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Di cosa parliamo quando parliamo di Blues?

Aperto da maestro ciminiera, 16 Dicembre, 2014, 03:41 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

maestro ciminiera

Di cosa parliamo quando parliamo di blues? Allora da amante e misero praticante di questa musica cerco di dare qualche spunto di riflessione. Partiamo da dove nasce il termine blues, lo saprete tutti immagino che nasce dall'espressione inglese (alcuni libri riportano sia stata usata per la prima volta da Shakespeare) "to have the blue devils" (letteralmente: avere i diavoli blu), in prativa significa "essere triste". Allora diciamo che il blues è una musica triste e ce la caviamo così? No, innanzitutto il blues negli Stati Uniti, dagli anni 20 in poi era una musica che nei Juke Joint, o più semplicemente nelle piantagioni, era usata per fare festa e ballare. Anche in seguito, ed anche oggi, il blues, il buon blues ha ritmo, fa muovere ed anche i testi sono spesso caratterizzati da umorismo; prendiamo "I aint no iceman", brano di Cow Cow Davenport, pianista attivo dal 1910 al 1950, il brano dice più o meno "non sono l'uomo del ghiaccio né il figlio dell'uomo del ghiaccio, ma posso tenerti fresco sinché non arriva l'uomo del ghiaccio". Poi il testo prosegue immaginando cosa possa dare il figlio del macellaio, ma ve lo risparmio. Sempre su questo punto Brownie Mc Ghee diceva "non credo che la gente pagherebbe per vedermi salire su un palco e lamentarmi tutto il tempo".
Scartiamo quindi la musica triste.  Wikipedia dice "Il blues è una forma di musica vocale e strumentale la cui forma originale è caratterizzata da una struttura ripetitiva di dodici battute e dall'uso, nella melodia, delle cosiddette blue note". Ora vada per le blue note, ma le dodici battute sono una codificazione nata dal blues elettrico e quanto mai falsa, le battute del blues variano, sempre nel blues elettrico dove comunque va data una inquadratura alla struttura, da minimo una (pezzi con un solo accordo) a 48 battute. Chi suona sempre e solo 12 battute cambiando tonalità non conosce il blues. E poi sempre parlando di blues elettrico non contando gli accordi ma, chiamiamoli genericamente così, i riff.
Mi fermo per ora qui, se interessa vado avanti e iniziamo a parlare dei vari tipi di blues.

Vu-meter

Ottimo topic !  :goodpost:

Purtroppo i falsi luoghi comuni abbondano un po' ovunque, come dimenticare " le note sono 7" ?   :facepalm2:

Nemmeno il blues si è salvato dal revisionismo storico di Orwell e i suoi "ministeri" ..  :eheheh: Ma neppure il jazz , credetemi, e nemmeno la musica in generale ..  :'(

Vu :)
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zap

Maestro,faccio parte sicuramente di quelli che non conoscono il blues probabilmente  ;D
ho sempre pensato che non si potesse uscire dalle canoniche dodici battute e che la melodia dovesse avere comunque una cadenza malinconica,nota sofferta durante l'assolo e tirata allo spasimo.
Questo in linea di massima è quello che può pensare un profano come me e non mi vergogno a dirlo,sono un pò più un hard rocker britannico a sentire quello che esce fuori dall'amplificatore,ma il blues l'ho ascoltato molto,non quello contemporaneo ma più degli anni che vanno dal 1930 al 1952 circa,ho una raccolta con molti artisti e devo dire che se ci si appassiona,superato il primo impatto dovuto a registrazioni d'epoca,diventa molto appagante e non si è attratti solo dalla questione strumentale,ma dall'insieme di emozioni,modo di cantare o di suonare (le chitarre non avevano 8 corde e cinque pick up come ora),bellissime e suadenti voci femminili che ti fanno partire un film in testa,facendoti immaginare baracche fumose sugli argini del Mississipi,bevendo rum od altro (magari patate fermentate),con musica,sesso e...vita.

Road2k

Citazione di: zap il 16 Dicembre, 2014, 10:55 PM
Maestro,faccio parte sicuramente di quelli che non conoscono il blues probabilmente  ;D
ho sempre pensato che non si potesse uscire dalle canoniche dodici battute e che la melodia dovesse avere comunque una cadenza malinconica,nota sofferta durante l'assolo e tirata allo spasimo.
Questo in linea di massima è quello che può pensare un profano come me e non mi vergogno a dirlo,sono un pò più un hard rocker britannico a sentire quello che esce fuori dall'amplificatore,ma il blues l'ho ascoltato molto,non quello contemporaneo ma più degli anni che vanno dal 1930 al 1952 circa,ho una raccolta con molti artisti e devo dire che se ci si appassiona,superato il primo impatto dovuto a registrazioni d'epoca,diventa molto appagante e non si è attratti solo dalla questione strumentale,ma dall'insieme di emozioni,modo di cantare o di suonare (le chitarre non avevano 8 corde e cinque pick up come ora),bellissime e suadenti voci femminili che ti fanno partire un film in testa,facendoti immaginare baracche fumose sugli argini del Mississipi,bevendo rum od altro (magari patate fermentate),con musica,sesso e...vita.
Mi rispecchio molto in qullo che dice l'amico Zap, a differenza che dal mio ampli esce rock ammerigano.
Per quanto riguarda il blues, il blues è anima, sudore, fatica, sensualità e passione, gioia di vivere nonostante tutto, voglia di godere di quello che c'è, è un tipo di musica ma soprattutto è stato un modo di essere, è stato un tipo di vita che adesso forse non esiste più ma di cui sono rimasti i suoni.
"....c'è una ragione per aprire gli occhi sin dal primo mattino. Nella vita ci vogliono onestà, coerenza, professionalità, gentilezza, compassione, onore, decoro, riguardo, senso comune, orgoglio, responsabilità. Amore, fede e lealtà alla famiglia. Mettete più gioia e dedizione in ciò che fate. Ballate, ballate, ballate!"

The Heart Stoppin', Pants Droppin', Earth Shockin', Hard Rockin', Booty Shakin', Love Makin', Viagra Takin', History Makin', LEGENDARY E STREET BAND!

Well, I got this guitar and I learned how to make it talk

"Il distorsore è un RAT mentre l'ov

Moreno Viola

Bellissimo Topic Maestro! A me interessa assolutamente.
Anche io non sono neanche lontanamente un profondo conoscitore del blues e di certo da te ho solo da imparare perchè si capisce che la tua passione va molto oltre il "semplice" ascolto.
Posso soltanto esprimere la mia opinione.
Personalmente non trovo che il blues sia musica triste, ma la vedo come musica "fangosa" che deve portare con se una storia difficile, indipendentemente dal testo del singolo pezzo e per questo motivo non amo molto le sue versioni troppo sofisticate e trovo che siano molto più vicini al suo sentimento originale ad esempio Nick Cave o Tom Waits, pur non essendo dei perfetti Bluesman, che non quelli che lo imbellettano con un bel vestito pulito.
Tra l'altro sono tutt'altro che fedeli al canone delle dodici battute e della struttura fissa che è un'invenzione comodissima per autori come Willie Dixon che sfornavano brani , ma di certo non era qualcosa che interressava i pionieri del genere.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


maestro ciminiera

Zap e Road2k non importa che suoniate blues, il discorso è generale e, come dice Vu, vuole sfatare alcuni falsi miti sul blues. Dalle vostre risposte intuisco che un certo interesse per questa musica c'è e va bene così. Moreno, intanto grazie, appena ho un po di tempo approfondisco altri temi. E' vero, il blues è anche fangoso, ma non solo, Tom Waits io lo adoro e lui è uno, ho scoperto che anche Lou Reed era un grande amante del blues, che ha detto "non c'è nulla di più difficile che scrivere un blues"...a con il mio gruppo rifaccio un suo brano Make it rain! Willie Dixon è stato un grande inventore di brani, ha influenzato tantissimo il rock-blues inglese (la famosa querelle con i Led Zeppelin), molto furbo, tanto che quando andò in Inghilterra con l'American Folk & Blues Festival, portò con se tantissimi brani da rivendere alle band inglesi, perchè prima degli altri aveva capito che i soldi sarebbbero venuti da lì.

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