I nostri ampli

[PaoloF]

Lei Sir Paul riesce a tirare fuori il nettare dai sassi.
Può permettersi di giocare con i bit.

Quello è Luvi...

[Max Maz]

Lei Sir Paul riesce a tirare fuori il nettare dai sassi.
Può permettersi di giocare con i bit.

Quello è Luvi...

Ti sbagli Paolo, lui non lo sa o fa finta di non saperlo ma analogico è ancora più bravo.   

[PaoloF]

Lei Sir Paul riesce a tirare fuori il nettare dai sassi.
Può permettersi di giocare con i bit.

Quello è Luvi...

Ti sbagli Paolo, lui non lo sa o fa finta di non saperlo ma analogico è ancora più bravo.   

Io credo che per lui certi discorsi, certe distinzioni, suonerebbero, direbbe Anacleto, come quisquilie e pinzillacchere 

[Max Maz]

E invece non è proprio così, ma ci vuole concentrazione ed orecchio per rendersene conto.

[Prosit]

Io vado leggero:
- Laney VC15. Per chi non lo conoscesse è un combo economico di stampo british a due canali, 2 valvole nel finale EL84, cono Jensen da 10", semi open, due ingressi chitarra (low & high), send/return escludibile. I due canali condividono la classica sezione eq in pre (low/mid/high) e un pot presence sul finale. C'è anche uno switch "bright" che aumenta notevolmente la brillantezza sul canale "clean", meno sul canale "crunch". Il canale clean è piacevole, non troppo compresso, bel breakup tirando il finale anche se per i miei gusti arriva un po' troppo presto. Reverbero accettabile. Comandi di eq efficaci, non c'è che dire. Il canale crunch è decente, non si arriva mai a una vera distorsione, il che non mi dispiace affatto perché così conservo dinamica e intellegibilità delle note. E' possibile bypassare il cono in dotazione e connettersi a una cassa esterna, cosa che fino a oggi non ho mai provato ma che mi piacerebbe provare, giusto per ricordarmi cos'è una botta di una 4x12 (bei tempi). I pedali li prende bene (almeno quelli che c'ho provato). Insomma un ampli senza pretese, ma abbastanza flessibile e che fino a oggi si è comportato più che dignitosamente. Se la sezione ritmica della band mantiene volumi umani lui si fa sentire; viceversa è da microfonare. In casa il volume resterebbe comunque al minimo, meglio usare altro. Pesa nulla, è piccolo, si porta ovunque, non spacca la schiena e non occupa spazio.

- Orange Crush 35RT. Ampli a stato solido. Suono Orange senza mezzi termini. Due canali e anche qui comandi di eq comuni a entrambi. S/R bufferizzato in uscita. Cono da 10", closed back. Reverbero digitale. Accordatore a bordo (poco preciso). Uscita cuffie con cabsim 4x12 (decente sul clean, zanzarosa sul crunch). Il canale clean è morbido e un po' compresso, con le alte abbastanza smussate, risponde bene al tocco e ha un'ottima dinamica per essere un solid state (ho suonato fender SS raccapriccianti al confronto). All'aumento del volume del clean il suono si increspa, anche qui forse troppo presto, servirebbe più headroom per suonare fuori casa. Canale dirty eccellente, va dal clean a un crunch in pieno stile Orange molto aggressivo, con tante sfumature nel mezzo. Il suo volume invece non teme il mix. Ovvio le armoniche non son quelle delle valvole ... ma vi assicuro che a portarselo dietro come strumento di riserva non si sbaglia, è un ampli dalla forte identità timbrica ma molto equilibrato, non "slabbra" mai. I comandi dell'eq infatti non garantiscono un'escursione di frequenze molto ampia e forse questo può essere un difetto, ma per me è anche un pregio: c'è poco da spippolare. Ampli plug & play. In casa è perfetto. Ancora più leggero del LaneyVC15, mangia i pedali che è una meraviglia.

- Marshall DSL40. Venduto con grande felicità. Erano più i difetti che i pregi. 

- Davoli Krundaal Storm 25. Non me lo ricordo più, è passato troppo tempo! 

[Elliott]

Quando parli di difetti del DSL, ti riferisci a livello strutturale (assemblaggio, malfunzionamenti...) o alle performances?

[Prosit]

Quando parli di difetti del DSL, ti riferisci a livello strutturale (assemblaggio, malfunzionamenti...) o alle performances?

Si alla cattiva qualità dei materiali e del loro assemblaggio: ampli che ti lascia a piedi nel bel mezzo. E poi personalmente ritengo i coni 70/80 tra i peggiori in circolazione. Sic

[LoreM86]

Quando parli di difetti del DSL, ti riferisci a livello strutturale (assemblaggio, malfunzionamenti...) o alle performances?

Si alla cattiva qualità dei materiali e del loro assemblaggio: ampli che ti lascia a piedi nel bel mezzo. E poi personalmente ritengo i coni 70/80 tra i peggiori in circolazione. Sic

Spetta spetta, gli wolverine erano peggio! Io ho avuto jcm2000 di produzione inglese, non erano male ma il tsl602 (combo due coni) aveva coni che facevano pietà e ai tempi non mi passò neanche per la testa di cambiare valvole e coni.
Son sempre dispiaciuto di aver dato via la dsl100 prima edizione, prima o poi la riprendo...

[robland]

È un ampli molto controverso. C'è chi lo ritiene pessimo (coni, circuito, materiali) e ingestibile, e chi invece dice che opportunamente e sapientemente manovrato sia più che soddisfacente.

[Elliott]

per quanto mi riguarda,
opportunamente e sapientemente manovrato sia più che soddisfacente.  è già un buon presupposto per starci alla larga

[LoreM86]

Almeno per quanto riguarda il dsl100 non serviva poi tanto (almeno quello che ho avuto io per le mani, con la scritta jcm2000).
Il canale migliore a mio avviso era il clean in modalità crunch, dinamicissimo. Con un po' di volume od1 era divertente, od2 non l'ho mai capito, preferivo boostare od1 con un overdrive, in piena filosofia marshall. Il clean non era neanche male... Ampli a metà strada tra una 800 e una 900, forse l'od più "moderno"... Boh, ottimi ricordi... Spetta che ne ho visto uno a 380 euro... [emoji23]

[robland]

per quanto mi riguarda,
opportunamente e sapientemente manovrato sia più che soddisfacente.  è già un buon presupposto per starci alla larga

La penso allo stesso modo. A meno che - e questo è a volte il caso - non te lo trovi lì sul palco e ci devi suonare. A quel punto, meglio sapere cosa fare per godersi la suonata.

@lore, mi sono fatto l'idea che tanti Marshall non siano altro che dei paciocconi. Basta alzare il volume o spingerli col pedale giusto e si comportano benissimo, quasi meglio di chiunque altro, nel genere. Ma chiedere loro di fare quel che non sanno fare... porta solo a finire la giornata di cattivo umore. 

[johnny]

Quando parli di difetti del DSL, ti riferisci a livello strutturale (assemblaggio, malfunzionamenti...) o alle performances?

Si alla cattiva qualità dei materiali e del loro assemblaggio: ampli che ti lascia a piedi nel bel mezzo. E poi personalmente ritengo i coni 70/80 tra i peggiori in circolazione. Sic

Spetta spetta, gli wolverine erano peggio! Io ho avuto jcm2000 di produzione inglese, non erano male ma il tsl602 (combo due coni) aveva coni che facevano pietà e ai tempi non mi passò neanche per la testa di cambiare valvole e coni.
Son sempre dispiaciuto di aver dato via la dsl100 prima edizione, prima o poi la riprendo...

Ho appena sentito quei coni: dire che fanno pietà è un complimento. Sono inascoltabili. Addirittura suona peggio della serie MG 

[LoreM86]

Però, bel topic!
Ordunque... Il primo amplino che ho avuto era un aggeggio simpatico da attaccare alla tracolla, avrà sviluppato 1 w se va bene ma aveva anche il drive (una zanzarina ma a 12 anni era il massimo!).
Con qualche lavoretto mi presi un fender bullet made in Mexico a transistor, 15 watt da battaglia che mi hanno accompagnato per 3 anni...
A 15 anni presi il primo valvolare, era un marshall combo tsl602... Lo tenni per 3 annetti, tuttavia finii per utilizzare principalmente il clean, non riuscivo ad ottenere mordente (complice la completa ignoranza in fatto di bias, valvole, cambio coni etc).
A 18 anni diedi di nuovo retta allo zio jim e, credendo di aver bisogno di qualcosa di più semplice, passai ad una dsl100 con cassa 4x12... Non era male, soprattutto il primo canale in modalità crunch... Durò qualche anno e poi, dopo due tournée estive a far service tutte le sere, mi presi quello che era un sogno per i tempi... La mesa dual rectifier, anche se su una dual cab di brunetti (avevo finito i soldi!). Agognavo ad una mesa da tempo, col senno di poi sarebbe stato meglio virare su una mark o su una lonestar (fosse stata già in circolazione), ma tant'è...
La recto mi ha accompagnato per un bel po', soprattutto con l'acquisto della rectocab 4x12,  il fatto che non utilizzassi mai il canale 3, che prediligessi la modalità raw e a volte la vintage mi fece capire che forse cercavo altri sound... Vendetti la recto e per un pochetto virai sul laney vc30112... Onesto, faceva il suo ma mi sembrava sempre che mancasse qualcosa...
Dopo un po' mi accaparrai una splendida brunetti 059 new e trovai un suono e una gestibilità che finalmente mi calzava a pennello, specialmente su una mesa rectocab 2x12.
Smesso di suonare con la band tenni tutto per un po', poi iniziai a vendere perché non mi piaceva tenerla spenta in casa.
Presi quindi un hot rod deluxe per suonare in casa, salvo poi accorgermi che sparava troppo... Quindi presi uno yamaha thr10c per le suonate in cuffia e notturne, con l'hot rod sempre pronto.
Di recente ho messo le mani su una bestiolina eccellente, il brunetti singleman 16 watt. Perfetto per suonare in casa e soprattutto una grande tavolozza di suoni da associare alle mie chitarre.
Quindi al momento abbiamo in scuderia un thr10c, un singleman 16 e un hot rod deluxe, che a dir la verità a questo punto è in vendita. È tutto direi!

Direi si possa scrivere il secondo episodio!
Eravamo rimasti all'uomo solo combo, l'hot rod partì.
Sono rimasto col singleman per un po', ogni tanto suonando col thr, salvo poi decidere di venderlo al momento in cui uscì il torpedo captor di two notes, a quel punto potevo suonare col valvolare in casa, che me ne facevo del digitalino? Via!
Mi volli toglierei una soddisfazione e complice un buon affare mi presi la JVM410H, che ampli! Veramente bello ma enorme. Per un po' ha troneggiato sulla scrivania ma era forse "troppo" per casa, considerando che non ho un vero e proprio home studio e lo spazio è quello che è. Lo rivendetti (guadagnando 300 euro, l'avevo detto che avevo fatto un affare) e presi la singleman formato testata dato che il giochino della captor mi piaceva ormai! Dopo pochi giorni arrivò a farle compagnia la Brunetti pleximan per completare il rig, nella mia testa avevo finalmente completato il mio setup con clean fender e drive marshall... Tuttavia con la pleximan non è mai scattato veramente l'amore, troppo gonfia e le preferivo sempre singleman e pedali. Venduta a dicembre dell'anno scorso, permutata con una chitarra (venduta il mese scorso).
A fine estate ho voluto provare la victory v40 deluxe, bell'ampli ma non lo trovai usato.... Lo presi nuovo ma lo mandai indietro in quanto non mi convinceva la spesa per la resa...
La situazione è evoluta ancora in quanto ho infine dato retta alla curiosità e preso il kemper, una macchina eccezionale. Vero, io non la uso per profilare ma trovo dei profili eccellenti con cui riesco veramente a costruire i miei suoni preferiti.
Come sapete infine è arrivata anche la piccola plexi, marshall sv20, che fa compagnia al kemper quando voglio quel suono e immediatezza. Rispetto alla jvm è meno esasperata ma ha quei suoni edge che mi piacciono un sacco oltre al form factor.
Di recente mi ha salutato il singleman 16, ormai inutilizzato.
Quindi ad oggi abbiamo singleman H, marshall sv20h e kemper.

[johnny]

La JVM è un ampli che non ho avuto modo (ancora) di provare personalmente. Ma ad ascoltarla non mi ha mai attirato più di tanto rispetto agli altri prodotti valvolari di casa Marshall.
Mi sembra troppo moderna come sound, si allontana un bel po' dal sound Marshall che siamo abituati ad ascoltare; è anche troppo spinta, il clean in modalità gialla ha già un bel sound crunch convinto; troppi canali con 3 modalità ognuno (quindi ben 12 combinazioni). Quindi è "troppa" (come anche tu hai detto) 

Tu ti sei trovato bene?