Robert Plant - Una Vita

[Moreno Viola]

Robert Plant - Una Vita

Di Paul Rees

Edizioni Arcana



Imbattersi nella biografia di Robert Plant scorrendo i libri su uno scaffale in libreria, giustifica certamente una domanda.

Cosa ci sarà di nuovo da raccontare sul cantante dei Led Zeppelin?

In realtà per quanto il quesito possa essere legittimo, ha origine a mio parere da un presupposto sbagliato, perché se è vero che nonostante le più o meno riuscite carriere soliste la maggior parte dei cantanti della sua stessa generazione rimarranno sempre indissolubilmente associati al gruppo dal quale provengono, Robert Plant è a mio parere e come giustamente sottolineato dall'autore, una sorta di anomalia, capace di mantenere costante la sua passione per la musica, ricercando nella sua immensa raccolta di dischi e nella "musica del mondo", ma anche nell'ascolto delle nuove proposte, qualcosa che lo ispiri, per rinnovarsi e affrancarsi da quell'icona degli anni settanta, sul quale il tempo e spesso la sventura hanno lasciato segni profondi.

Inoltre mentre le diverse biografie dei Led Zeppelin, trattando del gruppo hanno sempre affrontato il mito, Paul Rees preferisce raccontare gli aspetti umani del cantante, dipingendo dapprima un ragazzo che sentì nascere lenta ma implacabile una bruciante passione per la musica e che inseguì con estrema determinazione e una notevole sfrontatezza, il sogno di diventare un cantante blues (deludendo le aspettative dei genitori che preferivano per lui un futuro da ragioniere), e poi quello stesso ragazzo che poco più grande si trovò catapultato in una sorta di "paese dei balocchi", nel quale in realtà non si trovò mai totalmente a suo agio preferendogli le campagne natie, alle prese tra l'altro con un rapporto di amicizia forte, ma per svariati motivi contrastato, con gli altri componenti del gruppo, giungendo infine al drammatico epilogo della band e alla successiva difficoltà di convincere se stesso ancor prima degli altri di non essere "soltanto" l'ex cantante dei Led Zeppelin, impiegando più di una decina d'anni a far pace con il suo ingombrante e pesantissimo passato, accettandone la grandezza per diventare o meglio tornare finalmente ad essere Robert Plant, un ragazzo con un'inesauribile voglia di musica nel pieno dei suoi quasi settant'anni.

[Max Maz]