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Lou Reed - il cantore dei bassifondi

Aperto da Prosit, 26 Gennaio, 2021, 04:58 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Prosit


Ho cercato nel forum ma non ho trovato un post dedicato a Lou Reed, forse uno dei più controversi protagonisti della storia del rock. Dovesse esserne già presente uno, chiedo scusa ai modder e a tutti quanti. Magari si potrebbero riunire.

Io adoro la produzione di Lou Reed, è bene che lo dica subito in modo da non generare equivoci o false pretese di "obiettività".

La vita e l'opera di questo cantore crudo dei bassifondi metropolitani (cit. Wikipedia) sono già state oggetto di diverse ricerche e pubblicazioni presenti sia su carta che sul web. Un ottimo indice per approfondimenti è raccolto in questo sito web a lui dedicato: Lou Reed | Sito italiano su Lou Reed e Velvet Underground

Personalmente non sono un esperto di Reed bensì solo un estimatore, perciò anch'io ho molto da approfondire sull'argomento. Posso solo dire che è uno dei pochi autori la cui opera musicale è capace di proiettarmi, come in un film, in dimensioni "altre" rispetto alla mera esperienza dell'ascolto.
Al pari di una fotografia d'autore in bianco e nero, o di un quadro di Rembrandt, un bel brano di Lou Reed apre dimensioni emotive e sensoriali non esaustive, che rimangono come sospese e senza tempo in attesa di una risoluzione che forse mai arriverà: la ricerca del possibile. I brani di Lou Reed pongono molte domande e offrono poche risposte.

I testi, spesso, sono poesie.

I hold a mirror to my face
there are some lines that I could trace
To memories of loving you
the passion that breaks reason in two

Sometimes I wonder who am I
who made the trees, who made the sky
Who made the storms, who made heartbreak
I wonder how much life I can take


Le atmosfere, testimonianze di percorsi ai margini dell'esistenza, al contempo potenti e tolleranti.

Le chitarre: capitolo interessantissimo di cui soprattutto qui sarebbe bello discuterne insieme.
Com'è possibile che un chitarrista, diciamo la verità, tecnicamente modesto (ma i chitarristi bravi potrebbero certo smentirmi) sia stato capace di inventare così tanti riff che poi hanno fatto scuola, diventando icone del rock. Clean, crunch, distorsioni (cfr. Big Sky su tutte), Reed ha usato tutti gli stadi di gain possibili intrecciandone armonici e ritmiche, tessendo innovative trame di chitarre come fili di un tappeto incompiuto e in continua lavorazione. Che bellezza! Chi altri è riuscito a farlo? Me lo chiedo, e sempre sono alla ricerca di musica che possa offrire simili spunti.



Comunque, mettendo un attimo da parte i miei deliri  :D abbozzo qui un elenco (peraltro richiestomi da Robland in un altro topic) dei brani di Lou Reed che più mi piacciono. Ovviamente li ho masterizzati su un CD che viaggia sempre in auto con me!

- Romeo and Juliette
- NYC Man
- Perfect Day
- Sweet Jane
- Call on me
- Dirty Boulevard
- Style It Takes
- Ecstasy
- Modern Dance
- Sword of Damocles
- Last Great American Whale
- Cremation
- Future Farmers of America
- Hookywooky
- Talking Book
- Caroline Says
- The Proposition
- Adventurer
- Coney Island Baby
- Warrior King
- Good Evening Mr. Waldheim
- Harry's Circumcision
- Xmas in February
- Rouge
- Strawman
- Big Sky
- I'll Be Your Mirror
- Hello It's Me
- I Wanna Know (Tripitena's Song)
- Guardian Angel

Fatevi sotto!  :guitar:
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

Elliott

Di Lou Reed apprezzo più il periodo con i Velvet.

Mi chiedo sempre come si possa arrivare a partorire un brano allucinante come The Murder Mystery.

Genio? Follia? Incoscienza? Irriverenza e voglia di prendersi gioco degli altri in un periodo in cui valeva tutto? Boh


AlbertoDP

Adoro Lou Reed, con me sfondi una porta aperta. "Loaded" con i VU e "Transfomer" da solo sono due fra i miei album preferiti in assoluto. Ma mi piacciono anche cose sparse in tutti gli altri album (beh, non li conosco proprio tutti, però ne ho ascoltati tanti  ;D)

robemazzoli

Concordo pienamente sul valore artistico di Lou Reed.
L'ho visto dal vivo 2 volte, una in duo con Laurie Anderson e una con la reunion dei Velvet Underground negli anni 90.

La sua parabola artistica è stata all'insegna dell'avantgarde, dove la musica, la letteratura, le arti grafiche e, quindi, una visione interdisciplinare della creatività, hanno espresso (e sono state espresse da) un ambiente culturale vivo e ricchissimo.

Ho sempre inserito Lou Reed in una triade di fortunati e talentuosi artisti: Bowie, Iggy Pop e, appunto Lou Reed, uniti soprattutto dalla fase "berlinese" delle loro carriere. Solo Bowie non ho mai visto dal vivo dei tre, e me ne dispiace.

Bellissimo ed enigmatico il disco Songs for Drella in duo con John Cale, lavoro dedicato a Andy Warhol, dove le voci il piano e le chitarre si mescolano come in un quadro espressionista!

roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"

Prosit

Citazione di: robemazzoli il 26 Gennaio, 2021, 06:28 PM
Concordo pienamente sul valore artistico di Lou Reed.
L'ho visto dal vivo 2 volte, una in duo con Laurie Anderson e una con la reunion dei Velvet Underground negli anni 90.

La sua parabola artistica è stata all'insegna dell'avantgarde, dove la musica, la letteratura, le arti grafiche e, quindi, una visione interdisciplinare della creatività, hanno espresso (e sono state espresse da) un ambiente culturale vivo e ricchissimo.

Ho sempre inserito Lou Reed in una triade di fortunati e talentuosi artisti: Bowie, Iggy Pop e, appunto Lou Reed, uniti soprattutto dalla fase "berlinese" delle loro carriere. Solo Bowie non ho mai visto dal vivo dei tre, e me ne dispiace.

Bellissimo ed enigmatico il disco Songs for Drella in duo con John Cale, lavoro dedicato a Andy Warhol, dove le voci il piano e le chitarre si mescolano come in un quadro espressionista!

:quotone: Allo splendido Songs for Drella, tra le opere "dedicate" mi sentirei di aggiungere "Magic and Loss", riflessione (musicale e testuale) sul destino dell'uomo e "The Raven", eclettica interpretazione dell'opera di Edgar Allan Poe con brani rock, ballate, swings, orchestre, readings ....
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

AlbertoDP

Aggiungerei: la voce. Lou Reed ha une delle voci più belle ed espressive della musica rock (a mio avviso, ovviamente).

Grom68

Anche io ho sempre associato Reed a Iggy Pop, Andy Warhol e Bowie. Ed anche Blondie. Ho sempre pensato a lui come membro del l'élite intellettuale newyorkese,del salotto buono bohemien della città. Non sapevo provenisse dai bassifondi.


Prosit

"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

robland

Prosit, grazie! Io sto diligentemente ascoltando e riascoltando. Alcuni mo riportano a più di due decenni fa, quando andavo a comprare questi album con i pezzi di mille lire ( :cry2:), altri brani non li avevo proprio mai sentiti.

Prosit

Citazione di: robland il 28 Gennaio, 2021, 08:38 PM
Prosit, grazie! Io sto diligentemente ascoltando e riascoltando. Alcuni mo riportano a più di due decenni fa, quando andavo a comprare questi album con i pezzi di mille lire ( :cry2:), altri brani non li avevo proprio mai sentiti.

:reallygood:
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

Ombra/luce

Non solo dei Velvet Underground ho tutta la discografia, compresi anche svariati bootlegs, di Reed anche, studio tutta la discografica, tutta, live anche un pò di roba, tra cui un bellissimo live di Berlin al Bataclan se non erro del 73', adesso non ce l'ho sotto mano. Ho avuto un periodo da grande fan di Reed e dei VU, addirittua mi ero fatto una stampa da 70x100 inconiciata della banana di Wharol che comprai da un venditore di strada a Dublino, che caratterizza The Velvet Underground & Nico, album che amo, per quanto da un pò di anni me ne sia un pò distaccato, più che altro per evoluzione musicale, insomma, c'è altro che ascolto di più, in passato però era musica che passava tanto per le mie orecchie. Ho anche parecchi album di Nico (Christa Paffgen).
Ut queant laxis

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