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JAMBLE Cafè => Artisti : Gruppi e Musicisti => Discussione aperta da: Moreno Viola il 22 Giugno, 2013, 10:17 AM

Titolo: I musicisti insostituibili
Inserito da: Moreno Viola il 22 Giugno, 2013, 10:17 AM
Il titolo del topic è un po' stupido, ma volevo semplicemente proporre un giochino.

Ci sono musicisti, preferibilmente non chitarristi, che ritenete indispensabili per il gruppo in cui esercitano la loro arte o anche "solo" per vostro gusto personale.

Ovviamente di cantanti se ne troverebbero a centinaia, ma gli altri strumentisti?

Io inizio proponendo John Paul Jones per i Led Zeppelin, musicista eccezionale e fondamentale nell'economia della band, molto più di quanto gli venga riconosciuto.

Voi chi proponete?
Titolo: Re:I musicisti insostituibili
Inserito da: Luckystarr il 22 Giugno, 2013, 10:28 AM
Citazione di: Moreno Viola il 22 Giugno, 2013, 10:17 AM
Il titolo del topic è un po' stupido, ma volevo semplicemente proporre un giochino.

Ci sono musicisti, preferibilmente non chitarristi, che ritenete indispensabili per il gruppo in cui esercitano la loro arte o anche "solo" per vostro gusto personale.

Ovviamente di cantanti se ne troverebbero a centinaia, ma gli altri strumentisti?

Io inizio proponendo John Paul Jones per i Led Zeppelin, musicista eccezionale e fondamentale nell'economia della band, molto più di quanto gli venga riconosciuto.

Voi chi proponete?
Francis Rocco Prestia , indubbiamente nei Tower Of Power è una pedina molto importante, bravissimo :)
Titolo: Re:I musicisti insostituibili
Inserito da: Moreno Viola il 22 Giugno, 2013, 11:30 AM
Citazione di: Luckystarr il 22 Giugno, 2013, 10:28 AM
Francis Rocco Prestia , indubbiamente nei Tower Of Power è una pedina molto importante, bravissimo :)

Non li conoscevo se non di nome. Sono andato ad ascoltarmi un paio di brani su Youtube. Indubbiamente una pedina fondamentale.

Io amo molto lo stile di Michael Giles primo batterista dei King Crimson, che con il suo drumming particolare commentava i brani della band in modo sempre creativo e riconoscibile.
Secondo me "In the Court of the Crimson King" senza di lui sarebbe stato diverso.
Titolo: Re:I musicisti insostituibili
Inserito da: Vigilius il 22 Giugno, 2013, 12:13 PM
Citazione di: Moreno Viola il 22 Giugno, 2013, 11:30 AM
... "In the Court of the Crimson King" ...

Che disco, che disco!!! :inchino:

Non capisco tutto, ma quel poco mi basta per :101010:
Titolo: Re:I musicisti insostituibili
Inserito da: Luckystarr il 22 Giugno, 2013, 12:24 PM
Fu un disco che segnò una svolta nel modo di fare musica a cui aderirono altri gruppi in seguito , ma il + estroso che azzardò un modo progressive estremo per mè fu Frank Zappa
Titolo: Re:I musicisti insostituibili
Inserito da: Vu-meter il 24 Giugno, 2013, 03:48 PM
Per quanto mi sprema le meningi non trovo nessuno !!  :shocking:

La butto facile : Gilmour per i Pink Floyd .. Ehm .. riletto solo ora che non volevi dei chitarristi .. sorry, please !! :sorry: :please:


Possibile che non me ne venga nessuno?
Titolo: Re:I musicisti insostituibili
Inserito da: Dorigo il 24 Giugno, 2013, 04:20 PM
Ciao Moreno.
E ciao atutti gli altri ovviamente! :hi:
Per me il titolo del topic, come l'argomento che si puo' evolvere a questo discorso è tutt'altro che stupido.Anzi!
I musicisti fondamentali, o musicisti che hanno avuto un'importanza particolare sono moltissimi.
E inotre voglio dire che spesso non sono stati importanti solo per la loro azione nella band in cui hanno avuto un ruolo.
Ma alcuni hanno avuto un ruolo fondamentale nella nascita di altri filoni musicali, o generi e sottogeneri.
Il discorso ''genere musicale'' è piuttosto una mezza :censored:, una volta ne avevamo già parlato ed eravamo sulla stessa lunghezza d'onda, ma a volte ritengo sia comunque importante mettere nelel linee di divisione.
La musica è stata anche una libertà espressiva forte, ha dato spesso dei messaggi importanti, ha segnato mode ed epoche, non è solo ''un chitarrista che suona da Dio''.(sono anche della scuola che non riesco ad assimilare una one-man-band-guitarman).
Non vedo oggi una band degna PUNK, ma non perchè non riescano ad esprimere quel sound, ma perchè oggi parlare di punk, imho, non ha senso.(ad esempio).

Io, amante della musica anni 80,(non quella di ''plastica''), penso che un elemento come Ian Curtis, pur essendo un pessimo chitarrista e pessimo cantante, abbia avuto una influenza enorme nel panborama internazionale musicale.
In primis come Joy Disivion, poi ,da defunto, nei New Order.
Ed è stato un punto di riferimento per tutta la new wave.
Come lo stesso Adrian Borland nei 'The Sound'.

Esempi ce ne sarebbe a bizzeffe, come Eno, o Jean Michelle Jarre nella musica eletronica.

Od oggi Trent Reznor (NIN).

sarebbe un elenco lungo...
Per non parlare poi di chi lavora dietro le quinte e la musica ce l'ha nelle vene, anche se non la suona, come i proprietari di etichette discografiche come la 4AD o la piccola OldEuropaCafè o la Soleilmoon...

Dorigo

Titolo: Re:I musicisti insostituibili
Inserito da: Moreno Viola il 24 Giugno, 2013, 10:06 PM
Ciao Dorigo.

Tralascerei il discorso sulle case discografiche per quanto riconosca che in moltissimi casi sono stati dei veicoli fondamentali per la diffusione di intere scene musicali e addirittura per la nascita di un'infinità di sottogeneri, al punto che meriterebbero un intero topic.

Citazione di: Dorigo il 24 Giugno, 2013, 04:20 PM
Non vedo oggi una band degna PUNK, ma non perchè non riescano ad esprimere quel sound, ma perchè oggi parlare di punk, imho, non ha senso.(ad esempio).

Il problema è che qualsiasi scena musicale è "soltanto" una delle espressione di un movimento socio-culturale più ampio.
Oggi si può suonare Punk come i Damned, ma non si può essere Punk come i Damned.
Si può dipingere come Picasso, ma il contesto socio-culturale che ha generato il Cubismo è passato da un pezzo.

Citazione di: Dorigo il 24 Giugno, 2013, 04:20 PM
Io, amante della musica anni 80,(non quella di ''plastica''), penso che un elemento come Ian Curtis, pur essendo un pessimo chitarrista e pessimo cantante, abbia avuto una influenza enorme nel panborama internazionale musicale.
In primis come Joy Disivion, poi ,da defunto, nei New Order.
Ed è stato un punto di riferimento per tutta la new wave.
Come lo stesso Adrian Borland nei 'The Sound'.

Più che il solo Ian Curtis, i Joy Division sono l'esempio perfetto di gruppo, dove le singole individualità difficilmente sarebbero state in grado di realizzare qualcosa di "storicamente" importante, ma che messe insieme con due album hanno praticamente inventato un'intera cultura.
Nel loro caso penso che si possa parlare di quattro elementi fondamentali, tenuto anche conto che i New Order sono sostanzialmente un proseguimento di un processo già avviato.
Sui The Sound non mi pronuncio, li conosco troppo poco. Tra l'altro ricordo una decina di anni fa che di ritorno da un concerto all'aperto vicino a Monza, uno dei miei compagni di viaggio, insistette per mettere proprio "Jeopardy" dei The Sound come musica di sottofondo.
Io, che guidavo, dopo una decina di minuti, gli chiesi di mettere qualcosa di un po' più adrenalinico, perchè era difficile guidare di notte con quelle sonorità. Finimmo il resto del viaggio con "Ace of Spades" dei Motorhead  ;D
Alla fine se penso ai The Sound, per me sono quelli che mi avrebbero conciliato il sonno mentre ero al volante  :laughing:
Comunque grazie per la segnalazione recupererò.

Con Brian Eno, sfondi una porta aperta. Solo per il ruolo avuto nella carriera di Bowie e in quella dei primi Ultravox! gli farei già un monumento.
Se poi ci aggiungiamo i Roxi Music di monumenti se ne meriterebbe due.
E qualcuno potrebbe aggiungere anche il merito e forse anche le colpe di aver trasformato la band di quattro ragazzi irlandesi negli U2 come li conosciamo oggi, con tutto quello che hanno significato per la musica venuta dopo.

Citazione di: Vu-meter il 24 Giugno, 2013, 03:48 PM
La butto facile : Gilmour per i Pink Floyd .. Ehm .. riletto solo ora che non volevi dei chitarristi .. sorry, please !! :sorry: :please:

Non vuole essere una regola così rigida, se secondo te c'è un chitarrista fondamentale ma offuscato dalla fama dei suoi compagni, va benissimo.


Titolo: Re:I musicisti insostituibili
Inserito da: Dorigo il 24 Giugno, 2013, 10:44 PM
E' sempre un piacere incontrarsi Moreno.
E' bello anche leggerti, e sono d'accordo con te.
D'altra parte quel filone è decisamente melanconico, era l'inizio di una espressione sociale che ha preso piede proprio tra la fine dei '70 e gli inizi degli anni '80.

Sono molte in realtà le band di quell'onda, di quella nuova onda.
I Joy, spesso sono tirati in mezzo come rappresentativi, in realtà ci sono altre piccole perle.
Come i Durutti Column, nome bizzarro per il nostro idioma, ma con quella chitarra che impersonifica esattamente, imho, quell'epoca.
http://www.youtube.com/watch?v=c2GFGsFdURU# (http://www.youtube.com/watch?v=c2GFGsFdURU#)

Anche in italia abbiamo avuto un notevole personaggio in quegli anni, tale Fausto Rossi. Faust'O.
Visto 4/5 anni fa in un piccolo circolo qui in Brianza.
Un uomo devastato. :acci:
http://www.youtube.com/watch?v=fpb4THDASno# (http://www.youtube.com/watch?v=fpb4THDASno#)

Non so dirti nemmeno se ho apprezzato, sono dell'idea, che quando le idee finisco è meglio chiudere baracche e burattini.
So che quello che sto per dire è una mezza bestialità, soprattutto nei confronti della vita, di chi soffre e di chi lotta e arranca ogni giorno, ma Ian Curtis, nella sua malattia, togliendosi la vita ha fatto la cosa più sensata e più coerente con tutto quello che ha detto e fatto.
D'altra parte la vita è -stata- sua.

Dorigo