Eric Clapton: potrei anche smettere di suonare la chitarra

[Grand Funk]

A luglio se la passava così. 

In questo video ho notato due cose, la chitarra che suona il mancino Doyle Bramhall è una Heritage, e il batterista è Sonny Emory, che ho visto dal vivo nel 2007 con la band del tastierista Jeff Lorber ( Victor Bailey al basso e Eric Marienthal al sax ) mamma mia quanto è bravo  ne ho sentiti tanti di batteristi bravi, questo nella mia classifica si colloca sicuramente ai primi posti 

[Grand Funk]

Evidentemente li ha superati 

Del resto, una persona qualunque al posto suo, sarebbe morta 7/8 volte nel corso  della sua vita

Evidentemente ha 9 vite come i gatti..... 

Quindi le ha quasi terminate.... 

Per lui, speriamo di no......

[luvi]

In questo video ho notato due cose, la chitarra che suona il mancino Doyle Bramhall è una Heritage, e il batterista è Sonny Emory, che ho visto dal vivo nel 2007 con la band del tastierista Jeff Lorber ( Victor Bailey al basso e Eric Marienthal al sax ) mamma mia quanto è bravo  ne ho sentiti tanti di batteristi bravi, questo nella mia classifica si colloca sicuramente ai primi posti 

Proprio vero... Sonny Emory è un grandissimo della batteria! 

[Grand Funk]

Proprio vero... Sonny Emory è un grandissimo della batteria! 

Perdonatemi l' OT, ma i tre batteristi più bravi che ho sentito dal vivo sono Damien Smith ( Alain Caron ) Tom Brechtlein ( Greg Kock ) e logicamente Sonny Emory, citati in ordine sparso, non è una classifica.

[Max Maz]

Intanto Enrico  continua a svisare.

[Elliott]

Intanto Enrico  continua a svisare.

Ecco...

[Santano]

Van Halen:

"Mi piaceva il modo in cui suonava. Era molto tranquillo e aveva un sacco di feeling. Ogni recensione che ho letto su un album o sul mio modo di suonare, era sempre sulle influenze di Blackmore, Beck e Page. Ma non mi sono mai davvero seduto a provare i loro licks come facevo con Clapton.

Negli ultimi cinque o sei anni mi piacciono tutti i chitarristi. Ho ascoltato Blackmore e Beck e soprattutto [l'album di Beck] "Wired", mi piacciono cose di quel genere. Prima di quello non l'avevo mai veramente apprezzato. Non mi piaceva con Beck, Bogert e Appice. Il chitarrista che direi mi ha influenzato maggiormente è stato Clapton."

[guest2683]

Van Halen:

"Mi piaceva il modo in cui suonava. Era molto tranquillo e aveva un sacco di feeling. Ogni recensione che ho letto su un album o sul mio modo di suonare, era sempre sulle influenze di Blackmore, Beck e Page. Ma non mi sono mai davvero seduto a provare i loro licks come facevo con Clapton.

Negli ultimi cinque o sei anni mi piacciono tutti i chitarristi. Ho ascoltato Blackmore e Beck e soprattutto [l'album di Beck] "Wired", mi piacciono cose di quel genere. Prima di quello non l'avevo mai veramente apprezzato. Non mi piaceva con Beck, Bogert e Appice. Il chitarrista che direi mi ha influenzato maggiormente è stato Clapton."

La stima però non era ricambiata. Per Clapton, lo stile di Van Halen era incomprensibile in quanto votato al funambolismo.
Ricordo di aver letto un'intervista in cui racconta di aver ricevuto proprio da VH un album con un'intera facciata di blues (forse ancora reperibile sul mercato americano) suonato da Van Halen e Brian May. I due volevano omaggiare Clapton, ma quest'ultimo disse che il risultato era una blues terribile, in quanto totalmente privo di anima. Apprezzo Van Halen, ma immaginarlo a suonare blues... anche no. Temo avesse ragione Clapton.
A ognuno il suo.

[zap]

Non mi piaceva con Beck, Bogert e Appice

Pivello  uno dei migliori power-trio in circolazione in quegli anni.

[Grand Funk]

Non mi piaceva con Beck, Bogert e Appice

Pivello  uno dei migliori power-trio in circolazione in quegli anni.

[Santano]

Van Halen:

"Mi piaceva il modo in cui suonava. Era molto tranquillo e aveva un sacco di feeling. Ogni recensione che ho letto su un album o sul mio modo di suonare, era sempre sulle influenze di Blackmore, Beck e Page. Ma non mi sono mai davvero seduto a provare i loro licks come facevo con Clapton.

Negli ultimi cinque o sei anni mi piacciono tutti i chitarristi. Ho ascoltato Blackmore e Beck e soprattutto [l'album di Beck] "Wired", mi piacciono cose di quel genere. Prima di quello non l'avevo mai veramente apprezzato. Non mi piaceva con Beck, Bogert e Appice. Il chitarrista che direi mi ha influenzato maggiormente è stato Clapton."

La stima però non era ricambiata. Per Clapton, lo stile di Van Halen era incomprensibile in quanto votato al funambolismo.
Ricordo di aver letto un'intervista in cui racconta di aver ricevuto proprio da VH un album con un'intera facciata di blues (forse ancora reperibile sul mercato americano) suonato da Van Halen e Brian May. I due volevano omaggiare Clapton, ma quest'ultimo disse che il risultato era una blues terribile, in quanto totalmente privo di anima. Apprezzo Van Halen, ma immaginarlo a suonare blues... anche no. Temo avesse ragione Clapton.
A ognuno il suo.

Beh Van Halen fu vittima del cliché, ormai era etichettato "funambolo", non avrebbe potuto suonare  in altro modo, così come Clapton, etichettato Slowhand: impensabile che potesse cimentarsi nel metal, tanto per dire. Esigenze di mercato che ancora oggi dettano legge

[Elliott]

Eric Clapton non venne soprannominato Slowhand per la velocità in cui suonava. Anche perché, "Clapton lento" è un altro mito da sfatare

[Santano]

Fu così soprannominato per via del quinto album Slowhand

Anche se:

Secondo la versione più accreditata, tutto nacque dalla rottura di una corda durante un concerto. "Mano lenta", dunque, non sarebbe riferito alla lentezza del suonare da parte del britannico, ma ai tempi effettivi in cui Clapton sostituisce le corde di una chitarra.

[Elliott]

Slowhand si chiama così perché era già un suo soprannome dai tempi degli Yardbirds.

Vero è che resta vivo più che mai il falso mito della sua lentezza ma, ascoltando il clapton della prima era (<80's)  - per me - avrebbe potuto tranquillamente fare qualsiasi genere da quel punto di vista

[guest2683]

In questo video ho notato due cose, la chitarra che suona il mancino Doyle Bramhall è una Heritage,
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Dopo aver letto una sua intervista acquistai un cd di Doyle Bramhall, che superò tutte le mie aspettative. Non solo grande chitarra hendrixiana ma anche ottime canzoni.