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La valvola raddizzatrice, fa la differenza ?

Aperto da Grand Funk, 04 Maggio, 2017, 09:22 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

luvi

Citazione di: Aleter il 05 Maggio, 2017, 09:15 AM
Provo a fare un po' di casino sull'argomento   :D 

Splendida spiegazione!!  :bravo2: :bravo2:

I miei due cent:

nel periodo nel quale suonavo con la testata Mesa Lonestar Classic ho avuto modo di fare la prova valvola raddrizzatrice/ponte raddrizzatore in varie situazioni, visto che anche questo amplificatore possiede sul retro uno switch per passare dall'una all'altro.
Non ho notato differenze importanti sul suono clean, nemmeno un aumento percepibile del "sag"...
L'unica reale differenza udibile era una diversa distribuzione delle armoniche in distorsione (tenete conto che il Lonestar Classic da 100W distorce dal preamp, mentre il finale resta pressoché sempre lineare), che mi faceva preferire la "pasta" ottenibile con la raddrizzatrice, più "cremosa" rispetto a quella della valvola che restava un tantino più sgranata.

Dopo tre o quattro tentativi ho lasciato lo switch sulla modalità "ponte di diodi" e non ci ho più badato...  :etvoila:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Grand Funk

Citazione di: Aleter il 05 Maggio, 2017, 09:15 AM
Provo a fare un po' di casino sull'argomento   :D  Partiamo dai concetti base altrimenti spiegare la presenza della raddrizzatrice sarebbe molto più difficile e incomprensibile. Sappiamo che esistono due tipi di tensioni di alimentazione quella in DC (corrente continua) che alimenta i nostri pedali ed è quella delle batterie con il classico polo positivo (filo rosso) e polo negativo (filo nero). Negativo e positivo NON possono essere invertiti o si rischiano danni. Immaginatevi invece che nella spina di casa il polo positivo e il polo negativo si scambiano continuamente di posto, per la precisione in italia lo fanno 50 volte al secondo, non soffermiamoci sul perchè ma prendete per buona che la corrente alternata AC funzioni in questo modo. Capite bene che un circuito nato per una corrente in AC non può funzionare con una alimentazione in DC e viceversa. Ora però voi collegate i vostri pedali alla spina di casa, questo perchè grazie ad alcuni dispositivi elettronici è possibile passare dalla corrente in AC a quella in DC e viceversa. Concentriamoci sul caso più utilizzato ovvero quello di conversione da corrente alternata AC a corrente continua DC. Il dispositivo più semplice per effettuare questa conversione si chiama ponte raddrizzatore o ponte a diodi, si tratta di una serie di diodi (classicamente 4), che messi in un certo modo "raddrizzano" la corrente portandola in DC e filtrandola poi opportunamente con una batteria di condensatori. I diodi a semiconduttore (silicio e germanio) sono dispositivi elettronici nati assieme al transistor negli anni 50, ma chiaramente la necessità di passare da AC a DC c'era anche prima. Così come il transitor ha preso il posto della valvola canonica, così prima dei diodi a semiconduttore si usavano delle valvole come diodi, e al posto del ponte raddrizzatore c'era un modello di valvola specifico per lo scopo la cosiddetta valvola raddrizzatrice. Non entro nel merito del suo funzionamento, diciamo solo che come ogni altra valvola per funzionare sfrutta l'effetto termoionico (che è il principio fisico utilizzato da tutte le valvole esistenti), ovvero la capacità di un certo materiale di emettere elettroni quando questo viene scaldato (e da qui viene anche il calore e il rosso sprigionato dalle valvole, si tratta dell'elemento riscaldante). I primi ampli Fender sono precedenti all'invenzione dei semiconduttori, e quindi per necessità tecniche (alcune parti dell'amplificatore lavorano necessariamente in corrente continua) utilizzano valvole raddrizzatrici, il ponte a diodi è però arrivato molto presto sul mercato e per questo la stragrande maggioranza degli ampli non usa questa valvola. Personalmente non credo sia un componente in grado di incidere così profondamente sul suono (ricordiamoci che la valvola raddrizzatrice sta sull'alimentazione e non sul percorso del segnale della nostra chitarra), ma c'è chi dice che le differenze siano avvertibili. Alcuni amplificatori come la Dual Rectifier Mesa hanno la possibilità di selezionare se utilizzare il ponte a diodi o la valvola raddrizzatrice (tra l'altro è da questo che prende il nome la serie di celebri ampli della Mesa, dall'inglese infatti Rectifier=Raddrizzatore). Sinceramente credo che avere la valvola raddrizzatrice sia solo un problema in più, maggiore fragilità dell'ampli e costi di mantenimento più alti (un ponte a diodi come ogni componente solid state è molto più robuto e affidabile di qualunque valvola), ma forse ragiono troppo da ingegnere e poco da musico  :acci:

Grande Aleter  :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2:

Sei stato chiarissimo, sei stato talmente esaudiente che sei riuscito a farmi capire anche a me il funzionamento della valvola  :laughing: a dire la verità a naso avevo intuito che se non era più usata era evidente che se ne poteva fare a meno.
Ora ho la certezza......  :etvoila:


Grand Funk

Ringrazio anche, per i loro intarventi : Balfa, Fidelcaster, Max e Luvi

:thanks: :thanks: :thanks: :thanks:

coccoslash

Grazie Aleter!
Come sempre...non si finisce mai di imparare!
"Si sapis, sis apis"

mimmo

Grazie del bellissimo intervento/i Aleter, ma voglio ringraziare anche Fidelcaster degli ottimi appunti.
Il sag é un mostro indefinito alle mie orecchie che ha cominciato a farsi vedere con il fender fuse del mustang che aveva questa misteriosa manopola che giravo giravo senza ottenere niente.
Credevo avesse più inerenza con il bias delle finale ed in parte ne avrà perché comunque parliamo di tensioni e strozzi sulle valvole.
Ora saprò meglio cosa cercare nel suono

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