi spiace, ho comprato un sacco di numeri anni fa. Comunque, come anche altre riviste del settore, non era proprio economica. Però ricordo con piacere un articolo su una lespolla joe perry signature davvero interessante da leggere

[Road2k]

Ormai viviamo bombardati dalle informazioni, direi per fortuna nostra. Oggi chiunque può aprire un sito, un blog, o qualsiasi cosa riguardo le proprie passioni. Io stesso ho appena creato un canale dedicato alla chitarra.
La gente punta a risparmiare, a me stesso piacerebbe acquistare queste riviste e ci ho pensato diverse volte, salvo poi esitare "perchè già tanto posso trovare tutto su internet". Penso sia questo lo scoglio principale delle riviste.

Infatti è così tutti possono fare tutto e la qualità crolla!!!
In rete si trova di tutto, ma ci vuole un bel setaccio per vagliare quello che è buono da tutto il resto!!!! 

[Grix]

Un vero peccato.

[zap]

Come dice Luis,anche io gran parte della mia cultura musicale e strumentale,me la son fatta sbavando su Chitarre ed altre riviste del genere,ricordo con piacere anche Rockerilla,una rivista musicale simil-indipendente,tra le sui pagine ho scoperto i Guns & Roses e LA Guns...quando erano ancora sconosciuti al grande pubblico.

[luis]

Come dice Luis,anche io gran parte della mia cultura musicale e strumentale,me la son fatta sbavando su Chitarre ed altre riviste del genere,ricordo con piacere anche Rockerilla,una rivista musicale simil-indipendente,tra le sui pagine ho scoperto i Guns & Roses e LA Guns...quando erano ancora sconosciuti al grande pubblico.

Gia' Rockerilla,Mucchio Selvaggio e anche Tuttifrutti...sniff![emoji26]

[zap]

...vero,mucchio selvaggio...amarcord,com'era poetico quel mondo,letti dappertutto,per strada...sdraiato sul letto in cameretta alla luce dell'abat-jour,con sottofondo musicale dal mio technics,una 20ina di min. e dovevi alzarti per girare lato del disco (altro che kilometriche compilation di mp3)...aaahh,almeno io lo vedo poetico.

[mimmo]

Mi unisco al coro dei tristi ma affezionati lettori di chitarre,  è il mondo che cambia.
Ricordo però con disappunto gli ultimi numeri comprati 2 anni fa nei quali era già troppo presente il servilismo verso le grandi case produttrici che non permetteva giudizi obiettivi.
E guarda un pò si parlava di Kemper in un bell'articolo molto lungo e "articolato"

[Moreno Viola]

E' un peccato.

Io non sono mai stato un consumatore di riviste di chitarra (contrariamente alle altre che avete citato che ancora conservo), ma mi spiace molto che le riviste di settore chiudano per il semplice fatto che diversamente dalla rete dove chiunque può mettersi in cattedra, i contenuti di quelle pagine erano una garanzia.
La rete può essere un aiuto ma non le sostituirà perchè come dice giustamente Road, l'enorme quantitativo di informazioni non è sempre sinonimo di qualità.

[Caligarock]

Mi dispiace, e al contempo mi sento corresponsabile perché io sono tra quelli che una volta compravo la rivista e da un po' di tempo ho smesso a favore del web

[luis]

E' un peccato.

Io non sono mai stato un consumatore di riviste di chitarra (contrariamente alle altre che avete citato che ancora conservo), ma mi spiace molto che le riviste di settore chiudano per il semplice fatto che diversamente dalla rete dove chiunque può mettersi in cattedra, i contenuti di quelle pagine erano una garanzia.
La rete può essere un aiuto ma non le sostituirà perchè come dice giustamente Road, l'enorme quantitativo di informazioni non è sempre sinonimo di qualità.

Gia' la qualita'... bisogna puntare sulla qualita perche' la qualita' distingue la quantita' confonde
(Confucio-nario) [emoji4]

[luis]

Mi dispiace, e al contempo mi sento corresponsabile perché io sono tra quelli che una volta compravo la rivista e da un po' di tempo ho smesso a favore del web

Lo siamo tutti corresponsabili