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Cambieranno i punti di riferimento?

Aperto da Elliott, 27 Marzo, 2017, 03:21 PM

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Max Maz

Una nicchia di appassionati ci sarà sempre. Nel mondo della fotografia i maggiori utilizzatori di strumenti analogici sono nati in piena epoca digitale.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Cold_Nose

Io mi auguro solo che qualcosa che in una certa misura ha funzionato comunque egregiamente non debba sparire solo perché il "progresso"  ha deciso che sia meglio così. I numeri, i test, i teoremi potranno anche dire che è meglio X di Y ma torno a ribadire che le sensazioni, le emozioni, il lato umano non dovrebbero piegarsi alle solo teorie utilitaristiche o razionalistiche. Se a qualcuno sta bene così, a me no. 
If you make the same mistake 3 times, that becomes 'your arrangement'


Aleter

Citazione di: Cold_Nose il 28 Marzo, 2017, 08:42 PM
Io mi auguro solo che qualcosa che in una certa misura ha funzionato comunque egregiamente non debba sparire solo perché il "progresso"  ha deciso che sia meglio così. I numeri, i test, i teoremi potranno anche dire che è meglio X di Y ma torno a ribadire che le sensazioni, le emozioni, il lato umano non dovrebbero piegarsi alle solo teorie utilitaristiche o razionalistiche. Se a qualcuno sta bene così, a me no.
È un punto di vista sicuramente condivisibile per molte cose della società moderna  ::) Ma non con l'audio. In questo caso X meglio di Y significa che Y suona meglio al nostro orecchio, significa una maggior fedeltà del suono e una miglior riproduzione. Il digitale non è nemico di nessuno, e grazie a quest'ultimo sono possibili innumerevoli nuove tecnologie. I sistemi immersive audio ad esempio che  permettono di vivere il suono letteralmente immernedosi in esso. Per non parlare poi della possibilità di preservare per il futuro i grandi del presente e del passato. È molto facile demonizzare il nuovo in favore del vecchio, ma non sempre quest'ultimo è meglio. Con la chitarra è lo stesso, demonizzare il digitale attaccandosi al passato in una sorta di protesta romantica contro il progresso rischia di diventare solo una sterile rinuncia ad allargare i propri orizzonti.

Elliott

Citazione di: Max Maz il 28 Marzo, 2017, 08:40 PM
Una nicchia di appassionati ci sarà sempre. Nel mondo della fotografia i maggiori utilizzatori di strumenti analogici sono nati in piena epoca digitale.

D'accordo ma non sono le nicchie ad eleggere i riferimenti

CalegaR1

Citazione di: Cold_Nose il 28 Marzo, 2017, 08:42 PM
Io mi auguro solo che qualcosa che in una certa misura ha funzionato comunque egregiamente non debba sparire solo perché il "progresso"  ha deciso che sia meglio così. I numeri, i test, i teoremi potranno anche dire che è meglio X di Y ma torno a ribadire che le sensazioni, le emozioni, il lato umano non dovrebbero piegarsi alle solo teorie utilitaristiche o razionalistiche. Se a qualcuno sta bene così, a me no.
è importante che abbia la sua dimensione

il digitale non dovrà togliere il lato romantico delle soluzioni old-style e le soluzioni old-style non dovrnano avere la presunzione di essere meglio per "il passato"  ::)
Assoluto promotore della massima "Ho le chitarre ma non le so suonare" :snob:
PRS C24 - Gibson LP CS R7 VOS + LP Custom Black - Fender Strato CS 61 + Tele CS Closet Classic - Ibanez RGR Prestige - BlackBeard Indie Dog
Helix Stomp +2x FRFR Focal Alpha 50
[img width=109 height=54]https://www.jamble.it/upload/

Moreno Viola

Credo che l'avvicendamento tra vecchie aziende incapaci di rinnovarsi e nuove realtà proiettate verso il futuro sia qualcosa che accade da decenni, ma è verissimo che questo processo si è progressivamente velocizzato, cancellando quasi del tutto oggetti che apparivano avanzatissimi soltanto quindici, vent'anni fa e adesso sembrano risalire ad epoche remote.
Tra l'altro la nostra, quella dei "quaranta/cinquantenni", è una generazione che forse avverte di più questo passaggio rapidissimo, perché siamo genitori di bambini che rimangono interdetti di fronte ad oggetti che per noi erano comunissimi.
Un ragazzino di oggi, probabilmente troverebbe inutile un oggetto come un vecchio telefonino, che incredibilmente faceva solo una cosa. Il telefono (non è vero c'era Snake...  :laughing: ).
Credo che nel campo dell'amplificazione per chitarra succederà qualcosa di simile, ma sarà un percorso più tortuoso perché esiste una forte sacca di resistenza all'innovazione in quest'ambito.
L'idea che il digitale sia più freddo e disumano rispetto all'analogico resisterà ancora per un po', ma credo che quando le aziende del settore cominceranno a immettere sul mercato un tipo di amplificatore "smart" in grado di coprire l'intera gamma di necessità di un chitarrista (soprattutto di quello amatoriale) e a concorrere su quel terreno, l'ampli a valvole verrà soppiantato per una questione di praticità ancor prima che di qualità.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Max Maz

Citazione di: Elliott il 28 Marzo, 2017, 09:40 PM
Citazione di: Max Maz il 28 Marzo, 2017, 08:40 PM
Una nicchia di appassionati ci sarà sempre. Nel mondo della fotografia i maggiori utilizzatori di strumenti analogici sono nati in piena epoca digitale.

D'accordo ma non sono le nicchie ad eleggere i riferimenti

Quale che sarà la situazione auspico che ci sia sempre possibilità di scegliere.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Elliott

Quella credo, per fortuna,  resterà a lungo

mimmo

Conservo un'idea di fondo, di base, non è il mezzo che usi ma il risultato che ottieni che conta.
Quindi se ci saranno bravi artisti che creeranno buona musica, i loro arnesi, al netto di endorsement di facciata, saranno i cavalli che trainano il carro.
Ad oggi mi pare di capire che i bravi turnisti prediligano il digitale di qualità e qui kemper é leader, mentre l'artista di fama si rivolga ancora a tecnologia valvolare di qualità e di brand noti.
Non ci é dato di sapere però quanto qursta scelta sia dettata da ragioni economiche

Max Maz

Sono daccordissimo mimmo, uno capace è capace comunque e lo stesso vale per chi capace non lo è.  :etvoila:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


zap

Pensate ai vantaggi dell'analogico,tra massimo 20 anni pagherò molto meno bollo e assicurazione per il mio ampli,sarà d'epoca e costerà una tombola...più dei kemper.
:lol: :laughing:

Elliott

Citazione di: mimmo il 29 Marzo, 2017, 06:16 AM

Ad oggi mi pare di capire che i bravi turnisti prediligano il digitale di qualità e qui kemper é leader, mentre l'artista di fama si rivolga ancora a tecnologia valvolare di qualità e di brand noti.
Non ci é dato di sapere però quanto qursta scelta sia dettata da ragioni economiche

A mio avviso la scelta è legata all'esigenza. Il turnista può trovarsi ad affrontare situazioni sonore molto distantio fra di loro e, avere un prodotto che ti permette di passare da uno all'altro senza grosse comnplessità è molto vantaggioso ai fini logistici e di immediatezza oltre che a ridurre drasticamente l'investimento degli assets

luvi

Topic molto interessante!  :bravo2:

Anagraficamente, professionalmente e personalmente ho avuto la fortuna di vivere direttamente il passaggio dall'analogico al digitale nel campo della musica sotto tutti gli aspetti: dalla composizione all'arrangiamento, dalla registrazione all'esibizione dal vivo.
Durante un paio di decenni abbondanti di progettazione industriale e di collaborazione giornalistica con testate del settore mi sono occupato di effetti digitali e di modellazione fisica in ambito chitarristico, per cui mi è passato per le mani quasi tutto ciò che il mercato in rapida evoluzione proponeva.

Personalmente non ho e non ho mai avuto alcun pregiudizio tanto nei confronti dei vecchi sistemi, quanto verso le nuove teconologie, ma non sono nemmeno un entusiasta "tout court" degli uni o delle altre... cerco di tenere il distacco necessario a vedere pro e contro ed utilizzo tutto quel che posso.

Di fatto il digitale è partito in grave deficit rispetto all'analogico: la necessità di reggere immediatamente il confronto con il suono reale si è scontrata con la mancanza iniziale della tecnologia necessaria a prezzi popolari. Per lungo tempo i costi sono stati proibitivi e i risultati deludenti.
L'arma segreta del digitale, però, si chiama "ricerca e sviluppo", campo nel quale la progettazione analogica ha invece da tempo spremuto lo spremibile... Così nuove tecnologie, più potenti e a buon mercato, sono comparse a raffica. Questo non ha certamente avuto un buon impatto sugli utenti finali, perché ha reso l'obsolescenza rapida delle apparecchiature una costante fastidiosa e dannosa per le finanze di chi acquista, ma ha portato rapidamente alla creazione di algoritmi di calcolo più potenti ed efficaci, al miglioramento generale delle prestazioni, che di pari passo con l'abbattimento dei costi ha ridotto fortemente il gap con le tecnologie precedenti.
Il passo successivo è stato la modellazione fisica, che ha subito un'evoluzione ancora più rapida: la complessità della rappresentazione matematica del comportamento dei circuiti reali dipende dall'accuratezza del modello, limitata a sua volta dalla sola capacità di memoria e di calcolo del computer che lo fa girare!
Per ultimo è arrivato il concetto di "profilazione", introdotto da Kemper: si parte dalla fotografia del funzionamento di un particolare circuito in una data condizione (la profilazione, appunto), per poi simularne il comportamento in condizioni diverse attraverso modelli fisici standardizzati.

Tutto questo ha creato una gigantesca diatriba tra fautori e detrattori delle nuove tecnologie, ma essa appassiona per lo più il mondo degli hobbisti.
In campo professionale le cose vanno diversamente...

Fin dalla nascita di Amp Farm (lo storico plugin della Line6 che girava esclusivamente su piattaforma Pro Tools) gli studi di registrazione hanno fatto un uso massiccio delle nuove possibilità offerte dal digitale e buona parte delle produzioni sono realizzate con software e sistemi digitali da molti anni. Modelli fisici e profilazione sono all'ordine del giorno per registrare.
La logica, insomma, non è più (o perlomeno non è in molti casi) quella "edonistica" di un tempo, che vedeva il chitarrista aggrappato mani e piedi alla testata valvolare da 100W sulla 4x12... Permangono ovviamente produttori e musicisti che credono nell'analogico e ne pretendono l'utilizzo, ma sono sempre meno, anche perché girano pochi soldi, si cerca di impiegare il minor tempo possibile nella realizzazione degli album e soprattutto si è coscienti che alla luce delle tecnologie attuali il risultato finale, di fatto, non ne risentirà.
Lo stesso concetto si applica spesso ai tour dal vivo: sui palchi resta naturalmente imbattibile l'impatto estetico offerto dai muri di testate e casse, ma non è raro trovare un Kemper nascosto dietro di esse, dal quale proviene il segnale che va effettivamente alla consolle!!  :firuli:

Non credo quindi che il mercato dell'analogico si possa esaurire nel breve periodo, specie in ambito semiprofessionale, ma credo anche che le tecnologie ad esso alternative si dimostreranno sempre più tali, in grado di sostituirlo senza remore che non siano di carattere puramente sentimentale.
Vedremo insomma per lungo tempo appassionati che non permetteranno mai ad un computer di generare il suono del proprio strumento o che mai accetteranno di fare a meno dell'impatto fisico di una 4x12 ad un metro dallo stomaco, ma mentre da un lato le prestazioni del digitale si equiparano gradualmente e sotto ogni aspetto a quelle dell'analogico, offrendo dall'altro possibilità di gran lunga superiori, diventa sempre più dura non considerare pesi, ingombri, consumo elettrico, manutenzione, affidabilità, costi di acquisto e di esercizio, tutti obiettivamente e marcatamente a favore delle nuove tecnologie.
:sonocotto:  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.


Max Maz

 :goodpost:  luvi   :reallygood:

Io aggiungerei all'analisi soltanto la possibile difficoltà, da parte di utenti "in erba" di poter sfruttare davvero il potenziale di questi prodotti.
Non che l'inesperienza non fosse un limite anche in epoca analogica ma credo che nell'era digitale la forma mentis giusta per poter utilizzare correttamente e con soddisfazioni questi prodotti sia l'ostacolo realmente più ostico da superare.  :-\
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


zap

Molto esaustiva la tua risposta Luca ed aiuta a chiarire a chi può servire maggiormente questo tipo di strumentazione digitale,cioè...a chi lavora nel settore,musicisti e tecnici di studi di registrazione...ma anche amatori evoluti o entusiast.
Più semplice per costi e spazio,questi profilatori sono la manna,avere centinaia o migliaia di suoni a disposizione,senza avere un magazzino di 10000 metri quadri è una bella cosa e sopratutto pratica,ma continueranno ad esistere anche i classici ampli,valvole o transistor non importa,che hanno pochi suoni a disposizione ma sicuramente un impatto visivamente appagante per il chitarraio da cantina,almeno fino a quando non si saranno estinti questi ultimi.

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