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Casse frfr

Aperto da guest2069, 13 Gennaio, 2019, 12:06 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

guest2069

Ciao a tutti.


Vorrei chiedere agli esperti se le casse frfr per pedaliere o sistemi digitali tipo la helix siano da considerarsi una buona scelta anche come monitor per ascoltare musica in generale.


Dal significato della sigla penserei di si, a patto di avere un buon impianto. Voglio dire, Full Range Full Response dovrebbe beccare ogni frequenza, o mi son perso qualcosa?


Grazie,


Leo

Bedrock

Nel breve periodo che ne ho avuta una la prova non l'ho fatta.
Se ricordo bene però da qualche parte avevo letto che son sistemi di amplificazione non solo per chitarra, ma anche per tastiere e bassi.
Quindi forse qualche modello potrebbe essere adatto.


Vu-meter

La tua domanda mi ha incuriosito e, pur non sapendo assolutamente risponderti di mio, ho provato a fare una ricerca online.
Il risultato è : parrebbe di no.
Sembra che gli scopi di questi diversi tipi di casse, portino i produttori ad orientare la costruzione verso due mondi un po' separati.
Si dice in sostanza che le nearfield siano le casse per la musica (mix, mastering, ascolto) e le frfr siano quelle più adatte al collegamento con strumentazione (Kemper, pedaliere, preamplificatori, ecc )

Si dice anche (sempre online) che ovviamente c'è chi 'si arrangia', soprattutto per motivi di budget a fare un uso improprio dell'una o dell'altra... Ma pare non rendano affatto bene, con l'uso 'invertito'...


PS : non prenderla come 'verità' .. sono solo le prime voci online che ho raccolto attraverso una ricerca. Non è farina del mio sacco, per cui, non parlo per esperienza. Anzi, sono nella più totale ignoranza.  :maio:
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Grom68

La mia esperienza con la helix e' un po' diversa... a casa uso un sistema classico tipo hifi, ossia ampli e casse passive, con ottimi risultati. Dal vivo ho usato come monitor sia ampli che la classica cassa attiva da palco che si mette di fronte ai musicisti e si sente benissimo lo stesso. In linea teorica non dovrebbe esserci differenza tra nearfield, in quanto anche questa è una FRFR. Quello che può cambiare tra i due secondo me sono le seguenti due cose.
Primo l'equalizzazione.  Le nearfield per uso musicale potrebbero avere una colorazione più accattivante per l'ascolto della musica. Tipicamente un'enfasi sui bassi. Secondo le nearfield potrebbero non essere disegnate per sopportare segnali molto impulsivi come quelli provenienti dalla chitarra. Ma a volumi bassi non dovrebbe succedere niente. Terzo, le nearfield di solito sono due in stereo mentre la cassa attiva FRFR per uso con chitarra puoi anche  averla solo mono con risultati ovviamente diversi.
La soluzione che ho io a casa posso assimilarla ad una nearfield essendo progettata per l'ascolto di musica.
In buona sostanza secondo me per l'ascolto a casa a bassi volumi delle buone nearfield dovrebbero andare bene. Al limite ne correggi l'equalizzazione se proprio sono sbilanciate su qualche frequenza.

coccoslash

Esperienza diversa per me.
Facendo i suoni con delle buone nearfield a casa.. Poi in studio (anzi in 3 studi diversi) cambiava radicalmente tutto e tutte le patch diventavano insuonabili e sbilanciate.
Invece di fare 2 ore di prive col gruppo mi ritrovavo a dover spippolare in real time perdendo una marea di tempo.
"Si sapis, sis apis"

luvi

Citazione di: coccoslash il 13 Gennaio, 2019, 10:54 AM
Esperienza diversa per me.
Facendo i suoni con delle buone nearfield a casa.. Poi in studio (anzi in 3 studi diversi) cambiava radicalmente tutto e tutte le patch diventavano insuonabili e sbilanciate.
Invece di fare 2 ore di prive col gruppo mi ritrovavo a dover spippolare in real time perdendo una marea di tempo.

Evidentemente il sistema near filed non è lineare o c'è qualcosa in ambiente che non lo rende tale, altrimenti come suonavano a casa le patch dovevano suonare anche in/negli studio/i...
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

coccoslash

Citazione di: luvi il 13 Gennaio, 2019, 11:06 AM
Citazione di: coccoslash il 13 Gennaio, 2019, 10:54 AM
Esperienza diversa per me.
Facendo i suoni con delle buone nearfield a casa.. Poi in studio (anzi in 3 studi diversi) cambiava radicalmente tutto e tutte le patch diventavano insuonabili e sbilanciate.
Invece di fare 2 ore di prive col gruppo mi ritrovavo a dover spippolare in real time perdendo una marea di tempo.

Evidentemente il sistema near filed non è lineare o c'è qualcosa in ambiente che non lo rende tale, altrimenti come suonavano a casa le patch dovevano suonare anche in/negli studio/i...
Sono delle krk. Forse, come dicono sul web, è un sistema che ha enfasi sui medi.
Non ho mai verificato onestamente...
In ogni caso il problema è più complesso.
Nel senso che sono i vari impianti, impostati flat, che suonano diversi oltre alle mie casse.
E nei vari Impianti si crea un pastone.
Ho cercato di semplificare al più il rig virtuale e di mettere un ts per avere più focus sulle medie..
Nulla da fare.
Provato compressore.. Nulla.
Ir commerciali, guide e presets già fatti..
Nulla c'è troppo da smanettare.. poi mi sono scocciato e ho venduto tutto.

Il tutto lo scrivo con amarezza dato che, anche per lavoro oltre che per passione e per studio, sono molto avvezzo alle nuove tecnologie e all'informatica.
Prima o poi riproverò.. Magari con amplifire box. Che è moooolto più semplice e già di suo più a fuoco.
Oppure una ge200 [emoji4]
"Si sapis, sis apis"


Grom68

Come considerazione generale... avete mai acquistato delle cassebper lo stereo? Teoricamente dovrebbero suonare tutte molto simili ma quando le confronti alla prova di ascolto sono completamente diverse. Una ha più  medi, una ha troppi  alti, una ha troppi bassi...etc. Ed a me piace un modello, a te ne piace un'altro. Questo per dire che quando ti attacchi a dei diffusori diversi suona diverso. Punto.  Non meglio o peggio per l'ascoltatore, ma diverso. Quindi se vuoi suonare live e sentire come musicista sempre lo stesso suono identico allora ti porti l'ampli. E non lo microfoni, perché quello già cambia tutto. Oppure ti porti la tua PA sempre quella. Se ti attacchi all'impianto del service suonerà in relazione all'impianto stesso. Personalmente se suono live suono per il pubblico e non mi interessa se sento leggermente diverso che a casa. L'importante è che il risultato vada mediamente bene per il pubblico, al quale comunque piace ascoltare la musica in maniera diversa da me.
Casa è diversa da live e diversa da studio registrazione. Situazioni diverse che vanno gestite in maniera diversa. La quadra perfetta non esiste.

luvi

Citazione di: coccoslash il 13 Gennaio, 2019, 11:16 AM
Il tutto lo scrivo con amarezza dato che, anche per lavoro oltre che per passione e per studio, sono molto avvezzo alle nuove tecnologie e all'informatica.
Prima o poi riproverò.. Magari con amplifire box. Che è moooolto più semplice e già di suo più a fuoco.
Oppure una ge200 [emoji4]

Temo che cambiando dispositivo la situazione non cambi se il problema è nell'ascolto di riferimento.
Ad essere flat non devono essere solo le casse, ma ciò che si diffonde in ambiente ed arriva al tuo orecchio... Se l'ambiente nel quale ascolti "equalizza" in modo alterato tu ti regoli su questo ed in base a questo modifichi quel che programmi. Quando cambi ambiente, cambia il suono perché quel che hai ascoltato in precedenza non era neutro, ma enfatizzato o inibito in qualche zona dello spettro.

Io programmo da molto tempo le mie patch digitali in studio, quale che sia la strumentazione che impiego e siccome ho un ambiente di ascolto che, sia pure non "perfettamente" neutro al 100%, conosco molto bene, non mi capita di avere sorprese quando mi collego direttamente nei PA di ogni genere e dimensione: indipendentemente da quale sia il dispositivo che ho programmato come suonava in studio deve suonare live, al netto delle variazioni minime ed inevitabili dovute alla colorazione dei diversi sistemi di diffusione.  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

coccoslash



Citazione di: luvi il 13 Gennaio, 2019, 11:45 AM
Citazione di: coccoslash il 13 Gennaio, 2019, 11:16 AM
Il tutto lo scrivo con amarezza dato che, anche per lavoro oltre che per passione e per studio, sono molto avvezzo alle nuove tecnologie e all'informatica.
Prima o poi riproverò.. Magari con amplifire box. Che è moooolto più semplice e già di suo più a fuoco.
Oppure una ge200 [emoji4]

Temo che cambiando dispositivo la situazione non cambi se il problema è nell'ascolto di riferimento.
Ad essere flat non devono essere solo le casse, ma ciò che si diffonde in ambiente ed arriva al tuo orecchio... Se l'ambiente nel quale ascolti "equalizza" in modo alterato tu ti regoli su questo ed in base a questo modifichi quel che programmi. Quando cambi ambiente, cambia il suono perché quel che hai ascoltato in precedenza non era neutro, ma enfatizzato o inibito in qualche zona dello spettro.

Io programmo da molto tempo le mie patch digitali in studio, quale che sia la strumentazione che impiego e siccome ho un ambiente di ascolto che, sia pure non "perfettamente" neutro al 100%, conosco molto bene, non mi capita di avere sorprese quando mi collego direttamente nei PA di ogni genere e dimensione: indipendentemente da quale sia il dispositivo che ho programmato come suonava in studio deve suonare live, al netto delle variazioni minime ed inevitabili dovute alla colorazione dei diversi sistemi di diffusione.  ::)

Ottima risposta che indica ulteriormente che non sono macchine banalmente programmabili, in generale, per suonare in gruppo così su due piedi
"Si sapis, sis apis"

luvi

Citazione di: coccoslash il 13 Gennaio, 2019, 01:25 PM
Ottima risposta che indica ulteriormente che non sono macchine banalmente programmabili, in generale, per suonare in gruppo così su due piedi

Per la mia esperienza questo problema affligge la programmazione di qualsiasi macchina.
La questione è talmente delicata che a volte commettono errori simili perfino le stesse case produttrici... se la programmazione dei presets viene realizzata in ambienti di ascolto non neutri è possibile che i suoni vengano caratterizzati da dominanti fastidiose che oltre a non essere piacevoli non danno conto di ciò che il dispositivo può realmente fare... mi è accaduto più volte di riscontrare questo fatto.  :nea:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

zap

Citazione di: Grom68 il 13 Gennaio, 2019, 10:32 AM
La mia esperienza con la helix e' un po' diversa... a casa uso un sistema classico tipo hifi, ossia ampli e casse passive, con ottimi risultati. Dal vivo ho usato come monitor sia ampli che la classica cassa attiva da palco che si mette di fronte ai musicisti e si sente benissimo lo stesso. In linea teorica non dovrebbe esserci differenza tra nearfield, in quanto anche questa è una FRFR. Quello che può cambiare tra i due secondo me sono le seguenti due cose.
Primo l'equalizzazione.  Le nearfield per uso musicale potrebbero avere una colorazione più accattivante per l'ascolto della musica. Tipicamente un'enfasi sui bassi. Secondo le nearfield potrebbero non essere disegnate per sopportare segnali molto impulsivi come quelli provenienti dalla chitarra. Ma a volumi bassi non dovrebbe succedere niente. Terzo, le nearfield di solito sono due in stereo mentre la cassa attiva FRFR per uso con chitarra puoi anche  averla solo mono con risultati ovviamente diversi.
La soluzione che ho io a casa posso assimilarla ad una nearfield essendo progettata per l'ascolto di musica.
In buona sostanza secondo me per l'ascolto a casa a bassi volumi delle buone nearfield dovrebbero andare bene. Al limite ne correggi l'equalizzazione se proprio sono sbilanciate su qualche frequenza.
Sapevo che le nearfield fossero casse abbastanza neutre proprio per l'uso che se ne fá in studio,o sbaglio?

Grom68

Citazione di: zap il 13 Gennaio, 2019, 02:42 PM
Citazione di: Grom68 il 13 Gennaio, 2019, 10:32 AM
La mia esperienza con la helix e' un po' diversa... a casa uso un sistema classico tipo hifi, ossia ampli e casse passive, con ottimi risultati. Dal vivo ho usato come monitor sia ampli che la classica cassa attiva da palco che si mette di fronte ai musicisti e si sente benissimo lo stesso. In linea teorica non dovrebbe esserci differenza tra nearfield, in quanto anche questa è una FRFR. Quello che può cambiare tra i due secondo me sono le seguenti due cose.
Primo l'equalizzazione.  Le nearfield per uso musicale potrebbero avere una colorazione più accattivante per l'ascolto della musica. Tipicamente un'enfasi sui bassi. Secondo le nearfield potrebbero non essere disegnate per sopportare segnali molto impulsivi come quelli provenienti dalla chitarra. Ma a volumi bassi non dovrebbe succedere niente. Terzo, le nearfield di solito sono due in stereo mentre la cassa attiva FRFR per uso con chitarra puoi anche  averla solo mono con risultati ovviamente diversi.
La soluzione che ho io a casa posso assimilarla ad una nearfield essendo progettata per l'ascolto di musica.
In buona sostanza secondo me per l'ascolto a casa a bassi volumi delle buone nearfield dovrebbero andare bene. Al limite ne correggi l'equalizzazione se proprio sono sbilanciate su qualche frequenza.
Sapevo che le nearfield fossero casse abbastanza neutre proprio per l'uso che se ne fá in studio,o sbaglio?
Francamente da quello che ho capito io le nearfield sono delle FRFR progettate per l'ascolto da molto vicino. Tipo quindi sulla scrivania di lato ai computer. Sono disegnate per diffondere in contesti piccoli con l'ascoltatore molto vicino. Per cui se le vuoi usare come monitor tipo a casa secondo me sono ottimali.


Cris Valk

A parte che sarebbe Full Range FLAT Response...termine comunque generico che lascia il tempo che trova,dato che non dice in che modo restituisca in uscita le frequenze in ingresso...

Se posso dire la mia che ho entrambe e ho fatto la prova,preferisco di gran lunga le mie nearfield per l'ascolto di musica da vicino,non importa il contesto  se grande o piccolo (a patto di posizionarle correttamente e conoscere l'ambiente su cui verranno installate) ma devono essere ascoltate da vicino (nearfield appunto).
La cosiddetta 'cassa di plastica' piu' pensata per il live,quindi per P.A.; la preferisco solo se da piu' lontano,da ascolto midfield diciamo.
Se invece l'opener parla di casse tipo Red Sound ecc...non ne ho idea,dato che non le ho mai provate,nè sentite...
In ogni caso tra impianto scrauso,cuffiettine ecc.. trovo che comunque una qualsiasi cassa frfr sia molto meglio.

Per quanto riguarda il discorso di farsi i suoni a casa per poi ritrovarseli uguali o simili in studio,sono d'accordo con Luvi,ogni ambiente è diverso cosi come anche il nostro orecchio non è lineare,e cambia a seconda del volume utilizzato (vedi 'curve di Fletcher & Munson).Quindi se l'ambiente in cui programmi ha delle 'problematiche' sarà normale ritrovarsi sfasati in studio...dato che in un ambiente residenziale non progettato per la diffusione sonora è piu' che naturale trovarle...specie in ambienti completamente spogli,dove basta fare qualche calcolo matematico e saltano subito fuori i potenziali punti critici.
BEEP BEEP attenzione per correzioni acustiche non chiedere a me,ma a un ingegnere acustico :laughing:
Poi ovviamente uno deve fare anche i conti se la spesa effettiva ne vale la pena,o piuttosto preferisce perdere un po' di tempo in piu' in studio a regolarsi i suoni...che dal mio punto di vista se uno ha esattamente chiaro in testa cosa vuole,a casa si fa un idea e in studio cerca di rifinirla senza perdere troppo tempo imho.

Sometimes I wish I'd never been born at all...

 

zap

Ho un amplificatore a casa con casse in legno ma piccole,sono alte poco più di 20 cm,ci ascolto la musica in cameretta.
Questo ampli ha anche 3 ingressi microfonici oltre ai canonici phono/cd/sul,così ho pensato erroneamente di poter collegare la pedaliera ai suddetti ingressi mic.
Ovviamente trattandosi di ingressi mic,il segnale di linea della pedaliera risulta troppo forte,anche regolando al minimo il livello d'ingresso ed anche il suono in uscita una vera ciofeca,anche con le sim di cassa.
Oggi pomeriggio ho escogitato un sistema per poter entrare nell'aux di questo amplificatore hi-fi,in pratica sono entrato con l'uscita dalla pedaliera nel registratore digitale,regolato livelli nello stesso e uscendo dall'uscita cuffie,sono andato nell'aux dell'amplificatore.
Ora si che si sente bene ed anche le sim cab fanno il loro dovere.

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