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The Edge gear

Aperto da Vu-meter, 24 Dicembre, 2022, 09:23 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Vu-meter

Da ragazzo amavo gli U2 e dalla mia cameretta, sognavo che forse un giorno avrei potuto suonare così. Forse suonerà assurdo, ma oggi come oggi sarei triste se dovessi preoccuparmi di tutta questa roba e suonare live come fa The Edge.
Troppa roba, troppi pensieri, per il mio carattere..

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robland

Gli U2 mi furono fatti ascoltare a fine anni ottanta e l'album era il live Under a blood red sky del 1983. Mi colpirono e iniziai a sentirli con un po' di assiduità perché allora una cassetta o un vinile li ascoltavo cento volte (anche oggi provo a fare lo stesso perché mi piace interiorizzare). Però ero più attratto dalle distorsioni quindi li abbandonai presto e li ripresi dopo.
The Edge ha attirato la mia attenzione coi suoi effetti e in genere i musicisti che hanno reso complessi i loro suoni mi hanno sempre affascinato. Tanto quanto quelli che hanno sempre voluto rimanere basilari.
Il pensiero che abbia passato tanto tempo a sperimentare e a fare tentativi (chissà quanti andati a vuoto) mi piace.
Cosa vorrei fare io non lo so, forse un po' tutto, e mi sa che è per questo che li seguo tutti con ammirazione.
Grazie del video, lo voglio proprio vedere.


Santano

Guardo pure io, ritmicamente The Edge è tosto e credo imbattibile come maestro del delay. Come solista però sceglierei altro..

Prosit

La musica degli U2 è stata la colonna sonora della mia giovinezza e delle sue emozioni, oggi irripetibili. Non c'è altro, se non riascoltare quella musica, che possa farmele tornare vive anche per un solo istante.
Dal punto di vista emotivo, perciò, che The Edge usi solo chitarra e cavo oppure 3 delay + altri effetti mi è del tutto indifferente, quel che mi è giunto e rimasto sono piuttosto le atmosfere, i riffs e i grooves, non certo il modello del delay o la marca e il modello della chitarra (peraltro ne ha usate talmente tante e diverse che vestirgliene una addosso è veramente difficile).

Dal punto di vista tecnico concordo con Santano, The Edge non è certo il modello del guitar hero solista e in tal senso c'è da preferire altro. Tuttavia, aggiungo, la rilevanza del suo apporto alla musica pop rock si sviluppa in un percorso di ricerca alternativo rispetto a quello tradizionale dei chitarristi che intendono il proprio strumento come voce solista e, in quanto tale, protagonista assoluta del brano. Il suo è piuttosto un tipo di chitarrismo orchestrale, basato su patterns ritmico-melodici e sulle ripetizioni e/o variazioni di quei patterns: poche e semplici progressioni armoniche magistralmente arrangiate tramite una tecnica esecutiva molto personale (ma di chiara matrice blues) e una assoluta padronanza degli effetti (sia in studio che live).

Le chitarre al servizio del brano, piuttosto che il brano al servizio della chitarra.
Che poi abbia usato 100 effetti o 1 solo delay poco importa secondo me: quel che ho imparato da lui o, meglio, che mi piace imparare, è la capacità di intendere ogni singolo strumento come occasione utile alla costruzione di un nuovo paesaggio sonoro.
:inchino:  :inchino:  :inchino:
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

Santano

Chissà se vendono ancora la sua Stratocaster signature?

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