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Armonia Modale: cos'è, a cosa serve, come si usa, come la si riconosce

Aperto da david76, 04 Febbraio, 2011, 12:39 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

david76

Salve a tutti torno con un post questa volta che reputo molto fantastico: l'Armonia modale e scale modali. Forse qualcuno di voi ha già sentito parlare di queste scale modali e dell'armonia modale. Diciamo che è un modo di concepire la musica in modo diverso e altrettanto colorato. La conoscenza dell'armonia modale permette di aprire nuovi orizzonti musicali e di poter improvvisare ad libitum.

In maniera molto semplice se noi se noi prendiamo la scala di C maggiore e suoniamo questa scala partendo da una nota diversa di questa scala abbiamo generato un "modo". I modo hanno nomi e intervalli specifici. Non ve lo dico però come si chiamamano.Scaricatevi la mia guida pdf e li troverete il mondo del modale.

Buona lezione, scaricatela, leggetela. studiatela. applicatevi.

In un prossimo post vi dirò un trucco su come memorizzare velocemente le scale modali e su quali accordi applicarli, e come si costruisce una progressione modale

by david76.

Alla prossima :hi: ;D



SCARICA PDF ARMONIA MODALE
david76

Vu-meter

Ho letto attentamente il pdf allegato e ti dirò che non mi trova molto d'accordo .

Anzitutto cerca di spiegare i modi nel classico modo sbagliato , cioè ragionando tonale .
Mostra i modi come qualcosa che nasce dalla scala maggiore, mentre la musica modale è storicamente più vecchia di quella tonale e non di poco .
L' analisi dei vari modi è sempre e comunque di carattere tonale .Si continua a parlare di fondamentale , quando lo scopo della musica modale è proprio quello di rompere il centro tonale e creare l'atmosfera legata al modo stesso .


In tutta sincerità "mi dissocio" da come è stato trattato l' argomento in quanto penso fuorviante .


Perdonami David , d'altra parte, sono soltanto opinioni.



Ciao

Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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david76

La lezione era tratta dal libro di Peter Fischer. Purtroppo penso che noi italiani abbiamo una concezione vaga di quel che è modale. Invece direi che gli americani hanno 10 marce in più di noi. Ho fatto un confronto su ciò che è l'insegnamento italiano e quello americano circa il modale. Beh devo dire che dai confronti fatti il torto lo abbiamo noi e non loro. Mi sa che siamo noi che dobbiamo rivedere il concetto. E comunque la lezione di Peter Fischer è corretta poichè in un metodo di satriani, Steve vai e Petrucci riportano il suo stesso pensiero. Mi spiace ma il problemino lo abbiamo noi.
david76

Vu-meter

Ti dirò , non sono d'accordo neanche con questo .. e figurati ..  :D

Intendo dire che i concetti espressi finora sono tipici non tanto di una cultura italiana o americana , ma di una cultura Rock che si tinge di qualche "scala modale" (come vengono definite ) , rispetto al vero suonare modale che è un' altra cosa. Non dimentichiamo che i modi di cui trattiamo sono di origine greca , basta vedere i nomi. La musica modale è molto più antica del tonale, sorta millenni dopo .

Per quanto riguarda la nazionalità, sono sempre gli americani infatti i capiscuola del modale moderno, come i grandi jazzisti ad esempio; e non solo chitarristi, ovviamente : basta sentire So What di Miles Davis per capire cosa sia il modale , l'intero disco "A Kind of Blue",  oppure tra i chitarristi il meraviglioso John Scotfield ( per citarne uno tra i tanti ) . Ma anche Wagner compose delle opere modali o altri grandi , sempre in ambito "classico" .
In ambito rock, i grandi citati da David infatti alternano modalità e tonalità a volte ( spesso ) anche all' interno dello stesso brano . Perfino Hendrix scrisse dei brani modali, almeno in alcune parti. Questi grandi suonano modale, a volte. Altro nome che mi viene in mente è il grandissimo Frank Gambale o l' immenso Scott Henderson.

Non direi quindi che sia una questione nazionale,  ma di cultura musicale e tradizioni. Molti suonano in Fa Lidio su un accordo di Domaj7 e sono convinti di suonare modale. Non è così, di fatto. Non stanno facendo altro che rimarcare la tonalità,ed infatti stanno suonando una semplice scala di Do che parte da Fa, cosa del tutto tonale , mentre il modale è pensato proprio per rompere quel centro tonale e andare altrove , trasportando il senso del modo . Chi suona modale non si concentra sulle dissonanze ( cosa che invece fa chi suona tonale ) , ma sui singoli colori che la nota da rispetto all'armonia . Il modo non è una scala, ma un "ambiente" nel quale giro spostando proprio la fondamentale, ma mantenendo gli equilibri di appartenenza del modo stesso.

Esempio, se suono una sequenza di modi come questa : Fa Lidio , Si bemolle Lidio , Mi bemolle Lidio sopra un accordo di Domaj7 , allora sto suonando modale . Se mi limito al Fa Lidio , magari passando per un Sol Misolidio, un La Eolio , sto continuando a suonare tonale . Non è un opinione . A quel punto non ha senso parlare in termini modali definendo le scale con i nomi greci , ma è sufficiente pensare e parlare di scala di Do maggiore, che poi parta da una nota che è presente nella scala o da un'altra, non fa differenza.

In ambito rock , dove le parole "modo", "modi","modale" sono divenute più che altro di moda, vengono spesso utilizzate ed interpretate erroneamente.. non certo dai miti sopra citati, però .

Comunque è uno degli argomenti più discussi specie tra i chitarristi questo e non è neanche semplice capirsi, perchè siamo legati al mondo tonale fin da piccolini , vista la cultura musicale italiana ed europea.

Vorrei fosse chiaro e spero arrivi, che questo discorso non è e non vuole in nessun modo essere offensivo nei confronti di David .   :mypleasure:

Non è certo un argomento che possa essere chiuso in queste poche parole, però spero di essere riuscito a trasmettere con chiarezza il giusto concetto di Modalità .


Un salutone  :hug2:

Vu :)
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Vu-meter

Ho trovato un bel link dove viene affrontato l' argomento in maniera molto chiara :

http://digilander.libero.it/initlabor/musica-modalita/*modalita-index.html


molto comoda la Tavola Sinottica che , in due parole crea il "versus" tra le due possibilità mostrandone le caratteristiche :


http://digilander.libero.it/initlabor/musica-modalita/modalita-tavola-sinottica.html


Ecco il pensiero che forse maldestramente cercavo di esprimere ..

ciao


Vu :)
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FRIPP

purtroppo sto scappando a lavorare, mi fa comunque piacere che nella discussione traspare anche preparazione, l'interpretazione a volte non è univoca, poi ognuno sceglie ciò che ritiene meglio x sè.
grazie ad entrambi.

...piuttosto :
ho trovato queste "perle" scritte da David un pò di tempo fa quasi x caso.
Forse  le poche risposte che risultano in questa parte del forum sono legate al fatto che la discussione risulta un pò...nascosta ed a volte sfugge agliiscritti.

???

s :firuli: :firuli:
sbaglio??

:hi:
Strato 1982,..DI MARZIO AL MANICO E CENTRALE, ..sEYMOUR dUNCAN AL PONTE....ma non sono sufficienti per suonare bene..
:O)

Vu-meter

Ciao Fripp e grazie della segnalazione; però sono stickate le discussioni a cui fai riferimento, più di questo non poaaiamo fare.
Penso piuttosto tutto dipenda dal fatto che comunque è un forum relativamente giovane ed è normale che all' inizio la partecipazione sia un pò poca.

Contiamo che , aumentando i contenuti proprio con la collaborazione ci voi utenti solerti, aumenterà il potenziale ed anche gli utenti partecipativi .


Approfitto per ringraziare tutti coloro come te, Raffus, Vigilius, Simple, ci hanno sostenuto nel tempo.
JAMBLE è giovane e sta crescendo grazie a voi . :thanks: :thanks: :thanks:

Vu  :abbraccio:
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Raffus

io invece semplicemente devo ancora capire che vuol dire, suonare modale  :laughing:
Citazione di: Vigilius il 30 Aprile, 2011, 09:17 PM

C'è il Raffus!!!!!!!!!!!

Ora inizierà il delirio pedali  :D




Vu-meter

Citazione di: Raffus il 05 Ottobre, 2011, 05:04 PM
io invece semplicemente devo ancora capire che vuol dire, suonare modale  :laughing:

:angry2:


Non ho idea in verità se la tua affermazione sia vera o per scherzare .. >:(

.. se fosse vera :

Suonare modale significa essenzialmente suonare senza tener conto della tonalità, senza volerla rafforzare e seguendo una logica differente, appunto quella modale.

Se ho una giro di accordi:  |   La-  |   Sol  |   Fa  |   Do  |  e ci suono una bella melodia in scala di Do maggiore , sto suonando tonale. Suono tonale anche se suono una sequenza di scale come La eolio , Sol misolidio, Fa lidio , do ionico sui vari accordi . Sto comunque rafforzando la tonalità .
Se invece suonassi La Frigio, Sol misolidio, Fa misolidio, Do misolidio , sto suonando modale. Sto seguendo un percorso in cui non esalto il tono , ma la modalità . Se poi negli accordi aumentasse il numero delle voci, diciamo almeno a quattro o più, aumentano anche le possibilità di intreccio, cambio , sovrapposizione dei modi .
Anche a livello armonico posso suonare modale : se suono due accordi marci di |   La13  |   Si13  | , già sto dando al solista la possibilità di suonare modale, magari utilizzando  le scale di La misolidio e Si misolidio ..

Spero di essere riuscito a spiegarmi, comunque nei link che avevo postato sopra, la cosa era spiegata molto meglio di quanto non sappia fare io .

Vu  :abbraccio:
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Raffus

non scherzavo affatto  :acci:

Cioè, in teoria sei stato chiarissimo, ma per applicare la cosa in modo corretto o comunque godibile, non sarei in grado  :laughing:
Citazione di: Vigilius il 30 Aprile, 2011, 09:17 PM

C'è il Raffus!!!!!!!!!!!

Ora inizierà il delirio pedali  :D




FRIPP

Citazione di: Vu-meter il 05 Ottobre, 2011, 06:12 PM
Citazione di: Raffus il 05 Ottobre, 2011, 05:04 PM
io invece semplicemente devo ancora capire che vuol dire, suonare modale  :laughing:

:angry2:


Non ho idea in verità se la tua affermazione sia vera o per scherzare .. >:(

.. se fosse vera :

Suonare modale significa essenzialmente suonare senza tener conto della tonalità, senza volerla rafforzare e seguendo una logica differente, appunto quella modale.

Se ho una giro di accordi:  |   La-  |   Sol  |   Fa  |   Do  |  e ci suono una bella melodia in scala di Do maggiore , sto suonando tonale. Suono tonale anche se suono una sequenza di scale come La eolio , Sol misolidio, Fa lidio , do ionico sui vari accordi . Sto comunque rafforzando la tonalità .
Se invece suonassi La Frigio, Sol misolidio, Fa misolidio, Do misolidio , sto suonando modale. Sto seguendo un percorso in cui non esalto il tono , ma la modalità . Se poi negli accordi aumentasse il numero delle voci, diciamo almeno a quattro o più, aumentano anche le possibilità di intreccio, cambio , sovrapposizione dei modi .
Anche a livello armonico posso suonare modale : se suono due accordi marci di |   La13  |   Si13  | , già sto dando al solista la possibilità di suonare modale, magari utilizzando  le scale di La misolidio e Si misolidio ..

Spero di essere riuscito a spiegarmi, comunque nei link che avevo postato sopra, la cosa era spiegata molto meglio di quanto non sappia fare io .

Vu  :abbraccio:



Raffus!
Sei una delusione !   :feeew: :laughing::firuli:
(mai quanto me,  :firuli:  :firuli: in quanto fino al post chiarissimo di Vu-meter  :bravo2: :mypleasure: avevo infinite idee tutte confuse  ??? ???su 'sti cavolo di modi!  >:( :angry2: :cry2: :cry2:)

Grazie Vu!! :ookk: :mypleasure: :) :bravo2:
Strato 1982,..DI MARZIO AL MANICO E CENTRALE, ..sEYMOUR dUNCAN AL PONTE....ma non sono sufficienti per suonare bene..
:O)

Vu-meter

Citazione di: Raffus il 05 Ottobre, 2011, 06:27 PM
non scherzavo affatto  :acci:

Cioè, in teoria sei stato chiarissimo, ma per applicare la cosa in modo corretto o comunque godibile, non sarei in grado  :laughing:


Bè , quello che dici tu è un altro passo. Lì occorre un grande ascolto dei grandi maestri e uno studio approfondito del loro linguaggio. Per altro, la prima cosa è proprio staccarsi dal concetto che " devo suonare modale, ma deve suonare come prima " ; non suonerà mai come prima! Sarà necessariamente differente; c'è da costruire un orecchio diverso da quello al quale siamo stati abituati da bambini. Tutto sta nel valutare se quel tipo di differenza  è gradita o meno .

A me ad esempio, quando iniziai ad andare a lezione da un insegnante jazzista non amavo le sonorità del jazz e soprattutto quello modale. Poi però a forza di ascoltare, studiare e capire me ne sono innamorato. Penso possa succedere a molti altri se soltanto si partisse con un pò di umiltà in più e lasciandosi condurre anche in ambiti musicali che non ci sono al momento consoni .

Citazione di: FRIPP il 05 Ottobre, 2011, 10:13 PM

Raffus!
Sei una delusione !   :feeew: :laughing::firuli:
(mai quanto me,  :firuli:  :firuli: in quanto fino al post chiarissimo di Vu-meter  :bravo2: :mypleasure: avevo infinite idee tutte confuse  ??? ???su 'sti cavolo di modi!  >:( :angry2: :cry2: :cry2:)

Grazie Vu!! :ookk: :mypleasure: :) :bravo2:


Bè, a dire il vero quello che cercavo di spiegare non è un utilizzo dei modi , su quello troverete scuole di pensiero delle più disparate ideologie, specie per chi vuole applicarli al rock e quindi conservare la chiave tonale e "colorare" semplicemente le proprie svisate di "modale" qua e là. Lì i concetti sono molto diversi perchè si tratta comunque di conservare uno straccio di tonalità.
Il ragionamento è semplice : Se abbandono la tonalità, abbandono anche tutti quei generi che vi si appoggiano sopra : rock, pop, funky, reagge o quant'altro. Se abbandono la tonalità per entrare nella modalità, l' unico genere che riesco ad esprimere è il jazz modale.

E' un pò come dire, se sporco il mio parlare italiano con termini inglesi, forse risulterò snob ma comunque italiano. Se invece parto ed inizio a coniugare verbi, utilizzare sostantivi, aggettivi, ecc.. inglesi, non sto più parlando italiano... per far questo fluentemente devo abituarmi ad ascoltare la nuova lingua, carpirne l'accento e soprattutto cominciare a pensare in quella lingua. Non parlerò fluentemente finchè penserò in italiano e poi tradurrò in inglese. Devo allenare il meccanismo mentale all'origine, quello che mi permetterà di estrapolare dalla mente i miei pensieri direttamente nella nuova lingua.

Come farlo in musica? allo stesso modo che per la lingua : si studia la grammatica , ci si allena e soprattutto si stà in mezzo a chi parla quel linguaggio. Se per imparare l'inglese sarebbe bene che mi trasferissi in una nazione anglofona, per la musica per lo meno il vantaggio è che i "dischi" arrivano ovunque e sono loro a muoversi anzichè io a dovermi trasferire a New Orleans solo per ascoltare del jazz; ed intanto l'ascolto della nuova lingua è assicurato. Poi c'è da mettere in pratica ed iniziare ad esprimersi, ecco che mi serve "trasferirmi" in mezzo ad altri che parlano la stessa lingua, magari suonando in jazz band o comunque venendo a contatto con altri musicisti che "parlano la lingua che vorrei parlare" ....


ciao

Vu :)
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Raffus

questo si che è un paragone!!!  :bravo2:

il problema è che non riesco ad ascoltare il jazz, almeno per il momento... dunque rimando lo studio dei modi.

Anzi, farei meglio a migliorare in tutto il resto, prima  :laughing:
Citazione di: Vigilius il 30 Aprile, 2011, 09:17 PM

C'è il Raffus!!!!!!!!!!!

Ora inizierà il delirio pedali  :D





Vu-meter

Citazione di: Raffus il 06 Ottobre, 2011, 03:35 PM
questo si che è un paragone!!!  :bravo2:

il problema è che non riesco ad ascoltare il jazz, almeno per il momento... dunque rimando lo studio dei modi.

Anzi, farei meglio a migliorare in tutto il resto, prima  :laughing:

Ero esattamente così anche io . Ero un rocker e mi bastava ( ero anche giovane, in verità ..  :laughing: ) . Comunque lessi alcune interviste in cui alcuni chitarristi rock che apprezzavo avevano studiato jazz per un periodo , per completarsi , allenare l'orecchio ed aprirsi mentalmente; ricordo che tra i vari, l'ultimo, che mi diede l'impulso a fare lo stesso fu Maurizio Solieri che diceva apertamente di non amare il jazz, anzi, ma di essere grato di averlo studiato proprio per un discorso di completamento e cultura soprattutto dell' orecchio.

Così , con poca convinzione andai dal mio insegnante di chitarra ed armonia jazz ed iniziai. In men che non si dica mi innamorai di quella musica, della sua struttura, della creazione delle frasi ... e non smisi più . Ancora oggi , a distanza di circa 20 anni da allora, amo ancora straordinariamente questa musica che , in origine non sopportavo. Non l'avevo semplicemente mai capita.

Non è che io sia qui per spingere nessuno a studiare jazz o musica modale, ma mi fa piacere condividere la mia esperienza personale perchè spesso riconosco il me stess odi molti anni fa, in coloro che non apprezzano il jazz ( specie quello modale ) e sono un pò restii ad esaminarlo .

Un abbraccio a tutti .  :abbraccio:

Vu :)
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Berk

Posso farvi una domanda veloce e senza pretese? Avendo una progressione davvero semplice composta da LAm Rem e MIm, se io suonassi rispettivamente sul Lam Sol Dorico, sul Rem Do Dorico e su Mim Re Dorico, suonerei modale?
Non vorrei essere un sottofondo, vorrei che la mia musica fosse l'unica cosa importante, almeno nel tempo in cui la si ascolta.

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