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Anni '80 da chi li ha vissuti

Aperto da Ombra/luce, 14 Novembre, 2021, 09:42 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Ombra/luce

Ciao a tutti, i questi giorni mi sono visto alcuni documentari sulle mode e sulle correnti musicali degli anni '80 e mi è venuta voglia di intavolare una discussione con chi li ha vissuti già da grandicello, io da quasi trentasettenne queste cose le ho vissute da bambino o di rimando da fratelli più grandi (o per interesse postumo per alcuni generi musicali, approfonditi tanto ma non vissuti nella loro epoca) e quindi non con un pensiero critico dettato da esperienze dirette, chi di voi negli '80 era adolescente, cosa pensava (e pensa oggi) dei vari fenomeni giovanili del tempo, dai paninari ai dark e tutte queste sub culture che giravano in quelle annate? Voi eravate dentro a qualche corrente?
Ditemi la vostra insomma!
Ut queant laxis

b3st1a

Bello spunto di discussione! Io gli '80 li ho vissuti dai 2 ai 12anni, quindi i ricordi sono nitidi e dettagliati solo per la fine del decennio. Ricordo i juke box nei bar, le giacche con le spalline, la cassetta di Appetite for destruction con i cinque teschi in copertina che arrivò a casa mia con un po' di ritardo a fine '88 e mi fece scoprire l'Hard Rock, ma anche il sabato sera con Fantastico, Heater Parisi e Lorella Cuccarini, le auto con i sedili in finta pelle e senza aria condizionata, ché d'estate non ci si poteva stare, i cartoni animati in bianco e nero nella piccola tv che avevo in camera e mille altri ricordi e sensazioni... che nostalgia! :'(


Vu-meter

Personalmente ho odiato gli anni '80, pur essendo gli anni della mia giovinezza (dai 12 ai 22 anni).
Amavo profondamente la musica degli anni precedenti e pensavo che nessun periodo storico avrebbe potuto deturpare maggiormente la dignità della musica come fenomeno generale, naturalmente, mi sbagliavo. Comunque: l'elettronica la faceva da padrone e i vari sequencer ed arranger facevano il resto, offrendo l'opportunità  chiunque di mettersi in mostra, possibilmente per doti che fossero tutto fuorché musicali.
Non sono mai stato uno alla moda, ma per un breve periodo, le compagnie mi portarono a spendere parecchie risorse in cose futili come abiti di marca e simili. Ho odiato pure quello.
Insomma, da parte mia (opinione personalissima) un decennio che, salvo davvero sporadiche cose, cancellerei dal calendario e dai ricordi.
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Grand Funk

Dato che parli di adolescenza non sò se posso partecipare alla discussione, perchè nell' ottanta ero quasi trentenne ( 26 anni ) sposato, e nel 1984 sono diventato papà, comunque dico la mia......  in quel periodo ero preso molto dalla moto ( motocross e regolarità ( ora si chiama enduro ) seguivo ancora la musica, ma in modo minore, oltretutto l' hard rock che piace a me era un poco " decaduto " perciò i miei gusti musicali diciamo che si erano un poco " evoluti " infatti i dischi che compravo in quel periodo erano Frank Zappa, Chicago, Joe Cocker, Kenny Loggins ecc. avevo la chitarra acustica in casa che strimpellavo ogni tanto, sul finire degli anni ottanta smesso di fare il motocross ho iniziato a prendere lezioni di chitarra dal maestro privato, per natura non seguo le mode del " momento " perciò non ero " dentro " a nessuna corrente, seguivo solo il motocross.....  :etvoila:

Ombra/luce

Citazione di: Grand Funk il 15 Novembre, 2021, 09:20 AM
Dato che parli di adolescenza non sò se posso partecipare alla discussione, perchè nell' ottanta ero quasi trentenne ( 27 anni ) sposato, e nel 1984 sono diventato papà, comunque dico la mia......  in quel periodo ero preso molto dalla moto ( motocross e regolarità ( ora si chiama enduro ) seguivo ancora la musica, ma in modo minore, oltretutto l' hard rock che piace a me era un poco " decaduto " perciò i miei gusti musicali diciamo che si erano un poco " evoluti " infatti i dischi che compravo in quel periodo erano Frank Zappa, Chicago, Joe Cocker, Kenny Loggins ecc. avevo la chitarra acustica in casa che strimpellavo ogni tanto, sul finire degli anni ottanta smesso di fare il motocross ho iniziato a prendere lezioni di chitarra dal maestro privato, per natura non seguo le mode del " momento " perciò non ero " dentro " a nessuna corrente, seguivo solo il motocross.....  :etvoila:
Da adolescente in poi, non bambino insomma, già inseriti in socitetà perlomeno!
Molto interessanti comunque le vostre storie!
Ut queant laxis

dr_balfa

Anni 80 quindi tra i miei 13 e 23 ovvero gli anni delle superiori e dell'università, quindi 10 anni (visti ora) bellissimi della spensieratezza e del divertimenti, che si chiudono con l'aver conosciuto la ragazza che poi è diventata mia moglie.

I primi anni 80 quelli delle superiori erano caratterizzati dai "Paninari" forse l'unica moda nata in Italia anzi a Milano, si distinguevano per lo slang, il modo di vestire, ed erano molto caratterizzati, ma soprattutto o eri come loro o eri fuori io ero fuori :D. Il decalogo del paninaro - Gli anni 80 Il sito dedicato a noi degli anni ottanta

La musica di quegli anni? tanta dai Duran Duran a The Smiths (uno dei miei preferiti), dagli Spandau Ballet a Prince, ma anche gli U2 Michael Jackson, Dire Straits, GUNS N' ROSES, Sting con i Police, Whitney Houston, il live Aid ecc.

Poi c'è la politica Solidarnosc, la morte di Enrico Berlinguer, Gorbaciov, Ustica, la strage di bologna, l'intifada, la guerra fredda con le olimpiadi boicottate dagli USA, ma c'è anche il mondiale di Spagna, il disastro di Chernobyl, Piazza Tien an men, e il crollo del muro di Berlino ma anche tantissimo altro.

Che dire il 1990 per me sarà l'anno dell'occupazione Universitaria (probabilmente l'ultima) "La Pantera" e da li inizierà un altro decennio...

Appena trovo un attimo e organizzo le idee scrivo sulla musica che ascoltavo :D



Prima o poi imparerò a suonare....

Manuel

Bel post!

Per me è stata la decade 6-16 anni.

Ho ricordi di un periodo sereno della mia vita...almeno fino all'86. I miei lavoravano (mio padre era comandante di marina ed era via purtroppo dai 6 agli 8 mesi l'anno) e io vivevo praticamente con i nonni e gli zii nella bifamigliare che ora è diventata la casa della mia famiglia.
Nell'86 un tumore si portò via mia zia e un paio d'anni dopo se ne andarono i miei nonni...e con loro finì quel periodo spensierato in cui credi che non ci saranno mai problemi e le persone care saranno sempre con te.

Nell' 83 ho iniziato a studiare pianoforte da una professoressa del conservatorio...lo facevo un po' per forza, non mi piaceva molto. Ma ringrazio mia madre di avermelo fatto fare. E' là che ho imparato le basi della musica. Un'ora di lezione costava 8000 lire! Alla fine feci lezione 1 volta a settimana per 3 anni. Riuscivo a leggere lo spartito e suonare!
Nell'87 ho iniziato a studiare la chitarra classica da un bravissimo maestro. Sono andato avanti 3 anni con lezioni private. Ero diventato anche bravetto! Poi nel '90 i miei mi regalarono la prima elettrica (chitarra "Elvis" simil stratocaster + amplificatore "Aria" che aveva la distorsione costo totale 320.000 lire...la prima notte me la misi a lato del letto e presi sonno guardandola!). L'ho rivenduta qualche anno dopo per quattro soldi. Se ora la ritrovassi non so cosa sarei disposto a pagare per riaverla!

La musica da ascoltare la scoprii molto presto, anzi già negli anni settanta. Mio padre era fan dei bee gees e girava di continuo sul giradisci la febbre del sabato sera e altri dischi. Nei primi anni 80 mi regalarono il walkman sony. Mi ricordo ancora la prima cassetta che mi feci comprare. Era una collezione di successi estivi. Si chiamava "succosa". La comprai principalmente perchè conteneva cuccurrucucu di Battiato.
Poi scoprii i Duran Duran e fu grande amore...ancora oggi li ascolto con la stessa passione! Con i Duran Duran vennero di seguito gli Spandau Ballet ma non mi convincevano moltissimo. Fui invece folgorato da Blues di Zucchero che ascoltai mille volte.

Poi nel 1987 mio padre mi portò a casa dagli stati uniti uno dei primi lettori CD portatili.
I CD costavano un mucchio di soldi (all'epoca) mediamente sulle 27.000 lire.
Primo CD che comprai fu True Blue di Madonna!
Passavo i pomeriggi del sabato da 23 dischi di Padova a cercare dischi a buon prezzo. Avevano tutta una sezione dedicata ai dischi di importazione di musicisti sconosciuti. I CD costavano una miseria, 2950 lire. Ne presi a chili, il criterio di scelta era semplicemente la copertina! Ma servì anche questo per farmi ascoltare un po' di tutto.
Iniziai poi ad acquistare CD a prezzo pieno...alla fine la mancetta mensile la spendevo così. Scoprii i simple minds (new gold dream), i beatles, blues brothers e soprattutto Jimi Hendrix.

I paninari si ritrovavano al sabato pomeriggio al Master, lo so solo perchè li vedevo passando per andare da Ricordi o al 23 dischi...non capivo perchè una persona dovesse spendere tutti quei soldi in vestiti costosi, pensavo a quanti CD si potevano comprare con quei soldi!

La decade successiva fu quella in cui scoprii e studiai i deep purple, led zeppelin...ma di quella magari si parla un'altra volta!
Chitarre elettriche e basso: Gibson Les Paul Standard, Fender Stratocaster Player, Squier Telecaster Affinity, Epiphone The Dot, Harley Benton RB-612CS, Harley Benton JB-75MN NA
Chitarre acustiche e classiche: Epiphone DR-500MCE, EKO MIA IV Nylon EQ Natural, Thomann Classic Guitar 1/2, Chitarra classica Leone Sanavia
Altri strumenti: Mandolino Harley Benton HBMA-100E, Ukulele IBANEZ UEW13MEE, Balalaika, STUDIOLOGIC SL88 Studio, Novation Impulse 25
Amplificatori: Marshall JCM 800 (testata+cassa) + TWO NOTES Torpedo Captor X, Line6 Spider V 240 MkII, Harley Benton HB


Ombra/luce

Io sono figlio di due sessantottini (ma non sono qui a parlare di politica) quanto più a dire che sono cresciuto a suon di Beatles, Rolling Stones, Uriah Heep, Dylan, Aphrodite's Child e tanto rock anni'70 principalmente, perlomeno da parte loro. Mio padre è anche un grandissimo appassionato di Fabrizio De Andrè, che c'era in casa mia da bambino, c'è oggi messo (e suonato) da me. Mia sorella, classe '73, mi ha fatto crescere tra Pink Floyd, suo gruppo preferito e Pop Rock anni '80, The Cars, Foreigner, Toto, A-HA ma era una che spaziava tanto, se amo la musica a questi livelli lo devo principalmente a lei, anche se poi crescendo ho preso una strada mia, i Pink Floyd però non sono mai usciti dalla mia vetta. Parlo di lei al passato perchè vive da 20 anni o poco meno in Giappone e ha fatto famiglia lì.
Mio fratello invece, classe '71, di tendenza paninara ma peggio, perchè comprava firme tarocche per farsi accettare dai paninari negli anni '80, nei 90' è diventato un discotecaro da spiaggia che ascoltava tutta musica dance/techno anni '90, che non ho mai amato onestamente. Quindi come infarinature musicali mi ha lasciato zero. Purtroppo c'è poca simpatia tra me e lui, non per me ma ha un carattere molto aggressivo, litigioso, tendente a mettere i piedi in testa che non si può molto averci a che fare, io che sono uno che invece difficilmente litiga mi stressa molto a doverci aver troppo a che fare perchè al minimo stimolo tende a maltrattare, cosa che in passato mi diede molta rabbia e che oggi invece cerco di evitare soltanto, perchè voglio stare sereno.

Comunque sia io sono più figlio della fine dei '90 che degli '80, per via che nella fine di questi ultimi ero veramente piccolo, però la mia è un'età di mezzo, perchè ho vissuto sia l'epoca tecnologica che quella "più analogica", quella dove premevi il tasto REC insieme al PLAY per registrare musicassette vergini in radio, quella dei walkmen con musicassette, quella dei telefoni dove il numero lo si componeva inserendo il dito nella rotella (prima di arrivare ai primi cellulari ci passarono anni), quella delle ginocchia sbucciate giocando con la palla di pezza o di gomma sformata, cosa che mi permette oggi di riuscire a trarre del buono anche dal semplice!
Ut queant laxis

dr_balfa

Dopo un breve panorama di quello che sono stati gli anni 80 nel mondo veniamo a quello che sono stati per me gli anni 80.

Come detto prima gli anni 80 coincidono con l'inizio delle superiori e l'università.
Nei primi anni si sentiva ancora l'influenza della fine degli anni 70 con manifestazioni e lotte idealiste, gli scioperi per i grandi temi come il No al nucleare ma anche per cambiare il verso di marcia della strada che passava sotto il liceo scientifico. E questo coincide con i primi "fermi" da parte della Digos per volantinaggio abusivo che finivano con sonori cazziatoni perché eravamo incapaci anche di fare correttamente i volantini :D.
Per molti poi questa "impegno" politico è scemato ed è iniziato il periodo dei paninari (che non amavo molto) a Chieti non c'era un luogo dove si incontravano ma il più vicino era il bar thomas ed alcune discoteche di Pescara. (non amavo ne' il primo ne' le seconde).
Certo vivere in periferie (Chieti è un piccolo capoluogo di provincia) ha i suoi vantaggi ma anche i suoi svantaggi, difficile che ci siano concerti, sei fuori dai grandi giri e se sei studente delle superiore non ti puoi muovere perché "sei piccolo" quando ero all'università i soldi erano quelli che erano i voli low cost o i pullman e treni in sconto nulla e quindi niente grandi eventi, oppure viaggi fatti in modo folle (ricordo ancora la notte passata all'aperto alla stazione Termine dopo un concerto di Chick Corea con l'Electric Band. Ma anche i tanti Pescara Jazz alle naiadi ascoltati arrampicati fuori per scavalcare appena possibile ed entrare per ascoltare i grandi del Jazz mondiale Storia - Pescara Jazz

Ai tempi la musica si ascoltava alla radio, o su cassette su cui avevi copiato un album comprato da amici o da amici di amici, c'era una sorta di accordo io compro un LP e in 10 lo copiano e a te tornano 10 dischi acquistati da altri.

Era ancora il periodo dell'Hifi dove avere un "impianto" era uno status symbol, dove passavi ore nel negozio di dischi e nel negozio di Hifi, o rimanevi in contemplazione davanti alle vetrine nel negozio di strumenti musicali che esponeva la chitarra dei tuoi sogni, compravi (o leggevi da amici o in emeroteca) le riviste di musica perché non c'era internet.

La musica la scoprivi per passa parola nella mia classe era il periodo del Jazz ma soprattutto della Fusion, ma poi c'era chi amava il Pop il punk ecc. quindi ascoltavi di tutto ma in modo diverso rispetto ad oggi (IMHO).

(continua.... forse)
Prima o poi imparerò a suonare....

Ombra/luce

Citazione di: dr_balfa il 16 Novembre, 2021, 10:35 AM
(Chieti è un piccolo capoluogo di provincia) ha i suoi vantaggi ma anche i suoi
Ti dico una cosa, io vivo in Friuli da 23 anni quasi ma sono originario di Lanciano (CH) e ci ho vissuto fino ai 14 anni circa! Per noi andare a Chieti era andare in città, Lanciano è una cittadina di 35.000 abitanti (o forse anche meno, non ricordo bene)! Molto bello il tuo racconto!  :reallygood:
Ut queant laxis

dr_balfa

Citazione di: Ombra/luce il 16 Novembre, 2021, 10:41 AM
Ti dico una cosa, io vivo in Friuli da 23 anni quasi ma sono originario di Lanciano (CH) e ci ho vissuto fino ai 14 anni circa! Per noi andare a Chieti era andare in città, Lanciano è una cittadina di 35.000 abitanti (o forse anche meno, non ricordo bene)! Molto bello il tuo racconto!  :reallygood:

Chieti ad oggi fa 55.000 abitanti, all'epoca era "viva" perché c'era il CAR della fanteria e dei Carabinieri, le Università erano in centro ed in ogni caso anche andare a Pescara per un ragazzino non era banale.

Oggi ti sposti facilmente se vuoi andare ad un concerto a Milano compri il biglietto on line, cerchi un volo o un treno che costi poco un b&b su internet ed il gioco e fatto. All'epoca anche sapere quali concerti ci fossero era un problema poi dovevi trovare un treno economico, che significava viaggiare con degli improbabili locali con almeno 5 cambi e tempi di percorrenza impensabili oggi. Poi dovevi trovare dove dormire e speravi che qualcuno conoscesse ragazzi all'università a Bologna, Milano, Roma altrimenti rischiavi di dormire sotto un ponte (letteralmente).

Era meglio allora? per me sicuramente avevo tra i 13 e i 23 anni oggi ne ho 31 in più e quei tempi mi mancano, certo mi sono rimasti gli amici (quelli veri) dell'epoca ma mi manca l'essere idealista, il voler cambiare il mondo, il non avere (o almeno averne pochi) pensieri se non essere promosso. Poi ti arrangiavi come potevi per andare a teatro a vedere l'Opera o la prosa o i concerti facevo il cameriere al bar del teatro quindi mi perdevo 5 minuti prima e 10 dopo l'intervallo ma alla fine avevo visto quello che volevo, o ero arrampicato su una pianta per ascoltare un concerto all'aperto, oggi vorrei solo posti numerati e seduti :D
Prima o poi imparerò a suonare....

Prosit

Gli anni '80 per me sono stati senza alcun dubbio i più belli. Gli anni del liceo: dove cerchi di scoprire il mondo, gli altri, te stesso con la musica che ti illude di poter far quadrare quei mille cerchi sempre sghembi. Che fatica però! Confusione, che labirinto l'adolescenza.
Gli anni dell'università! In facoltà di architettura a Palermo si vivevano le giornate (e le notti) tutti insieme a far progetti sugli edifici e soprattutto sul futuro. La musica è stata la colonna sonora dei miei studi, delle lunghe notti trascorse insieme ai miei amici curvi sui tavoli a disegnare. Consumavamo incisioni della ECM records a fiumi. Erano gli anni degli ideali, delle speranze, delle lotte in Pantera, delle occupazioni, delle sperimentazioni, delle feste, dei viaggi studio, dei concerti, dei festival jazz fuori dall'isola, della conoscenza, delle passioni, delle risate, delle condivisioni, delle rinunce, delle illusioni, dell'energia positiva che ti spinge a scoprire e cambiare piccoli frammenti di mondo. No cellulari e computer, no internet e digitale. La comunicazione era ancora materiale, fisica, reale, coinvolgeva e sviluppava tutti e cinque i sensi contemporaneamente in un tempo più lento e cadenzato. Ricordo l'odore del vinile e delle copertine dei 33 giri, la grafica su cartone: ogni disco portava i segni dell'uso e del tempo percepibili anche alla vista, al tatto e all'udito. I dischi erano vivi perché, come noi, avevano una scadenza. Ogni disco per me era un mondo complesso, apriva orizzonti oltre la musica e attraverso di essa. Gli anni '80: un bellissimo viaggio!
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

CrisCris

Negli anni 80 avevo dai 9 ai 19 anni. All'epoca c'era l'esplosione del fenomeno "paninari" che, in termini musicali significava un pò di onesto pop rock (Duran Duran, Spandau Ballet ecc) e tantissima fuffa discotecara banalissima. Inizialmente attratto dalla nuova moda, presto mi sono ravveduto e, verso i 15 anni ho iniziato ad avvicinarmi a stili musicali diversi ascoltando Bruce Springsteen, i Clash, gli Stray Cats e da lì poi tutto il rocknroll anni 50 e 60... Vivendo a Genova e andando spesso a Milano o Torino per seguire concerti o anche solo per fare un giro, ricordo bene tutti i gruppi giovanili dell'epoca, oltre ai paninari (che erano ovunque i più numerosi) c'erano i metallari, i punk, i mods, i rockabilly, gli skinheads, i dark, i new wave e new romantic...
Blues e Rock'n'Roll, ma sempre con Soul


Santano

Bellissimi i vostri ricordi. Anch'io ero nel pieno della adolescenza in quegli anni. I paninari da una parte, i Dark dall'altra, pur volendo restare neutrale alla fine ho rischiato l'emarginazione. Sempre meglio che truccarsi il viso con la terra..
Musicassette in ogni dove (i dischi erano un lusso) e un senso di idealismo marcato, a 18 anni comprai la mia prima auto, la mitica Fiat Panda 30.
Le vacanze estive le passavo a lavorare e mi dicevo sempre "non vorrei mai abitare a Milano" e invece ci sono finito anche se in periferia. Devo averlo detto spesso perché ancora oggi mi rinfacciano questa cosa. Ad ogni modo gli anni 80 li ricordo con piacere e nostalgia.
Musicalmente parlando mi andava bene tutto anche se avevo una predilezione per i cantautori

dr_balfa

Citazione di: Prosit il 16 Novembre, 2021, 11:46 AM
delle lotte in Pantera, delle occupazioni

La Pantera, quanti ricordi, il principale mi sono fidanzato con Sab e 6 anni dopo ci siamo sposati, le notti a dormire in facoltà, le assemblee, la speranza di un mondo migliore, tutto iniziò in Cina con le proteste di Piazza tienanmen  l'immagine dello studente davanti ai carri armati è indelebile nella mia memoria come la caduta del muro di Berlino, la prima guerra del Golfo le manifestazioni (e qualche manganellata di troppo), il mio servizio militare fatto come obiettore di coscienza (sono stato tra gli ultimi obiettori di coscienza poi diventati servizio civile) . Ma qui ormai siamo a cavallo tra gli 80 e i 90.
Prima o poi imparerò a suonare....

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