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J. S. Bach?

Aperto da Dark Guitar, 09 Dicembre, 2019, 02:16 PM

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Dark Guitar

Ciao a tutti ::) postando un brano che stavo ascoltando nel topic "Cosa ascoltano ultimamente i Jamblers?" mi è venuta l'idea di aprire un topic a riguardo per sapere da voi cosa ne pensate...

Come da oggetto, vorrei incentrare l'attenzione su Bach, uno dei compositori classici che ascolto di più. Personalmente, senza essere l'unico, considero le sue composizioni come "musica pura" slegata da qualsivoglia strumento musicale, il quale diventa un mero tramite, quasi un messaggero, che riporta il messaggio e la natura della composizione all'ascoltatore.
Le composizioni di Bach, suonate ovunque, sono bellissime (certo imho), mantengono la stessa anima.

Se invece pensassi ad un altro compositore classico che ascolto molto, F. Chopin, non solo vedo le sue composizioni molto legate al pianoforte, ma queste ultime, suonate su un altro strumento, perdono quell'anima, non trasmettono più le stesse sensazioni...esagero, manteniamo il pianoforte e togliamo solo il pedale, bene quelle composizioni bellissime rendono già con un buon 40% in meno...
Sono composizioni che vedo molto legate allo strumento musicale sul quale sono state composte, quasi non possono prescindere dall'utilizzo non solo dello strumento ma anche di "accessori" dello strumento stesso.

Ora, so benissimo che tra i due ci sono 200 anni di differenza, che quando Bach componeva non esisteva nemmeno il concetto di dinamica mentre Chopin ci ballava insieme e tante altre differenze...ma lo stesso paragone si potrebbe fare con altri compositori, ho cercato di enfatizzare il concetto per spiegarmi meglio.

Voi cosa ne pensate? Quale tipo di composizione preferite? Considerate maggiori i vantaggi di sfruttare a pieno le potenzialità di uno strumento o quelli di avere uno spartito che anche fischiandolo riesce a trasmettere l'intenzione di chi l'ha scritto?


Disclaimer: tutto ciò che ho scritto è In My Humble Opinion :eheheh:

A voi ::)

Mariano

Hai citato due dei miei compositori preferiti.

Bach per me è la massima espressione della musica tonale occidentale. Il mio musicista preferito di tutti i tempi, che ammiro più di ogni altro, per la sua capacità di sintesi e di descrizione, oltre alla sua immaginazione che a precorso i secoli. Bach per me sta sopra a chiunque (per ora almeno)

Non sarei così categorico nel indicare in Chopin un compositore imprescindibile dallo strumento. Certo, ovviamente è impensabile Chopin senza il piano, ma a livello grammaticale è stato molto molto più avanguardistico di come spesso lo si dipinge, e molte delle sue frasi e scelte armoniche sono state riprese pari pari da jazzisti 150 anni dopo. Ci sono frasi di Charlie Parker fatte al sax che sono copiatissime da Chopin, anche se la pronuncia swing tende a mascherare la somiglianza. E anche l'utilizzo degli accordi di settima e degli accordi diminuiti è qualcosa di molto più colorato rispetto a come spesso veniva scritta la musica nella sua epoca. C'è molto jazz in Chopin, o per meglio dire, c'è molto Chopin nel jazz


zap

Questo è un bel topic ma intanto leggo gli interessanti spunti.

Dark Guitar

Citazione di: Mariano il 09 Dicembre, 2019, 02:33 PM
Hai citato due dei miei compositori preferiti.

Bach per me è la massima espressione della musica tonale occidentale. Il mio musicista preferito di tutti i tempi, che ammiro più di ogni altro, per la sua capacità di sintesi e di descrizione, oltre alla sua immaginazione che a precorso i secoli. Bach per me sta sopra a chiunque (per ora almeno)

Non sarei così categorico nel indicare in Chopin un compositore imprescindibile dallo strumento. Certo, ovviamente è impensabile Chopin senza il piano, ma a livello grammaticale è stato molto molto più avanguardistico di come spesso lo si dipinge, e molte delle sue frasi e scelte armoniche sono state riprese pari pari da jazzisti 150 anni dopo. Ci sono frasi di Charlie Parker fatte al sax che sono copiatissime da Chopin, anche se la pronuncia swing tende a mascherare la somiglianza. E anche l'utilizzo degli accordi di settima e degli accordi diminuiti è qualcosa di molto più colorato rispetto a come spesso veniva scritta la musica nella sua epoca. C'è molto jazz in Chopin, o per meglio dire, c'è molto Chopin nel jazz

:quotone: ma a pensarci bene, nella classica c'è praticamente tutto...arrivando a valutare sino alla dodecafonia di A. Schönberg, molto difficile trovare poi qualcosa di realmente innovativo dal punto di vista della composizione.

Potrebbe esser stata secondo voi l'esasperazione (anche e forse soprattutto commerciale) degli strumenti che si è avuta dopo su larga scala a far diminuire l'attenzione verso la musica stessa e spostarla verso ricerche di sonorità o altro?

Voglio dire, facendo un ragionamento induttivo alla Aristotele, dal particolare al generale, è un po' come quando noi chitarristi usiamo i vari sim e magari in 3 ore che "suoniamo" in realtà 2 ore stiamo a smanettare e 1 ora si suona? :laughing:

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