Chitarristi sottovalutati ?

[Vu-meter]

Conoscete dei chitarristi che secondo voi siano stati sottovalutati e non valorizzati come meritavano ?

Lo chiedo perchè ho nella mente un ricordo di una persona che ad esempio citava come tale il chitarrista dei Simple Mind ( non ricordo il nome ) , che a suo parere , pur essendo un bravissimo musicista , non avrebbe ottenuto gli onori che gli spettavano .. io onestamente non ricordo bene la musica dei simple mind e quando il chitarrista mi colpisse ...

E voi ? C'è qualcuno che pensate che meritasse di più ?


Vu

[Tiziano66]

Diego Arrigoni, chitarrista dei Modà e dei Fixforb.
Endorsement della DVMark.
Sconosciuto alla maggior parte, ma chitarrista molto valido.

Igor Gianola, chitarrista della band tedesca U.D.O., un mio grande amico e molto sottovalutato. Un grandissimo talento.

Leo Leoni, chitarrista dei Gotthard. Orfani del cantante Steve Lee. È grazie a Leo, che hanno fatto un concerto a Montreux con Jon Lord.

4Roses

[Alepar]

[...]
Igor Gianola, chitarrista della band tedesca U.D.O., un mio grande amico e molto sottovalutato. Un grandissimo talento.
[...]

bravissimo davvero! forse penalizzato dall'ingombranza di udo

[Tiziano66]

Da come mi ha raccontato Igor



Udo Jürgens è un leader molto carismatico ma anche dal cuore grande.

Igor ed il batterista Jovino (entrambi svizzeri, residenti vicino a casa mia), non sono proprio trattati al pari degli altri membri della band. Anzi, sono molto amici di Udo ed anche affezionati. Diciamo che li tratta come "due cuccioli all'interno dello zoo"!
Parole di Udo durante una cena l'anno scorso qui in Ticino, ed il sottoscritto vi aveva partecipato, invitato da Igor.
Questo affetto molto evidente ha portato un pò di incongruenze all'interno della band, purtroppo.

4Roses

[Vu-meter]

Ecco un chitarrista assai sottovalutato, forse perché non riveste, nell'immaginario, il concetto di Guitar Hero. Personalmente però, lo giudico davvero un OTTIMO chitarrista.

Bella intervista con aneddoti divertenti e curiosi.

[robland]

Questa intervista me la sto godendo da ieri. Dopo aver letto il suo libro ho capito perché è tra i chitarristi sottovalutati.

Premessa: lui ha una formazione a tutto campo e ha avuto successo relativamente tardi, se consideriamo che jammava con Hendrix, frequentava Clapton dagli inizi ed è della generazione dei Beatles.
Come Don Felder ha una conoscenza anche del jazz e non solo.

Ma nei Police c'era una lotta interna: lui e Copeland facevano pressione su Sting per cercare di sviluppare i brani e aggiungerne altri dove il discorso strumentale fosse ancora più evidente, ma vinceva sempre Sting perché lui era l'autore di tutti i successi e d'altra parte le vendite gli davano totalmente ragione (sono vendite molto più elevate di quanto io pensassi). Quindi la sfida era riuscire ad infilare qualcosa di molto personale ed elaborato in un brano pop, e di lì gli accordi di settima e nona ad esempio che Summers inseriva dove poteva.
Solo nei live c'era ampio spazio all'improvvisazione.

Quando poi Summers è passato alla fase solista, si è capito - ma pochi, perché è roba di nicchia - quanto fosse un vero artista, un pittore con la chitarra. Ho ad esempio i due vinili con Robert Fripp... Fripp e Summers, chi avrebbe mai immaginato di vedere una collaborazione simile?
Però sono album (anche gli altri suoi solisti) fatti di atmosfere, di panorami, di stati d'animo. Manca del tutto quel tipo di playing che invece va per la maggiore tra gli appassionati di chitarra.

La grandezza di un chitarrista comunque la si coglie facilmente anche da certi "piccoli" dettagli: spesso l'autore di un brano ha una grande melodia in testa, la registra, dopodiché in sala entra il chitarrista. Tutti i tecnici lo guardano, il nastro si avvia e il chitarrista deve concepire in breve qualcosa. Quelli di talento concepiscono in quelle brevi fasi qualcosa che rimarrà nella storia. Ecco ad esempio che Summers entra in sala e si inventa l'intro di Every breath you take con i suoi melodici ma insoliti accordi arpeggiati.
Il capolavoro, nato da una scintilla geniale di Sting, è completato.

[robland]

Alla fine Summers però lo conoscono tutti.
Secondo me, uno molto sottovalutato è Mike Ralphs. Nulla per cui strapparsi i capelli ma comunque un valido chitarrista che non ho MAI visto nominare.
Anzi, proprio l'intera band, i Bad Company, è totalmente sottovalutata. Ieri riascoltavo il loro primo album: è stupendo.
Eppure mai sentiti nominare da nessuna parte.

[Vu-meter]

In effetti non li conosco. Oggi c'è un bouquet di scelta talmente ampio, che è impossibile conoscere tutti o tutto. Inoltre, la naturale inclinazione a scegliere un genere musicale invece di un altro, taglia fuori un sacco di roba.

[robland]

In effetti non li conosco. Oggi c'è un bouquet di scelta talmente ampio, che è impossibile conoscere tutti o tutto. Inoltre, la naturale inclinazione a scegliere un genere musicale invece di un altro, taglia fuori un sacco di roba.

Infatti è normalissimo. Non solo, anche quando ci si concentra su un genere poi dopo anni scopri cose che non conoscevi affatto o che avevi sempre trascurato per un motivo o per un altro.
Ecco l'utilità del confronto con gli altri, se non dal vivo, almeno sui forum e altrove.
Io stesso avevo questo primo album dei Bad Company (il cantante è Paul Rodgers, ex cantante dei Free) da anni ma l'avevo ascoltato solo un paio di volte dimenticandolo presto. Ieri l'ho messo in macchina in viaggio e ho finito per ascoltarlo interamente per tre volte e mezzo di fila. Cosa mai fatta prima.
Non posto un brano di questo album del 74 perché davvero farei torto agli altri. È un album interamente bello.

[Donatello Nahi]

Ma infatti, oggi che ci sono infinite possibilitá di far arrivare la propria musica... a volte ascolto delle robe, su spotify o youtube... che trovo belle... solo che magari non si è nel giro giusto e non si arriva alle migliaia... o, come le star, milioni di persone

[robland]

Ma infatti, oggi che ci sono infinite possibilitá di far arrivare la propria musica... a volte ascolto delle robe, su spotify o youtube... che trovo belle... solo che magari non si è nel giro giusto e non si arriva alle migliaia... o, come le star, milioni di persone

Ma sai, io oggi scopro discografie sconosciute (a me) che hanno avuto anche grande successo. Vedo ad esempio che l'album dei Bad Company che ascoltavo è arrivato al n. 1 nella classifica USA, che è la massima aspirazione per un artista che mira a farsi conoscere o ad avere un certo status e riscontro.

[Santano]

In ambito italiano i primi due sottovalutati che mi saltano in mente, Drigo e Federico Poggipollini, rispettivamente chitarristi dei Negrita e Ligabue. Forse oscurati dal successo commerciale, ma che rivestono più i panni di autori/compositori che guitar hero nell'immaginario degli appassionati. Stessa sorte per Giacomo Castellano, turnista di tanti artisti italiani

[johnny]

Proprio in questi giorni sto rigurdando un po' di video di Michael Angelo Batio.
Quello che ho visto fare da lui non l'ho visto fare da nessun altro chitarrista. Ciò che lo distingue dagli altri chitarristi è l'abilità più che la tecnica. Ci sono chitarristi che suonano tecnicamente molto meglio di lui.
Ma la capacità di suonare con facilità e naturalezza sia con la mano destra che la sinistra oppure a braccia incrociate su chitarre a 2 tastiere a specchio (e all'epoca anche 4) o anche con la mano sulla tastiera messa al contrario è impressionante. Un prodigio.
Infatti tra i vari commenti ai video presenti sul web la maggior parte di essi parla di un chitarrista veramente sottovalutato, purtroppo.

[Vu-meter]

Concordo con te. Purtroppo noi umani abbiamo la tendenza a giudicare "fenomeno da baraccone" colui che 'va oltre'. E Batio va decisamente oltre per cui è relegato ad un circuito di tipo circense più che musicale. Peccato. Forse dovrebbe limitarsi e risulterebbe più chitarrista, non so ..

[AndyMi]

Ci sono cosi tante persone che suonano veramente bene , poi oggi con you tube scopri dei geni.
Mi ricordo però che , prima dell'avvento di internet , di aver comprato una rivista di Blues dove era allegato una cassetta di Roy Buchanan.
Che dire ? Chitarrista di un talento pazzesco.
Ecco lui lo considero uno dei chitarristi più sottovalutati in assoluto , chitarrista al pari dei vari grandi che ha avuto solo  la sfortuna di avere una vita travagliata da problemi personali.