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Quesito inutile sulla tonalità

Aperto da Pasquino, 15 Agosto, 2020, 01:09 PM

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Pasquino

Mettiamo che sto suonando un pezzo in do maggiore, e la sua minore naturale è la minore.
Come faccio a definire quale delle due è la tonalità del pezzo? È una pure formalità scegliere tra doM e lam o c'è un senso?
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra. (Amico Fragile - F. De Andrè)

Vu-meter

Il senso è dettato dall'ambiente generale, che a sua volta è dettato dalla "homepage".
Sì dovrebbe percepire se la "home sweet home" è il Do con il suo senso di maggiore e di una certa serenità o il La minore con la sua curva malinconica.
In teoria, perfino la presenza stessa di tali accordi, ad inizio e fine strofa dovrebbe segnalarti chi dei due sta dettando le regole.
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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johnny

Citazione di: Pasquino il 15 Agosto, 2020, 01:09 PM
Mettiamo che sto suonando un pezzo in do maggiore, e la sua minore naturale è la minore.
Come faccio a definire quale delle due è la tonalità del pezzo? È una pure formalità scegliere tra doM e lam o c'è un senso?

Entrambe le chiavi non contengono alterazioni, quindi potresti basarti sull'andamento degli accordi del brano.
Quindi, per esempio, se ci sono più accordi di Fa e Sol che di Mi e Re potrai dire che sia in Do.
"Home is in here [toccando le tempie]. Where you live is just a geographical preference." Lemmy Kilmister.


Pasquino

io effettivamente per definire questa cosa mi baso sul senso "percepito", cioè se il pezzo mi trasmette più malinconia o allegria. In questo senso se sono in tonalità maggiore magari mi suonano male delle cose 'fuori scala' (glitch elettronici o suoni non proprio in tonalità) rispetto a quando il pezzo lo percepisco in minore.

Quello che dice jhonny è una buona tecnica diciamo empirica per capire l'andazzo del pezzo, ma anche la melodia (il cantato in genere) oltre gli accordi secondo me sono importanti per definire il 'senso' del pezzo

Mi sembra che quando un pezzo è in maggiore è anche più strutturato, poco incline a deviazioni sonore, mentre quando è in minore è più prono a suoni non perfettamente in tonalità. Mi suonano meglio. Sto parlando di ambito pop/rock

Ora, non so se questa cosa ha un fondamento teorico o è solo una questione percettiva, se ci fossero delle tecniche per migliorare la composizione in base a queste considerazioni mi piacerebbe studiarle
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra. (Amico Fragile - F. De Andrè)

Vu-meter

In ambito Jazz/Fusion non c'è differenza tra maggiore e minore, in termini di possibilità 'out'. Comunque, spesso si trasformano o si sostituiscono gli accordi con dei maggiori settima proprio per avere un carnet di colori maggiore (sulle dominanti ci si può suonare la cromatica, con tutte le sfumature possibili).
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Pasquino

Citazione di: Vu-meter il 15 Agosto, 2020, 03:49 PM
In ambito Jazz/Fusion non c'è differenza tra maggiore e minore, in termini di possibilità 'out'. Comunque, spesso si trasformano o si sostituiscono gli accordi con dei maggiori settima proprio per avere un carnet di colori maggiore (sulle dominanti ci si può suonare la cromatica, con tutte le sfumature possibili).
Immaginavo che in ambito jazz fosse differente, per questo ho specificato, d'altra parte ci sarà pure una regola aurea per distinguere tra maggiore e relativa minore.
Mi devo informare dal mio amico compositore
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra. (Amico Fragile - F. De Andrè)

Pasquino

Allora ho chiesto e lui mi ha dato questa spiegazione, che provo a riassumere. Perdonate gli strafalcioni, comunque:

il concetto di tonalità è un concetto relativamente moderno, perchè prima nel canto gregoriano si utilizzavano i modi, per cui si suonava in modo ionico cose allegre e in modo eolico cose tristi, il succo del discorso è tutto lì, il senso è la nota di partenza, o la cadenza: se ti riporta al modo eolico allora sei in minore. il la, in questo caso, è il "centro melodico"  (o armonico, non mi ricordo più) del pezzo, e ti fa capire in che modo sei, oppure se sei in maggiore o minore.
Questo è vero in pezzi che hanno per esempio un giro LAm - MIm, ma anche vero in pezzi che non hanno cadenza in la, (cadenza evitata), e lui mi ha citato questo pezzo:



che in pratica, se ascolti solo il ritornello non cade mai armonicamente su un accordo di la, ma il modo viene dedotto dalla linea melodica, che è eolica, e dal contesto (il ritornello invece cade su lam)

Spero di non aver detto troppe castronerie, a me sembra una spiegazione convincente, e un discorso assurdo ma interessante
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra. (Amico Fragile - F. De Andrè)


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