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Mike Bloomfield

Aperto da maestro ciminiera, 31 Ottobre, 2017, 03:18 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

maestro ciminiera

Tra i migliori e più importanti chitarristi di blues bianchi, non si può non considerare Mike Bloomfield.
Innanzitutto era quanto di più lontano si può immaginare dal chitarrista di colore che vive in povertà; era infatti bianco, ebreo e di famiglia ricca, in quanto suo padre era titolare del brevetto delle saliere e zuccheriere dei ristoranti, ed aveva una ditta che produceva utensili vari per cucina. Ma il giovane Bloomfield non era interessato alla ditta di famiglia, a lui interessava la chitarra e il blues, tanto che, tra i pochi bianchi insieme all'amico Charlie Musselwhite, inizia a frequentare i locali del Southside di Chicago, cecando di apprendere i segreti dei vari chitarristi e iniziando a jammare con loro (tra gli altri suonerà, producendo anche i loro dischi, con Big Joe Williams, Sleepy John Estes e Little Brother Montgomery).
Grazie al suo stile chitarristico (tra le altre cose si laurea in musicologia e apprende anche stili chitarristici di altre nazioni) viene notato da John Hammond sr, scopritore tra gli altri di Billie Holiday, Bob Dylan etc, che lo porta in sala di incisione, dove però viene fuori il suo limite, e cioè le sue non eccelse doti vocali. Le session non porteranno ad un disco e sono rimaste inedite sino alla pubblicazione nel recente cofanetto From His Head to His Heart to His Hands.
Bloomfield però non si perde d'animo, e si unisce alla Paul Butterfield Blues Band, dove oltre l'armonicista e cantante ci sono Elvin Bishop, altro chitarrista bianco titolare di una lunga e ancora in corso carriera, Mark Naftalin, tastierista con cui formerà un lungo sodalizio, e Sam Lay e Jerome Arnold, rispettivamente batteria e basso, musicisti di colore provenienti dalla band di Howling Wolf. Questo particolare combo multirazziale, cosa non comune all'epoca. Incise due dischi, il primo, The Paul Butterfield Blues Band, ancorato ad un classico stilema di Chicago blues contiene l'item Born in Chicago , di cui Bloomfield era coautore con Nick Gravenites, cantante di origine greche che accompagnerà il nostro per quasi tutta la sua carriera, mentre il secondo, East West, inizia ad allargare gli orizzonti musicali della band con influenze orientali, nella canzone che dà il titolo all'album, lungo strumentale  con influssi raga,  Jazz, nella cover di Work Song, ed altro. Il gruppo dà vita ad una lunga serie di concerti, anche nella West Coast, qui pare che Bloomfiled influenzò molto chitarristi come Jerry Garcia, dove spesso il nostro abbandonava la chitarra per esibirsi in numeri da mangiafuoco.


Nello stesso periodo viene avvicinato da Bob Dylan e, dopo un iniziale scetticismo (dichiara che trovò Dylan un pessimo chitarrista, ma apprezzò il suo amore per il blues, tanto da definirlo uno dei pochi bianchi che era un buon cantante di blues) collaborerà con lui allo storico album Highway 61 Revisited, che contiene Like a Rolling Stone (è divertente notare che Al Kooper, che sarà un nome importante anche per il nostro, viene ingaggiato come chitarrista, ma arrivato in sala trova appunto Bloomfield che si stava scaldando, e, conoscendolo di fama, lascia al chitarra e si siede all'organo Hammond che non aveva mai suonato, ma che poi divenne uno degli strumenti cardine del disco). Nel luglio di quell'anno Dylan chiese a Bloomfield di mettere su una band che partecipasse allo storico Newport Festival della svolta elettrica di Dylan.
Terminata l'avventura con Paul Butterfield, Bloomfield crea gli Electric Flag, band formata insieme a Barry Goldberg, Nick Gravenites. Harvey Brooks e il batterista di Hendrix Buddy Miles. La band incide un solo album con questa formazione, A Long Time Comin', ma i dissapori interni al gruppo causano la cacciata di Bloomfield dalla sua stessa band.
A questo punto viene in suo aiuto Al Kooper, che diventato un importante produttore, decide di registrare un album di rock facendo come si usa nel jazz, si sceglie uno o due band leader, i giusti sessionmen, un buon repertorio e si registra un album in un giorno o due. Ma una crisi di insonnia costringe Bloomfiled ad abbandonare il progetto dopo solo un giorno e l'album fu finito chiamando Stephen Stills come suo sostituto; l'album è storico e si chiama Supersession.
Il disco ebbe molto successo e diede vita a The Live Adventures of Mike Bloomfield and Al Kooper, registrato in tre notti al Fillmore West nel 1968.
mike bloomfield - Bing images
e
A questo punto Bloomfield inizia una carriera solista dall'esito altalenante e caratterizzata dai suoi problemi con l'insonnia ed il derivante uso di psico farmaci e ricorrenti ricoveri n clinica, oltre che dall'uso di dorghe, tanto che per tutto il 1970 smise completamente di suonare.
Nel frattempo produce il disco di Janis Joplin I Got Dem Ol' Kozmic Blues, Again Mama ed escono due album degni di nota, il primo è Live at Bill Graham's Fillmore West, appunto un live con Gravenites e Mark Naftalin dove la sua chitarra emerge in tutto il suo splendore, ed il secondo è Fathers and Sons, album di Muddy Waters che lo vede riunirsi a Butterfield e Sam Lay (album stupendo, ma in cui Bloomfield si limita spesso ad un lavoro di accompagnamento e di sottofondo, dimostrando che si può essere grandi senza dover sempre emergere).
Da qui in poi la sua carriera prosegue tra live e album di minore importanza, tra cui Triumvirate, disco con Dr john e John Hammond Jr deludente nonostante la bravura dei tre, sino alla sua morte il 15 febbraio 1981, sembra dovuta ad un overdose ma le cui circostanze non sono mai state chiarite (viene ritrovato morto nella sua macchina, ma secondo Al Kooper non era un drogato abituale).

Lo stile chitarristico di Bloomfield era pulito e molto tondo, con un forte uso del reverbero.
Come chitarra la sua prima chitarra era una Fender Telecaster, usata per tutto il suo periodo con la Butterfield Blues Band.




Nel novembre del 1965  scambiò la sua Fender con il chitarrista della International Submarine Band , ricevendo in cambio una  Gibson Les Paul Goldtop del 1954.
Nel 1967 passa a una Les Paul Standard del 59.




Come amplificatore usava un Fender Twin Reverb del 1965.
C'è da dire che Bloomfiled considerava la chitarra solo uno strumento di lavoro, e racconta Al kooper che spesso lo si incontrava in autobus che portava la chitarra senza custodia tentendola per le corde.




Inoltre era anche un meraviglioso chitarrista acustico ed anche un ottimo pianista, tanto da partecipare ad alcuni album come Moby Grape Jam o So Many Roads di John Hamond Jr appunto come tastierista.
Della sua discografia, oltre ai già citati East West, Supersession, Live at Bill Graham's Fillmore West e Fathers and Sons, mi sento di consigliarvi If You Love These Blues, Play 'Em as You Please, album didattico per la Takoma in cui esplora gli stili chitarristici di diversi nomi del blues,  e  Analine, album acustico,  oltre che il postumo From His Head to His Heart to His Hands, cofanetto triplo che esplora tutta la carriera del nostro, dalle prime incisioni con John Hammond sino ad una delle sue ultime esibizioni live con Dylan.

Un'ultima cosa, per sottolineare la sua importanza e bravura racconta Al kooper che assistette ad una guitar battle tra Hendrix e Bloomfiled ed il primo ne uscì sconfitto. Non so quanto questo corrisponda a verità o leggenda, però mi sarebbe tanto piaciuto esserci.

Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Fidelcaster

 :goodpost:

Supersession mi è molto caro (amo anche Stills).
:ditanaso:

Santano

Wow bella recensione. Effettivamente vedere Dylan suonare la chitarra mi porta a pensare che sia scarso.
Nulla da dire come compositore

Vu-meter

Perdona l'editing, Maestro .. però così è più carino.

:goodpost: :goodpost: :goodpost: :goodpost: :goodpost: :goodpost:

Mi serve trovare il momento per leggermelo bene e con calma ..

:thanks: :thanks: :thanks:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Fidelcaster

Citazione di: Vu-meter il 31 Ottobre, 2017, 05:17 PM
Perdona l'editing, Maestro .. però così è più carino.


Con le foto di Battisti?  :D
:ditanaso:

Vu-meter

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Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Grand Funk

Bellissima recensione, l'ho letta tutta d'un fiato......  :bravo2:

:goodpost: :goodpost: :goodpost:




Citazione di: Fidelcaster il 31 Ottobre, 2017, 05:18 PM
Citazione di: Vu-meter il 31 Ottobre, 2017, 05:17 PM
Perdona l'editing, Maestro .. però così è più carino.


Con le foto di Battisti?  :D

:laughing: :laughing: :laughing:

Moreno Viola

Bel lavoro Maestro!  :bravo2:

"East-West" della Butterfield Blues Band è un album che per un periodo ho ascoltato veramente di continuo e anche a me piace molto "Supersession".
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


maestro ciminiera

Grazie, lieto vi sia piaciuto. A breve lo integro con qualche altra notizia, devo recuperare un po di materiale e lo aggiorno

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