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Night of the Guitars 1989

Aperto da Tiziano66, 05 Luglio, 2013, 09:41 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Tiziano66

 :sleep2: Ultimamente, studiando i pezzi di Alvin Lee, mi sono ritrovato nel "Night of the Guitars" edizione 1989. Tra l'altro, lo stesso anno, pure Pino Daniele aveva partecipato attivamente ad alcune date del tour.
Posto un video che sintetizza al meglio lo stile trascinante di Alvin, con la collaborazione di diversi chitarristi. E con un Leslie West in formissima!



4Roses

Moreno Viola

Si può dire che su quel palco c'era veramente parte della STORIA del rock.

Esiste anche il disco relativo a quel concerto:



Nella versione in vinile c'era anche il medley del video che hai postato che per qualche oscuro motivo venne escluso dal CD.

Chi semina vento, raccoglie tempesta.



Tiziano66

Grandissimo Moreno! Questo è un bel regalo per me....grazie!

4Roses

Moreno Viola

Citazione di: 4RosesGroove il 05 Luglio, 2013, 11:37 PM
Grandissimo Moreno! Questo è un bel regalo per me....grazie!

4Roses

Di niente. Mi fa piacere che tu abbia apprezzato.  :hug2:

Chi semina vento, raccoglie tempesta.


eujil10

Leggendo il titolo del topic ho avuto il terrore si parlasse di questo  :wall:


:vomit: :yuk:

Tiziano66

Ehm...no no no....poi è in inglese il titolo! :laughing:

4Roses

nihao65

Citazione di: Moreno Viola il 05 Luglio, 2013, 11:20 PM
Si può dire che su quel palco c'era veramente parte della STORIA del rock.

Esiste anche il disco relativo a quel concerto:



Nella versione in vinile c'era anche il medley del video che hai postato che per qualche oscuro motivo venne escluso dal CD.

Io mi ci sono consumato le orecchie su questo disco  :inchino: :inchino:
Nihao


Vigilius

Leslie West - Theme from an imaginary western :inchino:
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


Tiziano66

Citazione di: Vigilius il 06 Luglio, 2013, 04:21 PM
Leslie West - Theme from an imaginary western :inchino:
Sei un fan di Leslie? Io l'ho sempre seguito, ma non ho mai imparato una sua canzone.

4Roses

Vigilius

Io conosco solo quella, ma mi è sempre piaciuta: mai saputa suonare, a naso direi che è in sol maggiore o mi minore (che è la stessa cosa).
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


Tiziano66

Oggi ho le orecchie prosciuttate...mi fido della tua esperienza.

4Roses

Moreno Viola

4Roses posso aggiungere qualche dettaglio su "The Night of the Guitars"?
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Tiziano66

Certamente...fai come se fossi a casa tua! Ghghghgh

4Roses


Vigilius

Citazione di: Moreno Viola il 07 Luglio, 2013, 01:41 AM
4Roses posso aggiungere qualche dettaglio su "The Night of the Guitars"?

Non puoi: DEVI!!!!!!!!!!!!  :haha:
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


Moreno Viola

Il tour "The Night of the Guitars", fu la logica conseguenza del lavoro iniziato anni prima da Miles Copeland, fratello maggiore di Stewart, ma soprattutto fondatore dell'agenzia di management e casa discografica BTM Records, e successivamente della I.R.S. Records.
Nella seconda metà degli anni ottanta, ebbe l'idea di stimolare alcuni musicisti frettolosamente accantonati da un pubblico che gli aveva preferito le giovani punk bands, la new wave e tutto quello che ne era derivato, alla pubblicazione di alcuni album strumentali per la sottoetichetta denominata "No Speaks" che aveva appositamente creato.
Parte dei musicisti erano vecchie conoscenze del manager e altri si aggiunsero per completare una scuderia che comprese un'abbondante decina di nomi.
Nell'ottantotto l'iniziativa sfociò nella compilazione della raccolta "Guitar Speak", dove figuravano buona parte dei chitarristi che pochi mesi dopo avrebbero fatto parte del "The Night of the Guitars Tour".
La formula del concerto, prevedeva che ogni partecipante, avesse un breve spazio da protagonista dove suonava alcuni brani  supportato alla ritmica da uno degli altri chitarristi, dopo di che quest'ultimo prendeva il posto di "primo musicista" e un altro chitarrista andava ad occupare il ruolo di secondo.
Il tour toccò diversi paesi e in ogni data si aggiungeva un musicista locale; come già indicato da 4Roses la data italiana vide Pino Daniele calcare le assi del palcoscenico.
Tutte le date si concludevano con una jam che coinvolgeva tutti i chitarristi presenti, nell'esecuzione di un medley di brani di Chuck Berry e Jerry Lee Lewis.
Si trattò di una questione dove la tecnica,  ebbe un ruolo secondario in favore del feeling che i brani storici dei rispettivi repertori portavano in dote, pur se la presenza di musicisti molto preparati come Steve Howe e Jan Akkerman era un valore aggiunto anche in questa direzione.
Aggiungo qualche piccola informazione sui grandissimi musicisti che resero indimenticabile quel tour.

Pete Haycock è forse il meno celebre dei chitarristi coinvolti. Fu il leadere della Climax Blues Band, gruppo che dal blues degli inizi si spostò negli anni verso un rock dalle vedute più ampie e tendente al pop.
Ha partecipato ad alcune colonne sonore dove come in questo concerto ha esibito notevoli doti tecniche e una certa inclinazione al jazz/fusion unite a un feeling che in parte richiamano l'inarrivabile Jeff Beck.
In "Thunderbird", il tema di sottofondo nella scena finale di "Thelma & Louise" la chitarra è suonata da lui.

Steve Hunter è uno dei due chitarristi (l'altro è Dick Wagner), che suonano in diversi dischi di  Alice Cooper  tra i quali "Welcome To My Nightmare" , su "Berlin" e "Rock and Roll Animal" di Lou Reed e sull'esordio da solista di Peter Gabriel.
Negli anni novanta fece coppia con Jason Becker sia su alcuni album di Dave Lee Roth, sia nell'album solista di Becker "Perspective".
Una specie di colonna in ambito hard rock.

Randy California. Uno dei chitarristi più sottovalutati, fondatore degli Spirit, gruppo altrettanto sottostimato. Con la band in questione incise nel biennio '68/'69 tre capolavori, l'omonimo esordio, "The Family That Plays Together" e "Clear", seguito dal comunque valido "The Twelve Dreams of Dr. Sardonicus", prima di proseguire con una carriera solista non priva di interesse, camuffata inizialmente come la continuazione del gruppo.
Prima di formare gli Spirit, Randy suonò ancora adolescente nei Jimmy James & the Blue Flames, band di Jimi Hendrix, che ne influenzò in parte lo stile.
In un ambiente come quello del music business, dove spesso gli eccessi e le sue conseguenze sono all'ordine del giorno, il povero Randy morì annegato alle Hawaii, dopo aver portato in salvo il figlio allora dodicenne.
Quest'ultimo ha aperto una pagina facebook in ricordo del padre.

Robby Krieger. Pur essendo stato il chitarrista di una band famosissima come i Doors, è probabilmente una presenza fuori luogo in questo meeting di mostri, dove si esibisce anche alla voce con risultati decisamente discutibili.
Nonostante ciò la versione di "Love Me Two Times" dove è coadiuvato da Steve Hunter, si lascia ascoltare.

Ted Turner e Andy Powell, la coppia d'asce dei Wishbone Ash, esegue "The King Will Come".
La band dei due viene nominata raramente ma fu tra le prime e fondere melodie folk con una forma musicale dall'impatto più duro e a realizzare arrangiamenti dove le chitarre svolgevano entrambe un ruolo melodico, molto prima che esplodesse la New Wave of British Heavy Metal a farne quasi uno standard per il genere. Non per niente Steve Harris, Mr. Iron Maiden è un loro fan dichiarato.

Leslie West, un colossale monumento; con i Mountain incendiò l'atmosfera a Woodstock e l'intera scena rock con una serie di album assolutamente storici. La scelta di "Theme From An Imaginary Western" è scontata ma sicuramente anche obbligata vista la celebrità del brano.

Steve Howe, chitarrista della seconda è storicamente più importante incarnazione degli Yes.
Musicista virtuoso e preparatissimo, da solista ha spesso preferito utilizzare il suo strumento in modo estremamente melodico, abbandonando gli aspetti più virtuosistici ma mantenendo comunque il suo riconoscibilissimo stile ritmico e il suo personale fraseggio.
Anche nell'occasione "Sketches in the Sun" è una conferma in questa direzione.

Alvin Lee: era una freccia già alla fine degli anni sessanta e ne diede prova anche a Woodstock nella sua leggendaria versione di "I'm Going Home".
Tecnicamente aveva doti maggiori di quelle che gli vengono riconosciute unite a una passionalità che per certi versi richiamano un altro grande chitarrista sottovalutato come Rory Gallagher.

Come già detto, la data italiane vide esibirsi anche il nostrano Pino Daniele, ai tempi all'apice della sua carriera chitarrista, appena prima di concedersi con più facilità alle classifiche.
Le cronache dei tempi parlano di un'ottima performance del musicista napoletano.
Oltre a lui salirono sul palco anche Phil Manzanera, ex chitarrista dei Roxi Music e da buon compagno di Brian Eno amante di sonorità eteree e ambientali e l'olandese Jan Akkerman, ex chitarrista dei Focus, autori della famosissima "Hocus Pocus, che stupì i presenti per un'abilità da funambolo, al passo con chitarristi ben più giovani di lui. 









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