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Chitarristi rock italiani

Aperto da Grom68, 30 Novembre, 2019, 11:40 PM

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robland

Io - non è per polemica - ancora non ho capito se voi ascoltate Tofani e Maltese. Lo chiedo perché è così che funziona spesso con la musica, no? Una persona ti fa un nome, altri te lo confermano e poi uno, preso dalla curiosità, va a comprarsi il cd.
Santano, tu? Fangetto? Grom? Moreno? Altri?
Mi faccio molto incuriosire dai vostri spunti, quindi ditemi.

Elliott

Personalmente si,
Gli AREA ed i Banco del Mutuo Soccorso si...e nemmeno raramente.

Ma se anche io fossi il solo al mondo ad ascoltarli, questo influirebbe sulle capacità del chitarrista?

Perché noto che continui ad impostare il discorso sulla logica che porta a "Ed Sheren > Robben Ford"


Ps
Per tua info, moltissimi qua sopra non hanno mai comprato e non apprezzano i vari Led Zeppelin, Pink Floyd, Van Halen, Doors, Steve Vai, Satriani, Wes Montgomery, Pat Metheny, Scofield, Bonamassa etc etc etc

Continuo a non capire il tuo ragionamento :( però se vogliamo arrivare all'assunzione che siccome Elliott, Futech, Moreno e Santano non ascoltano Franco Cerri, Franco Cerri non è chitarrista valido...a me va bene eh :sisi:


Moreno Viola

Ascolto Tofani e Maltese come chitarristi di Area e Banco Del Mutuo Soccorso, esattamente come ascolto Fripp come chitarrista dei King Crimson o Johnny Ramone come chitarrista dei Ramones.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


robland

Citazione di: luvi il 01 Dicembre, 2019, 12:19 PM
Citazione di: robland il 01 Dicembre, 2019, 11:42 AM
Però sono curioso di sapere anche l'opinione degli altri, per capire quanto tempo dedichino in quota parte all'ascolto e all'apprezzamento di Tofani e Maltese. Quindi mi fermo qui e vi leggo volentieri.

Ti dico la mia: le eccellenze italiane sono e restano tali, non ci piove, ma sono appunto "eccellenze" in un panorama poco popolato, non è solo questione di fama e di marketing (che pure giocano un ruolo non da poco).

E' indubbio che durante l'esplosione e l'evoluzione successiva del rock in Inghilterra e negli USA da noi si continuasse per lo più a suonare da ballo e a studiare musica classica. La nostra cultura musicale era (e per certi versi è continuata ad essere) differente.
L'insegnamento della musica afroamericana (blues e jazz compresi) è stato completamente bandito da ogni contesto istituzionale fino in anni recenti ed è cresciuto a fatica, con grave ritardo, partendo dallo stato embrionale e da competenze assai scarse, soltanto negli ambiti "alternativi".

Il rock è stato suonato in Italia per molto tempo in stile fai-da-te, spesso imitando in modo ingenuo, provinciale e più "iconografico" che sostanziale, i gruppi d'oltre manica e d'oltre oceano.
Prova ne sia che a parte il caso più unico che raro della PFM e poco altro (e comunque non prettamente "rock", come ad esempio gli eccellenti "AREA") per lungo tempo non siamo stati in grado di produrre nulla che fosse esportabile al di fuori dei confini nazionali (sia a livello tecnico che di contenuti musicali).

Questo non toglie ovviamente nulla al fatto che siamo in grado di sfornare grandi musicisti o compositori di livello internazionale: non è il talento che manca, ma la cultura ed il contesto nel quale svilupparlo, farlo crescere e sopratutto esprimerlo! :etvoila:

Condivido in toto.

Panorama poco popolato.
Lì rock, qui musica da ballo e classica, rock fai-da-te, imitazioni ingenue e provinciali. Per lungo tempo non siamo stati in grado di produrre nulla che fosse esportabile.
Cultura differente.
Musica afroamericana bandita e cresciuta in grave ritardo.
Non è il talento che manca, ma la cultura e il contesto (hai detto niente).

Non ho virgolettato per non appesantire, ma sono tutte parole tue.
Ti ringrazio per non aver equivocato. Non avevo proprio parlato né di marketing né di vendite.

robland

Citazione di: Grom68 il 01 Dicembre, 2019, 12:02 AM
Cavolo Roland, sei una miniera di informazioni. Un faro di luce per la mia ignoranza sullo scenario italiano...
Uno che ho sentito dal vivo ed era a mio avviso bravo è Cervetto, ma conoscendo poco non so confrontare.

Ti ringrazio. Aggiungo anche Cesareo, che avevo dimenticato colpevolmente, ma anche Radius e Battaglia.
Quest'ultimo poi vive al meglio proprio quella dimensione che meglio consente a tutti di esprimersi: la band. Infatti la musica dei Pooh, per quanto non sia il mio genere, la trovo musicalmente più bilanciata di quella cantautorale, per quanto pure nei Pooh le ugole non manchino!

Moreno, mi piacciono gli Area, ma Fripp sta in un'altra galassia, da solo o in compagnia. Il contesto dove germina un fenomeno è tutto. Non siamo mica geneticamente schiappe. Ma veniamo da una certa cultura, che ha prodotto altro. Non a livello di vendite, ma di contenuti, il rock (come il blues, il jazz e la fusion) ha trovato maggiore terreno di coltura altrove, si è espresso in formazioni articolate che hanno consentito ad alcuni chitarristi - penso a Knopfler e Van Halen più di altri - di fare di una band la loro band, per loro ammissione ed evidenza oggettiva.

Grom68

Di quelli che avevo detto all'inizio nessuno ha nominato Ivan Graziani. Non lo reputate tra quelli che hanno lasciato un segno?
Invece sono rimasto sorpreso su due nomi: Camerini e Consoli. Non pensavo fossero bravi anche chitarristicamente .

Santano

Citazione di: Grom68 il 01 Dicembre, 2019, 04:37 PM
Di quelli che avevo detto all'inizio nessuno ha nominato Ivan Graziani. Non lo reputate tra quelli che hanno lasciato un segno?
Invece sono rimasto sorpreso su due nomi: Camerini e Consoli. Non pensavo fossero bravi anche chitarristicamente .

:quotone:

Graziani è uno dei miei preferiti in assoluto, sia come chitarrista che come compositore.


Elliott

Citazione di: robland il 01 Dicembre, 2019, 04:32 PM


Ti ringrazio. Aggiungo anche Cesareo, che avevo dimenticato colpevolmente, ma anche Radius e Battaglia.

:(   :(  :(

Grom68

Citazione di: Santano il 01 Dicembre, 2019, 04:53 PM
Citazione di: Grom68 il 01 Dicembre, 2019, 04:37 PM
Di quelli che avevo detto all'inizio nessuno ha nominato Ivan Graziani. Non lo reputate tra quelli che hanno lasciato un segno?
Invece sono rimasto sorpreso su due nomi: Camerini e Consoli. Non pensavo fossero bravi anche chitarristicamente .

:quotone:

Graziani è uno dei miei preferiti in assoluto, sia come chitarrista che come compositore.
Tra l'altro molto in linea con Jamble [emoji23][emoji23]
https://www.youtube.com/watch?v=/MQlkIf7C4is

robland

Citazione di: Grom68 il 01 Dicembre, 2019, 04:37 PM
Di quelli che avevo detto all'inizio nessuno ha nominato Ivan Graziani. Non lo reputate tra quelli che hanno lasciato un segno?
Invece sono rimasto sorpreso su due nomi: Camerini e Consoli. Non pensavo fossero bravi anche chitarristicamente .

Graziani zero: non lo conosco proprio come chitarrista, quindi grazie. Braido invece è stato nominato all'inizio ma non è mai stato tra i miei preferiti. Meglio Solieri che l'ha anticipato con Vasco, e Burns che l'ha seguito. Stessa cosa con Zucchero: gli preferisco chi c'era prima e chi è venuto dopo.
Tra l'altro, incredibile l'atteggiamento che ha avuto con Vasco. Stando a quest'ultimo, Braido doveva sostituire del tutto Solieri e non in modo temporaneo, ma se n'è partito in tournée con Zucchero senza manco avvisare Vasco, che ne è rimasto molto deluso e l'ha sostituito con altri fino ad arrivare all'assetto finale con Burns.

Carmen Consoli... non so perché è stata menzionata. Spero che ci dicano perché, pensavo facesse una mera chitarra d'accompagnamento come molti cantautori. A sto punto avrei nominato Fabio Concato, che con l'acustica mi sembra ci sappia fare di più, anche se non è in topic in quanto proprio non fa rock neanche con la fantasia.

Elliott

Citazione di: robland il 01 Dicembre, 2019, 05:31 PM
Braido invece è stato nominato all'inizio

Si, l'ho nominato io insieme ai vari Enzo Vita, Paolo Tofani, Alberto Radius, Solieri, Braido, Cesareo, Rustici, Renzulli, Drigo...

Tutti chitarristi per cui è da stamattina che ti adoperi per sminuirne le capacità (compositive) ma che poi, hai nominato come chitarristi degni di nota (tranne due, i capipopolo della resistenza ) :laughing:

Ridiamoci valá

Elliott

Citazione di: Grom68 il 01 Dicembre, 2019, 04:37 PM
Di quelli che avevo detto all'inizio nessuno ha nominato Ivan Graziani. Non lo reputate tra quelli che hanno lasciato un segno?

Assolutamente si.
A me Graziani piace molto, ho le prove  ;D


https://forum.jamble.it/chiacchere-in-liberta/ricordo-una-volta-la-radio/msg264039/#msg264039

Grom68

[emoji23][emoji23][emoji23]Grande Elliott


robland

Citazione di: Elliott il 01 Dicembre, 2019, 06:41 PM
Citazione di: robland il 01 Dicembre, 2019, 05:31 PM
Braido invece è stato nominato all'inizio

Si, l'ho nominato io insieme ai vari Enzo Vita, Paolo Tofani, Alberto Radius, Solieri, Braido, Cesareo, Rustici, Renzulli, Drigo...

Tutti chitarristi per cui è da stamattina che ti adoperi per sminuirne le capacità (compositive) ma che poi, hai nominato come chitarristi degni di nota (tranne due, i capipopolo della resistenza ) :laughing:

Ridiamoci valá

Mi sa che non ci siamo capiti. Mi devo spiegare molto meglio, mi sa. Hai letto il mio primo post? In quello ho scritto tutti i chitarristi rock che reputo, a prima botta, i migliori in Italia, come richiesto da Grom.
Ho citato Renzulli, Solieri, Rustici, Colombo. Ho citato anche Colonna, anche se col rock non c'entra niente: suona la chitarra classica in modo mostruoso.

Fatti i nomi, però, non posso non notare che qual è la partecipazione di Portera nella discografia di Dalla a livello di composizione? Zero. Testi e musiche di Dalla, Dalla/Roversi, Dalla/Morandi ecc. Portera è un session man, che ha suonato anche per Ron e Bertè. Co-compositore? No, session man. Stipendiato, non autore.
Ha un gruppo nel quale si è espresso come autore? No. Ha album a suo nome nei quali ha scritto buone canzoni? Stendiamo un velo pietoso.
Mi piace come chitarrista session man/turnista? Molto.
Lui si è lamentato molto, perché dice che i chitarristi non trovano spazio in Italia. Concordo con lui, ma nemmeno posso dire che scoppiasse di creatività. Ma condivido il fatto che non ha avuto nemmeno tante occasioni per suonare (il famoso contesto di cui parlava saggiamente Luvi) come ad esempio un Kirk Hammett nei Metallica, il quale non è autore ma può suonare almeno la musica che ha sempre voluto suonare nella vita, mentre Portera per fare i suoi assoli fenomenali ha avuto pochissimi occasioni. Per la maggior parte del tempo ha dovuto accompagnare un cantautore.

Prendiamo Gilmour. Non solo chitarrista, ma Autore. Contributo dato alle composizioni? Mostruoso. Per di più cantante con una voce strepitosa (io la trovo addirittura sexy).
Ma voliamo più basso: Steve Van Zandt (Little Steven) Chitarrista di Springsteen. Contributi nella composizione? Zero. Tutto a nome Springsteen, per lo più.
Little Steven inizia a fare album solisti e wiki, non io, scrive: " Sin dal primo album Van Zandt riscosse un discreto ma lusinghiero successo soprattutto in fatto di critica e vendite". Ascoltatele, sono belle canzoni.

Sono due esempi ma ce ne sono a decine. Prendetevi le interviste di Solieri (ce ne sono anche su Youtube) in cui lamenta il contesto rock desolante e la difficoltà di fare musica. Anche qui: creatività? Poca, ma nemmeno occasioni. Di nuovo il famoso contesto. Stesso discorso per Braido? Sono andato a sentirlo in un negozio di strumenti musicali: stesse lamentele. Stesso discorso mi ha fatto il solista di Antonacci, con il quale ho parlato dopo un concerto.

Vogliamo tornare fuori dal nostro suolo per vedere com'è andata ai fratelli Young negli AC DC come chitarristi e autori? Mi sentirei di dire, al di là delle vendite (che non mi interessano) che hanno scritto tanto e bene.

Tutto questo per dire cosa? Che da noi i grandi chitarristi non sono autori prolifici, con poche eccezioni (Mussida, Daniele i primi due che mi vengono in mente, in misura minore Britti, che però è fuori topic perché non fa rock) e, per di più, si devono adattare a suonare musica leggera, come Luca Colombo che è un mostro ma fa il session man a Sanremo.
Dalla sua biografia online:
"Esercita la professione di chitarrista in qualità di "session-man" principalmente in Italia in ambito televisivo, discografico e live." Mentre invece la sia formazione musicale sarebbe questa:
"La formazione musicale di Luca si è sempre ispirata ai grandi miti della chitarra quali Carlos Santana, Jimi Hendrix, Jeff Beck , Van Halen, David Gilmour successivamente si è avvicinato ai chitarristi jazz- fusion, riferendosi a capiscuola come Pat Metheny John Scofield, Mike Stern, Wes Montgomery, Joe Pass".

Un po' meglio è messo Massimo Varini, che almeno è anche un po' autore e soprattutto produttore (e arrangiatore), che per certi versi è meglio di autore.

Per soddisfare le sue ambizioni, Corrado Rustici è scappato via, un cervello musicale in fuga. Ricordo di aver letto che nei primi tempi per la fame mangiava le lumache del giardino. Poi ce l'ha fatta: produttore di successo per autori di fama, tra cui Whitney Houston.

Torniamo all'estero e vediamo che le composizioni dei Red Hot Chili Peppers sono a nome del quartetto ed è tutto molto interessante perché c'è un sacco di materiale anche online per studiare i loro contributi in ogni brano e quello di Frusciante in particolare (pensiamo a Under the bridge ad esempio).

Stesso discorso per Brian May nei Queen. Da wiki: "Brian Harold May (Twickenham, 19 luglio 1947) è un chitarrista, cantautore e compositore britannico". "È l'autore di alcuni dei brani più celebri del gruppo, come Tie Your Mother Down, We Will Rock You, Flash, Hammer to Fall, Who Wants to Live Forever, I Want It All, Save Me, '39, No-One but You (Only the Good Die Young) (con Taylor e Deacon), The Show Must Go On".

robland

Scusatemi per la lunghezza del post precedente.  :sorry:
Spero almeno sia un minimo chiaro e interessante, a prescindere dalla condivisibilità che mi interessa relativamente. Più stimolante confrontarsi con opinioni diverse.

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