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Chitarristi rock italiani

Aperto da Grom68, 30 Novembre, 2019, 11:40 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

robland

Citazione di: Grom68 il 06 Dicembre, 2019, 06:19 PM
Citazione di: robland il 06 Dicembre, 2019, 05:18 PM
Sì, c'è il wah.
Se hai gli spartiti, puoi iniziare a studiarli e ogni giorno cerchi di rifare un passaggio più sciolto e veloce.
Sarebbe una bella sfida...

Io faccio sempre così. Ovviamente se il lick difficile è uno, due, tre. Non tutto l'assolo.
Prendo un passaggio e lo ripasso ogni giorno cercando di aumentare velocità e scioltezza. Sennò sento di non migliorare mai.

robland

Questo nome ce l'avevo pronto dal primo post ma non lo volevo buttare lì tra gli altri.
Tecnicamente è normodotato, ma è un ottimo autore, un brillante produttore, artista di grande classe, attento ad ogni novità (mai datato o anacronistico come ahimé tanti altri connazionali).
È nella mia top five italiana ma per quanto mi riguarda ha caratura internazionale.

Max Casacci.

Lasciati - Subsonica - YouTube

Subsonica - Incantevole - YouTube


Moreno Viola

Insisto su un aspetto e colgo l'occasione per spiegare meglio cosa intendevo con la frase sulla Tarantella.

È indubbio che il Blues sia la Casa Madre di tutto quello che potremmo definire musica moderna, ma calcando la mano sullo stereotipo dell'Italiano non possiamo sottovalutare la nostra "genetica" sfacciataggine che si manifesta nella tendenza a condire tutto con i nostri sapori.

Alla luce di questo trovo Franco Mussida, probabilmente svantaggiato se la competizione si riduce all'ambito del Blues, assolutamente in grado di gareggiare con un musicista inglese o americano se l'obbiettivo è quello di comporre un generico brano rock, che nel primo caso sarà coerente con un bagaglio culturale limitato per quanto enormemente influente sulla musica popolare del ventesimo secolo e oltre, nel secondo con una tradizione che alla peggio si tradurra in una "mandolinità" stucchevole, ma nella migliore delle ipotesi porterà con se il peso di un patrimonio secolare.

In ogni caso credo esistano migliaia di ottimi chitarristi da ogni angolo del pianeta, che usciti dalla band che li ha resi celebri, non si confermano come autori.
Ho letto di recente una recensione di "Talk is Cheap" di Keith Richards a seguito di una nuova ristampa e al di la del tono "revisionista" dell'articolo, me lo sono riascoltato per curiosità e ho avuto conferma che all'interno dei Rolling Stones la vena autoriale di Keith funziona molto meglio.   
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


robland

Citazione di: Moreno Viola il 08 Dicembre, 2019, 12:16 AM
In ogni caso credo esistano migliaia di ottimi chitarristi da ogni angolo del pianeta, che usciti dalla band che li ha resi celebri, non si confermano come autori.

Ma la questione non andrebbe posta in questi termini. Cioè, volendo sì, si può porre anche in questi termini: quanti artisti, anche grandi autori, si confermano tali in qualunque contesto si siano calati?
Ma non era questo il rilievo mosso inizialmente.

Mentre invece il tema è: quanti chitarristi/musicisti rock italiani hanno scritto brani con la loro band, da soli, in coppia, in trio, insieme alla mamma o come volete? La risposta è nettamente condizionata dal fatto che in Italia è dominante il concetto di cantautore (che sappia suonare oppure no) mentre quello delle band o dei grandi musicisti autori è fortemente minoritario.

Quando si lavora col cantautore, quest'ultimo (o il suo produttore o chi per lui) ti spiegherà quello che devi fare. Le video-Intervista che ho postato su lo confermano in toto: "ho lavorato con Ramazzotti e mi ha chiesto questo", "ho lavorato con la Bertè e mi ha chiesto questo". Questo è il turnista, session man o come volete voi. Si tratta pur sempre di musicisti e con la M maiuscola, certo. E se ne può comunque parlare con piacere.

Ma Casacci non ha collaborato con i Subsonica: Casacci è parte integrante ed essenziale dei Subsonica. I due chitarristi dei Negrita sono parte integrante. Stessa cosa dicasi di Renzulli e Mussida e Battaglia. E pochissimi altri. Veramente pochi, terribilmente pochi.

Ieri ascoltavo un vecchissimo album di Ozzy. Stavo guardando i titoli dei brani e ho notato chi li ha firmati:
Daisley/Kerslake/Osbourne/Rhoads
Ossia bassista, batterista, cantante, chitarrista in ordine alfabetico.
Non si tratta della questione blues o tarantella e nemmeno del fatto che abbia venduto più di 10 milioni di copie. Ma del fatto che persino in un disco solista c'è stato un immenso, storico e validissimo lavoro di collaborazione autoriale tra musicisti. In questo senso possiamo che Randy Rhoads è artista rock a tutto tondo, non solo musicista con la M maiuscola. E come lui tantissimi altri, in un contesto musicale così impostato, diversamente dal nostro.

Ho colto volentieri il tuo spunto, per chiacchierare un po'. ::)

Moreno Viola

Onestamente un po' mi disorienti, perché poni una questione e poi la ritratti.

Credo che i chitarristi abbiano un ruolo compositivo all'interno delle proprie band in Italia come in qualsiasi altro luogo.

Se al di fuori di quel contesto non confermano particolari doti, il discorso è valido qui come altrove.

Riprendendo i Toto, il loro repertorio ha un numero certamente superiore di classici di quanti ne abbia Steve Lukather da solista (nessuno).

Se è vero che il grosso del mondo musicale italiano è rappresentato da cantautori e interpreti, è altrettanto vero che un artista come Madonna avrà musicisti di studio al suo servizio esattamente come li avrebbe Eros Ramazzotti.

E non sono d'accordo sul fatto che i chitarristi come Max Casacci siano pochi, perché grosso modo ogni band ha un chitarrista che partecipa, in misura più o meno rilevante, al processo compositivo del gruppo del quale fa parte.

Citi Ozzy, ma probabilmente il problema era un altro, ovvero la scarsa capacità compostiva di Osbourne stesso.
Per inteso Bob Daisley e Lee Kerslake, fecero causa a Sharon e Ozzy Osbourne proprio perché nei credits delle ristampe il loro contributo non venne riconosciuto.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


robland

Citazione di: Moreno Viola il 08 Dicembre, 2019, 12:50 PM
Onestamente un po' mi disorienti, perché poni una questione e poi la ritratti.

Assolutamente no, credimi. Capisco che i miei post siano lunghi, quindi a volte ci si può fissare su una frase piuttosto che su un'altra, ma la questione la ponevo in questi termini. Parlavo di autori, di capacità a livello di composizioni e di turnisti.

Daispey e Kerslake la causa la vinsero.

Esatto, Madonna come tanti altri. A parte il fatto che Madonna non mi piace per nulla (ma questo non c'entra), non potrei certo dire che i musicisti che hanno suonato per Madonna abbiano fatto altro che i turnisti. Ma abbiamo Infiniti esempi di band con chitarristi compositori o esempi di chitarristi autori solisti, mentre da noi è poca roba (sempre per via del discorso dei cantautori).

Quanto ai Toto, Lukather dentro i Toto ha firmato una montagna di roba.

Moreno Viola

Non riesco a capire se il tuo parlare di "poca roba" si riferisca ad un fattore numerico o all'effettiva qualità dell'offerta.

Citazione di: robland il 08 Dicembre, 2019, 01:29 PM
Per inteso, Daispey e Kerslake la causa la vinsero.

E ci mancherebbe altro.

Citazione di: robland il 08 Dicembre, 2019, 01:29 PM
Quanto ai Toto, Lukather dentro i Toto ha firmato una montagna di roba.

Esattamente quello che ho detto.

La creatività di Lukather trovava terreno fertile nel contesto dei Toto, probabilmente stimolata dal contributo degli altri componenti della band, cosa che non avveniva quando l'intero processo di scrittura era totalmente a suo carico.

Ma non è una prerogativa esclusiva di Steve Lukather, anzi penso che sia una caratteristica comune a tutta la "musica di squadra".
Chi semina vento, raccoglie tempesta.



robland

Stavo guardando l'intervista video al creatore del Guitar Show, nonché leader di una nota tribute band dei Dire Straits, nonché grande appassionato di Knopfler, nonché altre cose.
Gli è stato chiesto come mai non ci sono nel panorama musicale chitarristi che abbiano un'impostazione chitarristica knopfleriana. Ha replicato sostenendo che in Italia ne abbiamo uno importante:
Drigo dei Negrita.

Seventytwo

Citazione di: robland il 06 Dicembre, 2019, 04:15 PM
L'assolo, all'interno di un brano, assolve un preciso compito. Non va pensato in modo isolato ma inserito in un contesto, e la situazione ideale prevede che la struttura del brano prepari l'assolo, e che l'assolo si chiuda ridando la parola al cantante.

Secondo me tutto questo accade in modo perfetto nel brano di Zucchero Madre dolcissima. Per chi volesse ascoltare anche solo l'assolo stellare, dal minuto 4:

Zucchero - Madre Dolcissima - YouTube

Cinquanta secondi di classe immensa che non teme confronti né in Italia né all'estero.

Avrei citato proprio  lo stesso brano pensando al contributo immenso di Rustici alle fortune di Zucchero.

Di recente su Sky hanno messo questo album tra quelli che fanno parte di una selezioni di album italiani storici analizzati dal punto di vista della registrazione in studio (non ricordo il nome del programma).
A parte Clapton, De Gregori e altri musicisti sopraffini che hanno suonato o partecipato quell'album, Rustici fa sempre la differenza.

zap

Citazione di: robland il 07 Dicembre, 2019, 05:54 PM
Questo nome ce l'avevo pronto dal primo post ma non lo volevo buttare lì tra gli altri.
Tecnicamente è normodotato, ma è un ottimo autore, un brillante produttore, artista di grande classe, attento ad ogni novità (mai datato o anacronistico come ahimé tanti altri connazionali).
È nella mia top five italiana ma per quanto mi riguarda ha caratura internazionale.

Max Casacci.

Lasciati - Subsonica - YouTube

Subsonica - Incantevole - YouTube

I Subsonica mi hanno sempre attratto ma non ho mai approfondito,me lo segnerò nelle 'cose da fare'  :reallygood:

Mariano


Elliott

Citazione di: robland il 03 Febbraio, 2020, 10:40 PM
in Italia ne abbiamo uno importante:
Drigo dei Negrita.

Io lo ho citato spesso ed in diverse occasioni. Purtroppo (per lui è italiano e suona rock) per cui, viene snobbato per convenzione.

robland

Citazione di: Elliott il 04 Febbraio, 2020, 04:18 PM
Citazione di: robland il 03 Febbraio, 2020, 10:40 PM
in Italia ne abbiamo uno importante:
Drigo dei Negrita.

Io lo ho citato spesso ed in diverse occasioni. Purtroppo (per lui è italiano e suona rock) per cui, viene snobbato per convenzione.

Già. Io ho tre album dei Negrita. Più che Drigo, mi piace il fatto che abbiano doppia chitarra e si crei un bell'intreccio.


Santano

Citazione di: Elliott il 04 Febbraio, 2020, 04:18 PM
Citazione di: robland il 03 Febbraio, 2020, 10:40 PM
in Italia ne abbiamo uno importante:
Drigo dei Negrita.

Io lo ho citato spesso ed in diverse occasioni. Purtroppo (per lui è italiano e suona rock) per cui, viene snobbato per convenzione.

Vedi Corrado Rustici

gianluca Pronzato

A livello compositivo e di arrangiatore Rustici ha valenze internazionali
Nella nicchia, oltre ai gia' citati mi piacciono Gianluca Mosole e Francesco Bruno

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