Eric Clapton: potrei anche smettere di suonare la chitarra

[Grix]

Giorni fa Clapton aveva abbandonato tra i fischi il palco di un concerto all'Hydro Arena di Glasgow, proprio mentre stava eseguendo uno dei suoi classici Cocaine.  E lui stesso ha rilasciato un'intervista alla rivista Uncut, ecco le sue parole:

''Ho troppi acciacchi e non voglio fare più tour, c'è troppo stress. Quello che mi concederò sarà di continuare a registrare in studio, non voglio arrivare al punto di vergognarmi di me. Essere on the road è diventato difficile. Ci vuole troppo tempo per essere ovunque.'' Ha spiegato, non negando di quanto pesino l'avanzare dell'età, i trascorsi turbolenti, con lunghi periodi di dipendenza dalla droga, e anche i guai fisici che riguardano il suo virtuosismo strumentale e le sue celebri mani: ''Ho strani dolori e, se dovessero aumentare, potrei anche smettere di suonare la chitarra.''

[Vu-meter]

Accipicchia .. ok che è anzianotto, però mi sembra una dichiarazione "forte" da uno di quelli che hanno fatto la storia della chitarra elettrica.

Mannaggia, mi dispiace ..

[Vigilius]

Questa notizia è stata data ieri anche dal telegiornale; capire quando smettere non è facile, ma non è detto che sia negativo.

[mimmo]

Clapton is go(o)d !

[Grix]

quando ho letto la notizia ci sono rimasto.. smettere di fare tour ok, ma smettere di suonare è bruttissimo 

[PaoloF]

Trovo veramente ingiusto fischiare un musicista di questo calibro!
Mi pare che anche i Rolling Stones non siano proprio la precisione fatta persona sul palco, ma vagli a dire qualcosa... 

[PaoloF]

Leggendo un po' in rete sembra che i fischi fossero dovuti a dei problemi tecnici riguardanti l'impianto, almeno stando a quello che avrebbe detto Clapton...

[Grix]

i giornalisti 

[Vu-meter]

Temo che Clapton suoni più per lavoro che per passione da anni, purtroppo. Una volta vidi una dichiarazione della Del Santo, che con Clapton ci ha convissuto 6 anni, dove raccontava di un uomo molto chiuso e taciturno e, nella loro abitazione, di vedere sempre queste chitarre appoggiate ai loro trespoli, ma mai suonate. Ogni volta che lei gli chiedeva di suonare, di farle sentire qualcosa, lui le rispondeva dicendole che "si suona in pubblico, non in privato". Forse questo mini racconto è un po' lo specchio di come Clapton abbia vissuto le ultime decadi della sua lunghissima carriera.. o per lo meno, ne ha tutta l'aria ..


Vu

[Grix]

Temo che Clapton suoni più per lavoro che per passione da anni, purtroppo. Una volta vidi una dichiarazione della Del Santo, che con Clapton ci ha convissuto 6 anni, dove raccontava di un uomo molto chiuso e taciturno e, nella loro abitazione, di vedere sempre queste chitarre appoggiate ai loro trespoli, ma mai suonate. Ogni volta che lei gli chiedeva di suonare, di farle sentire qualcosa, lui le rispondeva dicendole che "si suona in pubblico, non in privato". Forse questo mini racconto è un po' lo specchio di come Clapton abbia vissuto le ultime decadi della sua lunghissima carriera.. o per lo meno, ne ha tutta l'aria ..


Vu

che brutta cosa.. 

[mimmo]

Mettere in piazza fatti privati è spesso solo ricerca di approvazione.

[Vu-meter]

Mettere in piazza fatti privati è spesso solo ricerca di approvazione.

Dici la Del Santo ? Non ci piove !

Vu

[Duccio_71]

mah...
Le note di Clapton sulla Del Santo nella sua autobiografia sono molto tristi (a prescindere, ovviamente, dall'immane tragedia che li ha colpiti):

"La facciata crollò quando andammo a Roma, dove Lory aveva un altro appartamento. Un giorno uscì e mi lasciò solo; io cominciai a frugare in giro, ma non fu una grande idea. Aprii un armadio e trovai un mucchio di album di fotografie, che cominciai a sfogliare. Erano pieni di ritratti di Lory con uomini famosi: calciatori, attori, politici, musicisti, chiunque avesse una certa notorietà. Mi accorsi che aveva la stessa posa in ogni foto, con un sorriso che non era affatto un sorriso. Mi sembrò che mi avessero dato un pugno nello stomaco. Raggelai. In quel momento capii che eravamo condannati."
(Eric Clapton, l'autobiografia - Sperling e Kupfer)

Non prenderei per oro colato quanto detto dalla Del Santo....

Circa il momento di smettere di cui parla Vigi o l'opportunità di fischiare una pietra miliare come Clapton di cui parla PaoloF:

non fischierei Clapton nemmeno di fronte ad una brutta esecuzione, e mi dispiacerebbe un suo abbandono (addirittura non delle scene, ma dello strumento). E' una persona che ha vissuto un enorme travaglio ed una vita incasinatissima sotto molti aspetti: ha dato moltissimo allo strumento che amiamo. Oggi andrei a vedere Clapton come pietra miliare, come "radice", non come "cutting edge" chitarristico. Certo, mi scoccerebbe pagare fior di euro per una prestazione insoddisfacente (perché comunque i biglietti costano belle palanche...)

Diciamo che mi interesserebbe di Clapton più una conferenza con chitarra alla mano, che un concerto (sarebbe un'idea, gliela proponiamo?)

PS Mi auguro che Guido abbia trovato l'autobiografia di EC. Giuro che, se non fosse un'impresa titanica (ed anche un reato), avevo anche pensato di scansionargliela....

[Raffus]

avrei preferito non leggere tutto ciò.

tristezza infinita

[PaoloF]

Non voglio giudicare l'eventuale decisione di Clapton di lasciare la chitarra, sempre che questa cosa fosse vera.
Dopo aver passato mezzo secolo con la chitarra in mano, con magari dolori e acciacchi dovuti all'età può anche essere comprensibile un distacco...
La chitarra per quanto sia è comunque uno strumento, il fine è la musica...e non credo che Clapton si tapperà le orecchie anche se deciderà di appendere la chitarra al chiodo...