Sco-Mule

[Elliott]

Questo disco è stata una autentica sorpresa. Mi ha incuriosito....l'ho fatto mio e...mi ha letteralmente stregato.
Si tratta di un albun live di Scofield ed i Gov't Mule.
Degli "zappatoriblues" a servizio del Jazz. "Deve essere interessante", ho pensato e, ho pensato veramente bene. 11 pezzi strumentali ed un concerto che avrei voluto vedere (il concerto è del 95 ma l'album è recentissimo).
In poche parole....CONSIGLIATISSIMO

Riporto una parte di recensione che condivido pienamente.  Nella descrizione del disco, delle sensazioni e, soprattutto,  nelle considerazioni finali

ad aprire le danze è "Hottentot", dal precedente album di Scofield, diretta e un pizzico funkeggiante; con le sue armonie a due chitarre mette in mostra un tratto che scorre lungo tutto il concerto ed è l'immensa eredità degli Allman, che emoziona e rimanda direttamente al "Live At Fillmore East". Tutta la band fa un lavoro straordinario: la sezione ritmica, abituata a pestare duro nei primi album dei Mule, si adatta alle circostanze mantenendo intatta la sua identità; Woody è passato dalla distorsione al basso "fretless", ma il suono è ancora "grasso" e potente, Abts ha l'occasione di mostrarsi batterista capace di andare oltre gli standard del rock. Le tastiere di Matrazzo sono qui semplicemente spaziali.

Con la traccia seguente il Mulo si trova ancora più calato nella parte di jazz-band, nell'esecuzione di "Tom Thumb", un classico di Wayne Shorter del 1967; se la scelta del pezzo è da attribuire all'affinità di Scofield con il jazz post-bop, la successiva "Doing It To Death", cover dalla James Brown Band, ribadisce l'influenza funk, tra colpi di wah-wah e melodie da rituale dell'Africa nera.
Finora ci si è attestati su una media di undici minuti a brano, "Birth Of The Mule", pezzo originale dei nostri, sfora e va oltre i quindici: rappresenta in un certo senso l'idea che una rock-band ha del jazz, con le sue atmosfere notturne, il walking bass e la batteria "swingata"; non a caso il titolo richiama il jazzista più rock di sempre, il Principe delle Tenebre Miles Davis. "Sco-Mule" riporta il discorso su temi più solari, per concludere con "Kind Of Bird" degli Allman, omaggio a Charlie Parker sia nella musica che nel titolo, straordinaria vetrina che dà occasione ai due "axemen" di mettere in mostra il meglio di sé, dai momenti più jazzati a derive hendrixiane.
Sul disco bonus, tra un'altra cover della J. B. Band e versioni alternative dei pezzi precedenti, è da segnalare una versione torrenziale dell'"Afro Blues" reso celebre da Coltrane, vero e proprio tour de force da 23 minuti.

Si può concludere che il jazz abbia preso il sopravvento sul rock in questa particolare prova del Mulo: un disco che, manco a dirlo, non aggiunge assolutamente nulla di nuovo ai due mondi, e non perché le registrazioni risalgono al '95. La sensazione finale che lascia è però quella del godimento infinito che si prova nell'imbracciare il proprio strumento e suonarlo, nella maniera più genuina che possa venire in mente. Si potrebbe obiettare di trovarsi di fronte a della musica "per musicisti", opinione che una volta non avrebbe avuto senso e che invece salta in mente ora che il blues e il jazz sono generi di nicchia. Ma non è questa la sede per mettersi a discutere dello scorrere del tempo sui classici, questo è un disco che, se piace il genere, non può che lasciare pienamente soddisfatti.

Fonte: Rockol
recensioni/2015_mulescofield_scomule.htm


Tracklist
Cd1

Hottentot
Tom Thumb
Doing It To Death
Birth Of The Mule
Sco-Mule
Kind Of Bird.

Cd2

Pass the Peas
Devil Likes It Slow
Hottentot (alternate version)
Kind of Bird (alternate version)
Afro Blue


Gov't Mule feat. John Scofield (Sco-Mule) - Afro Blue - YouTube

[Fidelcaster]

Ce l'ho, ma l'ho ascoltato solo una volta. Bello!

Non conosco peraltro i Gov't Mule, ma non so quanto l'etichetta di "zappatori blues" gli si attagli dato il pedigree della band che risale ad un gruppo anche molto "progressivo" come The Allman Brothers Band. Warren Haynes ha suonato anche su Twisted Blues no.2 di Oz Noy, un altro disco di blues "non per zappatori".

[Elliott]

Si forse zappatori non è il termine più adatto ma,  sono un po'più rudi rispetto alla militanza negli Allmann. E poi....avcanto a Scofield persino uno raffinato comeme appare rude 

Ps
Mi interessa il disco che hai segnalato; segnato

[Vu-meter]

Elliott,  metti il riferimento e la proprietà da cui hai preso la recensione ( e se possibile anche un link ). Fare copia/incolla da altre c realtà, è proibito dalla legge.

[Elliott]

Elliott,  metti il riferimento e la proprietà da cui hai preso la recensione ( e se possibile anche un link ). Fare copia/incolla da altre c realtà, è proibito dalla legge.

Hai ragione....perdona la leggerezza

[Vu-meter]

Figurati, caro...
Ti istruisco per quando sarai moderatore. .. 

[Max Maz]

[Elliott]

 

[Moreno Viola]

Sono d'accordo che il ruolo di "zappatori" ai Gov'T Mule gli vada un po' stretto.

Credo che in realtà interpretino la parte dei grezzi blues rockers, ma in realtà abbiano una sensibilità musicale più sofisticata.

I loro album sia in studio che live sono pieni di reinterpretazioni di grandi classici che spaziano spesso anche nel Jazz.