quando la marca non conta nulla

[maestro ciminiera]

Per motivi che ora non sto qui a dirvi, ho fatto una ricerca su uno dei miei artisti e chitarristi preferiti, Hound Dog Taylor; poiché sono sicuro che il nome non vi dirà nulla vi do alcune brevi informazioni. Hound Dog Taylor era un chitarrista/cantante che insieme al suo gruppo, gli Houserockers, costituiva uno  dei gruppi più attivi nel Southside di Chicago nei primi anni settanta e spinse Bruce Iglauer a fondare la Alligator, una delle più conosciute case discografiche di blues, solo per registrare loro. Gli HouseRockers erano un trio molto particolare in quanto non c'era il bassista, ma Taylor e Brewer Phillips, l'altro chitarrista, si alternavano a suonare la parte ritmica di basso mentre l'altro, di solito Hound dog con il suo slide rigorosamente in mi aperto, faceva il solo; il terzo elemento era il batterista Ted Harvey.
In questo video un esempio della loro musica

Altre due brevi notazioni; Hound Dog aveva su ogni mano un piccolo sesto dito, e pare che se li sia amputato da solo con un rasoio mentre era ubriaco. Inoltre, anche se non avete mai sentito parlare di lui, probabilmente conoscete un suo pezzo, in quanto Hideway, classico di Freddy King ripreso da Eric Clapton con John Mayall, è stato, per stessa ammissione di Freddie King, copiato da un pezzo di Hound Dog che gli aveva sentito suonare dal vivo.
Ok, vi chiederete il perché di questa lunga disquisizione.. arrivo al punto, Hound Dog aveva questo equipaggiamento una chitarra Teisco, marca economica giapponese attiva dal 1948 al 1969 (per saperne di più Teisco - Wikipedia, the free encyclopedia ) e un amplificatore Sears Roebuck, tra l'altro rotto e da lui mai riparato perché così aveva un suono particolare.
In questa foto si vede bene la chitarra e si intravede l'ampli http://theconcertdatabase.com/sites/theconcertdatabase.com/files/Hound%20Dog%20Taylor.jpg

Quindi la cosa importante non è avere una chitarra ottima, conosciuta e costosa e un ampli di grande qualità, ma creare un proprio suono, fregandosene dei giudizi degli altri, e ascoltando solo il proprio cuore e le proprie mani. Vi lascio con la frase preferita del nostro  "When I die, they'll say, 'He couldn't play s**t, but he sure made it sound good!'"

[Vu-meter]

Concordo pienamente.  Il suono non batterà mai l'idea.
Permettimi però di aggiungere due appunti :
- certamente a quell'epoca tutto era più semplice
- a volte suono e idee si miscelano perfettamente

Il tutto IMHO , per carità e fermo restando che 'la marca' non è un valore.

Vu

[Max Maz]

Ciao Maestro Ciminiera, credo che si parta da presupposti completamente diversi, l'epoca come dice giustamente VU e la conoscenza.
Nel primo caso parliamo di un tempo epico in cui con tutta probabilità possedere una qualsiasi accoppiata chitarra/amplificatore era già un successo e di conseguenza si poteva fare tranquillamente di necessità virtù.
Oltre a questo, fondamentale, aspetto direi che il nostro orecchio ha avuto la fortuna di affinarsi in anni e anni di ascolto di una grande quantità di autori.
Il cuore poi ci lega agli strumenti dei musicisti che più abbiamo amato ed è comprensibilissimo che prima o poi ci si approcci ad uno degli strumenti icona delle nostre emozioni.

Poi che in mano mia una gran chitarra suoni come una super economica ... è tutta un'altra storia.


Ma con la giusta umiltà magari pian pianino ........
 


Max

[maestro ciminiera]

Ciao MAX, due brevi annotazioni, Il periodo è il 1970, e quindi non parliamo di tempi troppo eroici. tra l'altro Hound Dog bazzicava da anni la scena blues di Chicago, e in un filmato l'ho visto suonare una bella Les Paul, quindi la sua è stata proprio una scelta di suono. Poi io parlo bene e razzolo male, come si dice, infatti ho una Telecaster, quindi anche io ho una icona delle musica. Forse è fuorviante il tiolo del topic?

[Max Maz]

Come non detto per quanto riguarda l'epoca ... dalle foto sembrava almeno di vent'anni indietro rispetto ai '70.
Certo la scelta del suono è un'opportunità che  qualche artista riesce a fare con la massima creatività.
Per noi "amatori" forse è un po' più complesso.
Tutti noi siamo legati ad un suono che sempre conserviamo nel cuore e se in tanti continuiamo a girare intorno a fender e gibson un motivo' ci sarà.


E poi scusa ma come si fa a non amare il suono di una tele ?


Max