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Come uso lo stand by dell’amplificatore valvolare.

Aperto da Dany1900, 06 Maggio, 2020, 04:18 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Dany1900

Ciao ho già letto delle discussioni anche in altri forum. Con l'amplificatore valvolare mi è stato insegnato di accendere lo stand by dopo l'on togliendo lo stand by. Per spegnerlo lasciarlo in stand by per un po' e poi spegnere. È giusto o sbagliato? Come si fa correttamente? Grazie vi prego risposte semplici.

fangetto

Io la so così:

Attivi lo Stand By (di solito io lo lascio attivato da quando spengo)
Accendi
Aspetti qualche minuto
Disattivi lo Stand By
Suoni
Attivi lo Stand By
Aspetti qualche minuto
Spegni



Grom68

Io posso solo aggiungere che forse, e dico forse, è più sicuro far passare qualche secondo tra l'inserimento dello stand by e lo spegnimento che viceversa. Ma nel forum ci sono degli esperti su questi temi.

Dany1900


fangetto

Io ho sempre fatto cosi e non ho mai avuto problemi, la cosa più importante in assoluto (per come la so io) è non spostarlo fino a quando non è freddo, per lo spegnimento nel dubbio lo ho sempre lasciato li un pò a smaltire....

Max Maz

Il procedimento è sempre lo stesso, parlare di minuti per l'accensione mi sembra però esagerato.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


robland

Quello che mi frega arriva alla fine. Attivo lo stand by e penso: ok, tra un po' di secondi torno...
E addio.  :facepalm2:


luvi

Citazione di: Dany1900 il 06 Maggio, 2020, 04:18 PM
Ciao ho già letto delle discussioni anche in altri forum. Con l'amplificatore valvolare mi è stato insegnato di accendere lo stand by dopo l'on togliendo lo stand by. Per spegnerlo lasciarlo in stand by per un po' e poi spegnere. È giusto o sbagliato? Come si fa correttamente? Grazie vi prego risposte semplici.

L'uso corretto è certamente quello che fangetto ti ha già suggerito, con un piccolo distinguo che questo post mi dà occasione di fare...

La verità è che sull'interruttore di standby si sono costruiti negli anni una marea di miti, spesso perpetrati erroneamente anche da persone che dovrebbero invece ragionare in modo più razionale.

La ragione per cui Leo Fender (perché pare fu lui a farlo per primo) introdusse lo switch di standby sui suoi amplificatori fu prettamente economica e cercherò di spiegare in modo semplice perché.

In realtà questo switch non ha alcuna funzione di protezione nei confronti delle valvole finali: stacca la corrente ad alto voltaggio, è vero, ma senza alcun vantaggio per i tubi, che al contrario sono progettati per vivere serenamente la loro intera esistenza alla tensione indicata nelle loro specifiche.

Durante i primi minuti dopo l'accensione le valvole finali dell'amplificatore sono fredde e cominciano a riscaldarsi: in questa fase esse non conducono affatto l'alta tensione e fanno lavorare l'alimentatore del finale "a vuoto" o per meglio dire in condizione di "assenza di carico". In tale condizione la tensione nell'alimentatore può salire oltre il valore previsto nel normale funzionamento, per poi stabilizzarsi di nuovo quando le valvole si sono scaldate e conducono l'alta tensione in modo normale.

A rischio non sono dunque le valvole, bensì i condensatori presenti nell'alimentatore del finale di potenza, che attraversati da una tensione superiore a quella per la quale sono progettati possono guastarsi. Per evitare del tutto la questione, basterebbe impiegare condensatori con tensione di lavoro maggiore (accortezza seguita infatti da tanti altri costruttori ed implementata anche da Fender sui modelli di fascia alta), ma essi hanno un costo più elevato, cosa che cozza contro la regola del profitto.

Per contenere i costi dei suoi amplificatori più economici Leo Fender scelse quindi la soluzione più vantaggiosa: un semplice interruttore che stacca quella corrente impedendole di arrivare dove potrebbe far danno!

Morale: fatta eccezione per gli amplificatori molto piccoli ed economici prodotti con condensatori di alimentazione sottodimensionati, su tutti gli altri amplificatori valvolari dello switch in questione non vi sarebbe proprio alcuna necessità.   

Questo è quanto.

Per stare sul sicuro e non doverti accertare a tue spese  :sarcastic: se il valvolare in questione monta condensatori di alimentazione sottodimensionati oppure no, è opportuno accenderlo sempre con lo standby inserito e disattivarlo dopo un paio di minuti.

In fase di spegnimento, invece, lo switch non serve a nulla comunque, mai. Basta agire sull'interruttore generale e buonanotte. ::)

P.S.  Il problema numero uno degli amplificatori a valvole è che la vita delle finali (e di tutto il circuito) si accorcia a causa del surriscaldamento. La modifica più vantaggiosa da attuare a meno che non ce ne sia già una, quindi, è quella di inserire una ventolina che porti fuori il calore. Meno l'ampli si surriscalda e meglio è.  :D
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Grom68

Esattamente il contrario di quello che facevo io. Accendevo tutto subito e sentivo il suono salire man mano che la valvole si riscaldano. Grave errore...

luvi

Citazione di: Grom68 il 06 Maggio, 2020, 06:51 PM
Esattamente il contrario di quello che facevo io. Accendevo tutto subito e sentivo il suono salire man mano che la valvole si riscaldano. Grave errore...

Beh, è un errore (potenziale) se i condensatori di alimentazione del finale di potenza del tuo ampli non sono in grado di reggere l'aumento temporaneo della tensione di lavoro, viceversa l'interruttore di standby è sostanzialmente solo... un gadget!  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

nihao65

Citazione di: luvi il 06 Maggio, 2020, 05:58 PM
Citazione di: Dany1900 il 06 Maggio, 2020, 04:18 PM
Ciao ho già letto delle discussioni anche in altri forum. Con l'amplificatore valvolare mi è stato insegnato di accendere lo stand by dopo l'on togliendo lo stand by. Per spegnerlo lasciarlo in stand by per un po' e poi spegnere. È giusto o sbagliato? Come si fa correttamente? Grazie vi prego risposte semplici.

L'uso corretto è certamente quello che fangetto ti ha già suggerito, con un piccolo distinguo che questo post mi dà occasione di fare...

La verità è che sull'interruttore di standby si sono costruiti negli anni una marea di miti, spesso perpetrati erroneamente anche da persone che dovrebbero invece ragionare in modo più razionale.

La ragione per cui Leo Fender (perché pare fu lui a farlo per primo) introdusse lo switch di standby sui suoi amplificatori fu prettamente economica e cercherò di spiegare in modo semplice perché.

In realtà questo switch non ha alcuna funzione di protezione nei confronti delle valvole finali: stacca la corrente ad alto voltaggio, è vero, ma senza alcun vantaggio per i tubi, che al contrario sono progettati per vivere serenamente la loro intera esistenza alla tensione indicata nelle loro specifiche.

Durante i primi minuti dopo l'accensione le valvole finali dell'amplificatore sono fredde e cominciano a riscaldarsi: in questa fase esse non conducono affatto l'alta tensione e fanno lavorare l'alimentatore del finale "a vuoto" o per meglio dire in condizione di "assenza di carico". In tale condizione la tensione nell'alimentatore può salire oltre il valore previsto nel normale funzionamento, per poi stabilizzarsi di nuovo quando le valvole si sono scaldate e conducono l'alta tensione in modo normale.

A rischio non sono dunque le valvole, bensì i condensatori presenti nell'alimentatore del finale di potenza, che attraversati da una tensione superiore a quella per la quale sono progettati possono guastarsi. Per evitare del tutto la questione, basterebbe impiegare condensatori con tensione di lavoro maggiore (accortezza seguita infatti da tanti altri costruttori ed implementata anche da Fender sui modelli di fascia alta), ma essi hanno un costo più elevato, cosa che cozza contro la regola del profitto.

Per contenere i costi dei suoi amplificatori più economici Leo Fender scelse quindi la soluzione più vantaggiosa: un semplice interruttore che stacca quella corrente impedendole di arrivare dove potrebbe far danno!

Morale: fatta eccezione per gli amplificatori molto piccoli ed economici prodotti con condensatori di alimentazione sottodimensionati, su tutti gli altri amplificatori valvolari dello switch in questione non vi sarebbe proprio alcuna necessità.   

Questo è quanto.

Per stare sul sicuro e non doverti accertare a tue spese  :sarcastic: se il valvolare in questione monta condensatori di alimentazione sottodimensionati oppure no, è opportuno accenderlo sempre con lo standby inserito e disattivarlo dopo un paio di minuti.

In fase di spegnimento, invece, lo switch non serve a nulla comunque, mai. Basta agire sull'interruttore generale e buonanotte. ::)

P.S.  Il problema numero uno degli amplificatori a valvole è che la vita delle finali (e di tutto il circuito) si accorcia a causa del surriscaldamento. La modifica più vantaggiosa da attuare a meno che non ce ne sia già una, quindi, è quella di inserire una ventolina che porti fuori il calore. Meno l'ampli si surriscalda e meglio è.  :D

:luvi:
:quotonemegagalattico:

PS: infatti sul peavey classic 30 che è valvolare non c'è l'interruttore stand by, però la plexi senza proprio non ce la vedo, anche solo per l'estetica  :laughing:

Grom68

Per ora mi è andata bene. Non mi è mai successo nulla. L'ho anche dimenticato acceso tutta la notte e forse di più almeno un paio di volte.

Santano

Mi è passata l'ansia, nemmeno ricordo esattamente come faccio io con la leva. Unica cosa, finito di suonare spengo, e non muovo l'amplificatore per venti minuti buoni


Bedrock

Citazione di: luvi il 06 Maggio, 2020, 05:58 PM
Citazione di: Dany1900 il 06 Maggio, 2020, 04:18 PM
Ciao ho già letto delle discussioni anche in altri forum. Con l'amplificatore valvolare mi è stato insegnato di accendere lo stand by dopo l'on togliendo lo stand by. Per spegnerlo lasciarlo in stand by per un po' e poi spegnere. È giusto o sbagliato? Come si fa correttamente? Grazie vi prego risposte semplici.

L'uso corretto è certamente quello che fangetto ti ha già suggerito, con un piccolo distinguo che questo post mi dà occasione di fare...

La verità è che sull'interruttore di standby si sono costruiti negli anni una marea di miti, spesso perpetrati erroneamente anche da persone che dovrebbero invece ragionare in modo più razionale.

La ragione per cui Leo Fender (perché pare fu lui a farlo per primo) introdusse lo switch di standby sui suoi amplificatori fu prettamente economica e cercherò di spiegare in modo semplice perché.

In realtà questo switch non ha alcuna funzione di protezione nei confronti delle valvole finali: stacca la corrente ad alto voltaggio, è vero, ma senza alcun vantaggio per i tubi, che al contrario sono progettati per vivere serenamente la loro intera esistenza alla tensione indicata nelle loro specifiche.

Durante i primi minuti dopo l'accensione le valvole finali dell'amplificatore sono fredde e cominciano a riscaldarsi: in questa fase esse non conducono affatto l'alta tensione e fanno lavorare l'alimentatore del finale "a vuoto" o per meglio dire in condizione di "assenza di carico". In tale condizione la tensione nell'alimentatore può salire oltre il valore previsto nel normale funzionamento, per poi stabilizzarsi di nuovo quando le valvole si sono scaldate e conducono l'alta tensione in modo normale.

A rischio non sono dunque le valvole, bensì i condensatori presenti nell'alimentatore del finale di potenza, che attraversati da una tensione superiore a quella per la quale sono progettati possono guastarsi. Per evitare del tutto la questione, basterebbe impiegare condensatori con tensione di lavoro maggiore (accortezza seguita infatti da tanti altri costruttori ed implementata anche da Fender sui modelli di fascia alta), ma essi hanno un costo più elevato, cosa che cozza contro la regola del profitto.

Per contenere i costi dei suoi amplificatori più economici Leo Fender scelse quindi la soluzione più vantaggiosa: un semplice interruttore che stacca quella corrente impedendole di arrivare dove potrebbe far danno!

Morale: fatta eccezione per gli amplificatori molto piccoli ed economici prodotti con condensatori di alimentazione sottodimensionati, su tutti gli altri amplificatori valvolari dello switch in questione non vi sarebbe proprio alcuna necessità.   

Questo è quanto.

Per stare sul sicuro e non doverti accertare a tue spese  :sarcastic: se il valvolare in questione monta condensatori di alimentazione sottodimensionati oppure no, è opportuno accenderlo sempre con lo standby inserito e disattivarlo dopo un paio di minuti.

In fase di spegnimento, invece, lo switch non serve a nulla comunque, mai. Basta agire sull'interruttore generale e buonanotte. ::)

P.S.  Il problema numero uno degli amplificatori a valvole è che la vita delle finali (e di tutto il circuito) si accorcia a causa del surriscaldamento. La modifica più vantaggiosa da attuare a meno che non ce ne sia già una, quindi, è quella di inserire una ventolina che porti fuori il calore. Meno l'ampli si surriscalda e meglio è.  :D

Grazie Luca, anche io rincorrevo la legenda della longevità delle valvole.
E ora capisco perché il mio The Valve non aveva lo stand by  :thanks:

zap

Una volta usavo molte accortezze nell'utilizzo dello stand-by,tipo...lo toglievo solo dopo una 10ina di min. che avevo acceso l'ampli,oppure dopo l'utilizzo.
Poi,una volta lessi da qualche parte che non c'erano molti vantaggi nella sua funzione e da allora accendo il power on e dopo un secondo massimo due,tolgo lo stand-by senza preoccuparmi troppo...risultato,ho ancora le valvole di fabbrica,ampli acquistato nel 2000,sono 20 anni buoni e valvole che ancora non danno problemi.

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