Yngwie J Malmsteen, Relentless

[robland]

Finito stamattina. Sono riuscito a trovare l'edizione tradotta in italiano (miracolosamente esiste). Il libro è più breve di quel YJM avrebbe voluto. Come ha dichiarato in seguito, l'ha scritto tutto lui ma poi ovviamente la casa editrice l'ha editata secondo le due esigenze, svolgendo ma senza alterare i contenuti.
Rimane una lettura molto interessante. Per tutto il libro sembra di stargli accanto e la franchezza del soggetto d'altra parte è nota. Non è mai stato un diplomatico.

Credevo di sapere parecchie cose su di lei avendo letto e ascoltato tante interviste, collezionato riviste e guardato documentari e concerti, invece ovviamente sapevo ben poco. Le peculiarità del soggetto sono assai di più e ancora assai più estreme di quanto avrei immaginato.
È un libro che ho davvero gustato e avrei desiderato fosse lungo il triplo di quello che è (240 pagine circa).
In ogni capitolo si addentra nei vari argomenti che più caratterizzano il suo passato, le sue passioni/ossessioni, il suo carattere e soprattutto la sua originalissima impostazione musicale, il suo concetto di tecnica e di espressione, a partire dal primo giorno in cui ha preso una chitarra fino al momento della pubblicazione (2013).
Parliamo di un ragazzo che non aveva ancora compiuto vent'anni e già aveva tre mitici album pubblicati a suo nome e due con una cult band guidata (in teoria) da uno dei cantanti dei Rainbow e del Michael Schenker Group.

Ma soprattutto il libro è zeppo di confidenze personali, di una franchezza estrema verso la sua stessa musica e il suo vissuto, e di retroscena. Ed è proprio quello che cercavo.

Non posso che consigliarlo a chi è interessato a questo genere di letture.