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Matteo Mancuso

Aperto da dragon_g, 29 Novembre, 2023, 09:57 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

robland

Citazione di: LawHunter il 16 Gennaio, 2024, 06:11 PMPRO: Bravo, Bravissimo, tecnica innovativa o comunque metodo innovativo nel mischiare diverse tecniche diverse dal normale playing, umile, poco o nulla star, appassionato nel suo interno in quello che fa

CONTRO: manca, al momento, di riscontri realmente compositivi rilevanti, freddo verso l'esterno, troppo educato, troppo pulito .... non emoziona e rischia di finire nel medio-lungo termine dimenticato perchè "solo" fenomenale per la sua tecnica ... come fu per Stanley Jordan ....

My2CentsOpinion ... e ovviamente pronto a rivederla ....

Come viene ricordato nel video, Mancuso inizierà presto un tour americano. Questo secondo me ci dirà qualcosa in più sui contenuti.
Intanto è una delle poche novità e speriamo contribuisca a movimentare un pochino anche solo l'ambiente dei chitarristi e degli appassionati ascoltatori di musica in cui essa è protagonista.

Vu-meter

Personalmente tutta questa "freddezza" di cui viene accusato Matteo Mancuso, non la sento. Anzi, mi pare uno die pochissimi chitarristi moderni ad offrire dei contenuti rilevanti, belli sia per composizione che per dinamica, tempo, ritmo, melodia.
Penso, sempre personalmente, che questo si debba all'abitudine di ascolto di brani jazz e fusion senza i quali, la dialettica di Mancuso può sembrare distaccata perché non risponde a certi criteri di "bellezza" tipi del blues, rock-blues, rock, hard-rock. Mancuso suona jazz e fusion, in particolare il secondo genere, quindi va contestualizzato in quel particolare "sapore".
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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robland

Io non vorrei accusarlo di freddezza ma di certo non potrei (ancora) sperticarmi in complimenti sentiti.
Mi spiego. Ascolto spesso Di Meola, tanto per fare un nome non legato al rock, blues ecc., ed è ovvio che se eliminassi il contesto delle composizioni e ne estraessi solo le parti di chitarra, beh... mi apparirebbero meno significative (a meno che non stessimo parlando delle sue composizioni nate solo per chitarra acustica ecc.). Quindi per me i suoi album sono un must perché è lì che sento tutto il "pacchetto" in cui posso apprezzare particolarmente cosa crea la chitarra nelle varie atmosfere, che fraseggi sceglie a seconda del brano ecc. (Nei limiti delle mie capacità è questo che posso apprezzare).

Quindi se avete composizioni di Mancuso in cui io possa apprezzare l'uso della sua tecnica effettivamente lunare, potrei elogiarlo più facilmente e sentitamente.

Fino a quel momento, posso solo attendere fiducioso e molto molto speranzoso, godendomi comunque un po' di freschezza e movimento che sta portando. Basta anche solo leggere i tanti commenti sotto ai due video dei due notissimi canali per capire quanto in positivo è considerato.

Prosit

Personalmente trovo il mio concittadino un chitarrista straordinario, così come una persona splendida, ma anche un chitarrista attualmente privo di una vera e propria "cifra" stilistica.
Provo a spiegarmi meglio: se ascolto un brano di Christian, Abercrombie, Metheny, Frisell, Felder, Pass, Scofield, Lage, Felder, Stern, per citarne alcuni tra i più famosi, ne posso riconoscere (talvolta anche un po' a fatica per la verità ...) la tecnica, la mano, il fraseggio, la cifra stilistica appunto. Non altrettanto riesco a fare con i brani composti o reinterpretati da Matteo. Le premesse ci son tutte e credo che presto riuscirà a schierarsi tra i grandi nomi. Sempre che ne abbia il desiderio si badi bene, perché non è mica detto che quel che noi vogliamo che sia, lo voglia anche lui!
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

Vu-meter

Credo che queste chiacchierate mi abbiano aperto un nuovo corridoio di pensieri e forse, ho finalmente capito cosa differenzia la mia personalissima (e non per questo giusta, ma solo personale) visione della musica da quella che riscontro in molti di voi: nel giudicare un musicista voi desiderereste percepire le emozioni che vi hanno dato i grandi nomi del passato, probabilmente in funzione dell'innovazione che hanno in qualche modo apportato. Io invece do per scontato che non ci si possa più fare perché secondo me è stato "detto tutto" in musica di ciò che fosse possibile e i musicisti moderni, sempre secondo me, sono solo delle copie migliorate in tecnica (e talvolta peggiorate in espressività) di quei chitarristi. Non credo potrà mai più venire fuori nè un Hendrix, nè un Montgomery, ma neppure uno Stern, uno Scofield o un Blackmore, un Gilmour, ecc..
Dal mio punto di vista, Guthrie Govan, tanto per citare nuovamente uno di quelli presi come riferimento, è sullo stesso piano di Mancuso: un chitarrista eccezionale, inarrivabile, ma che non sarà mai ricordato perché non ha innovato per niente il panorama chitarristico, lo ha solo attraversato. E potrei citare molti altri che, sempre secondo me, pur piacendomi anche particolarmente e ritenendoli chitarristi ai quali io non sono degno di pulire le scarpe, ma che non lasceranno traccia, storicamente parlando, nè ho la pretesa che mi facciano venire il brivido blu giù per la schiena ..

Chissà se sono riuscito a spiegarmi, ho dormito poco e male e non sono lucidissimo..
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elzeviro


elzeviro

Citazione di: Vu-meter il 17 Gennaio, 2024, 07:33 AMè stato "detto tutto" in musica di ciò che fosse possibile
però... scusa, la stessa cosa poteva dirsi nel 1977 o giù di lì prima di EVH (o anche prima di The Wall o Shine on You Crazy). e chi se lo credeva prima che dall'elettrica si potessero ricavare suoni del genere! quindi in teoria non è detto che...
un'altra cosa: Satriani mi pare non abbia inventato nulla in fatto di sonorità, però come mai è un OBBLIGO ASSOLUTISSIMO (anche per me che ormai suono esclusivamente chitarra classica) ogni volta che esce un suo nuovo album, ascoltarlo con la bava alla bocca? un brano come THE EXTREMIST è a un livello addirittura FORSE superiore perfino ai più grandi successi di Hendrix o VH (quest'ultimi al quinto ascolto di seguito possono annoiare, quello no).


robland

Io in realtà non cerco praticamente mai innovazione quando ascolto qualcuno. Se così facessi, avrei davvero poco da ascoltare perché i veri innovatori sono davvero pochi (come in ogni forma d'arte) e rimarrei sempre deluso dai nuovi nomi.
Io un John Mayer me lo godo così com'è persino quando va a riprendere le stessa sonorità del Clapton anni ottanta. Mai preteso che si inventasse qualcosa di nuovo.

A me interessa che ciascuno sappia proporre la propria piccola reinterpretazione di qualcosa, che sappia proporci un suo piccolo discorso personale (ci interessa che Metheny e Scofield abbiano inventato qualcosa? No. Si possono confondere l'uno con l'altro? No), che abbia una sua identità e produca musica che vada a porsi accanto a quella di chi lo ha preceduto. E grazie al cielo questo lo hanno fatto in tantissimi, sfornando una gran quantità di perle in ogni genere musicale.



Vu-meter

Citazione di: elzeviro il 17 Gennaio, 2024, 08:27 AMperò... scusa, la stessa cosa sembrava poteva dirsi nel 1977 o giù di lì prima di EVH (o anche prima di The Wall o Shine on You Crazy). e chi se lo credeva prima che dall'elettrica si potessero ricavare suoni del genere! quindi in teoria non è detto che...

Per carità, niente è mai detto, ho espresso solo un'opinione personalissima. :abbraccio:
Però non penso che all'epoca ci fosse questa sensazione di aver raggiunto e colmato tutto, anzi, cera tantissima sperimentazione e gente che inventava cose nuove, suoni, stili, in continuazione perlomeno fino agli anni 90. Credo che il decadimento di cui parlo io sia avvenuto in quel periodo .. CREDO, ovviamente, non significa "è così e basta". :abbraccio:


Citazione di: elzeviro il 17 Gennaio, 2024, 08:27 AMun'altra cosa: Satriani mi pare non abbia inventato nulla in fatto di sonorità, però come mai è un OBBLIGO ASSOLUTISSIMO (anche per me che ormai suono esclusivamente la chitarra classica) ogni volta che esce un suo nuovo album, ascoltarlo con la bava alla bocca? un brano come THE EXTREMIST è a un livello addirittura FORSE superiore perfino ai più grandi successi di Hendrix o VH (quest'ultimi al quinto ascolto di seguito possono annoiare, quello no).

Accipicchia, hai detto niente. Satriani è il padre di molti chitarristi tecnici degli anni 80 e ha creato un suo stile personale poi copiato e perfezionato da altri, ma penso abbia ancora qualcosa da dire, pur rimanendo sempre sé stesso. Non è che innovi più nulla secondo me, il suo "lavoro" lo ha già fatto precedentemente, ma resta uno di quelli scrivibili nei libri di storia della chitarra.
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Vu-meter

Citazione di: robland il 17 Gennaio, 2024, 08:47 AMIo in realtà non cerco praticamente mai innovazione quando ascolto qualcuno. Se così facessi, avrei davvero poco da ascoltare perché i veri innovatori sono davvero pochi (come in ogni forma d'arte) e rimarrei sempre deluso dai nuovi nomi.
Io un John Mayer me lo godo così com'è persino quando va a riprendere le stessa sonorità del Clapton anni ottanta. Mai preteso che si inventasse qualcosa di nuovo.

A me interessa che ciascuno sappia proporre la propria piccola reinterpretazione di qualcosa, che sappia proporci un suo piccolo discorso personale (ci interessa che Metheny e Scofield abbiano inventato qualcosa? No. Si possono confondere l'uno con l'altro? No), che abbia una sua identità e produca musica che vada a porsi accanto a quella di chi lo ha preceduto. E grazie al cielo questo lo hanno fatto in tantissimi, sfornando una gran quantità di perle in ogni genere musicale.





Meglio così, allora non rimarrai mai deluso dal fatto che non ci sono innovatori in musica. :etvoila:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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robland

Citazione di: Vu-meter il 17 Gennaio, 2024, 08:53 AMMeglio così, allora non rimarrai mai deluso dal fatto che non ci sono innovatori in musica. :etvoila:

Pur non pensandola così (capisco però quello che vuoi dire), è proprio il discorso innovazione che non mi interessa. Non è quello l'approccio che ho all'ascolto. Non mi interessa chi ha inventato per primo il tapping (caso mai mi incuriosisce chi lo ha introdotto in un determinato genere, che uso ne ha fatto e come gli è venuta l'idea), non mi interessa chi ha messo per primo insieme blues e rock'n'roll o jazz e rock'n'roll o musica classica e hard music, non mi interessa chi ha inventato la chitarra elettrica a doppio manico, non mi interessa chi ha iniziato a suonare il classico rock'n'roll sempre più veloce. Non mi interessa molto nemmeno chi ha portato alle grandi folle cose che qualcuno aveva già creato ma che prima non avevano preso piede diventando prassi o "moda".
Quando si parla di queste cose, a meno che non sia un bel libro a farlo, i discorsi prendono una piega che raramente mi stimola e che poco hanno a che fare con quello che vado ad ascoltare.

Vu-meter

Citazione di: robland il 17 Gennaio, 2024, 09:30 AMPur non pensandola così (capisco però quello che vuoi dire), è proprio il discorso innovazione che non mi interessa. Non è quello l'approccio che ho all'ascolto. Non mi interessa chi ha inventato per primo il tapping (caso mai mi incuriosisce chi lo ha introdotto in un determinato genere, che uso ne ha fatto e come gli è venuta l'idea), non mi interessa chi ha messo per primo insieme blues e rock'n'roll o jazz e rock'n'roll o musica classica e hard music, non mi interessa chi ha inventato la chitarra elettrica a doppio manico, non mi interessa chi ha iniziato a suonare il classico rock'n'roll sempre più veloce. Non mi interessa molto nemmeno chi ha portato alle grandi folle cose che qualcuno aveva già creato ma che prima non avevano preso piede diventando prassi o "moda".
Quando si parla di queste cose, a meno che non sia un bel libro a farlo, i discorsi prendono una piega che raramente mi stimola e che poco hanno a che fare con quello che vado ad ascoltare.

Per carità, opinione rispettabilissima.
In teoria potresti essere tra quelli in grado di apprezzare i Greta Van Fleet, solo per fare un esempio.
A è successo con Norman Brown, che molti miei amici consideravano e considerano ancora solo un clone di George Benson, e quindi non meritevole di ascolto, per dire.

Essere senza pregiudizi è molto importante ed è un vantaggio. In genere però, quando si ama un artista e percepisci che qualcuno lo scimmiotta, la cosa non fa piacere, per cui capisco i detrattori di Norman Brown (che resta comunque uno dei miei ascolti preferiti, malgrado ami anche Benson).
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robland

Citazione di: Vu-meter il 17 Gennaio, 2024, 09:56 AMPer carità, opinione rispettabilissima.
In teoria potresti essere tra quelli in grado di apprezzare i Greta Van Fleet, solo per fare un esempio.

Probabilmente sì. Per quanto mi riguarda, dipende anche molto dalla genuinità del progetto e dalla rilevanza che attribuisco a qualcosa.
Il cantante dei Marillion ha la stessa voce di Phil Collins e i Marillion sono senz'altro figli dei Genesis (pur non avendo i componenti della band un livello di virtuosismo pari a quello dei Genesis), ma i Marillion hanno dimostrato di poter sviluppare un loro discorso personale con una propria validità, quindi li si ascolta con interesse e senza diffidenze.

Lo stesso video strampalato che accusava Blackmore di essere un impostore e un ladro per me è supercomico. Non mi interessa se Blackmore abbia preso l'idea del riff di Smoke on the water dalla sua mente illibata, da Gershwin, da un amico che strimpellava in spiaggia o da una musica ascoltata al supermercato. Mi interessa solo come l'ha personalmente elaborata. E mi pare che il brano Smoke on the water, del resto, non somigli proprio a niente.

Non conosco Norman Brown, quindi ti ringrazio di averlo menzionato. Ho quattro album di Benson quindi non posso dirmi suo grande conoscitore, ma sono lo stesso curioso di sentire quanta personalità esprima Brown.


Vu-meter

Una curiosità :

qui puoi trovare un brano mio che fu uno dei primissimi brani simil jazz che scrissi e che voleva essere un tributo ai miei principali beniamini di allora, mischiando in parte i loro stili: Norman Brown e Jhon Scofield:  https://forum.jamble.it/my-music/un-modestissimo-tributo-norman-john/


Qui invece un brano originale di Norman Brown, che ho cercato di risuonare malamente, senza le sue manine belle : https://forum.jamble.it/my-music/lydian-norman-brown/
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filbellins

che piaccia o no mancuso è un chitarrista con la C mauscola e si merita tutto il successo planetario (tra gli addetti ai lavori al momento  :D ) ecco cosa dicono di lui alcuni big, fa un po ridere burns (che ascolto piu volentieri perche piu vicino al mio tipo di suono e stile)

"Un talento assoluto: anche per uno come me ci vorrebbero due o tre vite per imparare a improvvisare così bene alla chitarra come lui": parole di Al Di Meola. Gli fa eco Steve Vai: "L'evoluzione della chitarra è in mano a persone come lui". Stef Burns la butta sulla fantascienza, definendolo "di un altro pianeta".


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