Boss Katana!

[luvi]

Dietro al Katana non c'è nessuna magia..... è a tutti gli effetti una Boss gt-1 (con le stesse identiche simulazioni e algoritmi) con un buon finale ed un buon cono....il resto è "marketing".
Poi a gusti può essere ottimo o meno ma dal punto di vista puramente tecnico ha il cuore e le simulazioni della gt-1, tant'è che si possono caricare (tramite applicazioni non ufficiali) le simulazioni "nascoste".

Esatto.
Quindi anche il Katana è un dispositivo a modelli fisici... sia pure limitato nelle possibilità di editing. 

[Elliott]

Io ho sempre saputo (ammetto che lo abbia detto l'oste ma, io non ero li per comprare il vino) altro ma non insisto

[luvi]

Io ho sempre saputo (ammetto che lo abbia detto l'oste ma, io non ero li per comprare il vino) altro ma non insisto

Il fatto che si possano inserire effetti e simulazioni via software indica che si tratta di "codice informatico", piuttosto che di "circuiti", non credi? 

[Elliott]

Non fa una piega

[dr_balfa]

Scusate ma siccome sono un po' caprone volevo chiedere alcune cose.

Gli amplificatori (inteso come parte che amplifica un suono) nella loro parte finale possono essere (mi rifaccio all'HiFi ma credo sia lo stesso n ambito chitarristico):

1) Valvolari
2) a transitor
3) digitali

Sui primi due non ho dubbi insomma ne ho ma lasciamo perdere .

Ora io un amplificatore in classe D, se ho ben capito lo posso realizzare, in due modi uno semplice semplice (per modo di dire)comprando un bel circuito integrato come il TA2024 oppure mi realizzo il circuito usando i transistor (non so se si può fare anche con le valvole forse si).

Quindi parlare di amplificatore digitale a mio modesto parere non significa parlare di un ampli che simula altri ampli ma di una modalità di amplificazione del suono. Quindi posso realizzare un ampli digitale che abbia un "suo suono" lavorando anche sulla parte pre che potrebbe essere valvolare, a transistor o digitale.

Discordo diverso è avere una parte di "modelling" (passatemi il termine probabilmente errato) che modifica il suono al fine di simulare ampli ben definiti e quindi passare il segnale modificato ad uno stadio di amplificazione che può essere come vogliamo (diciamo che di norma è digitale ma potrebbe essere anche a valvole).

Sbaglio qualcosa?

Grazie

PS forse questa non è la discussione giusta e non so se è stata già affrontato il ragionamento ma nel caso spostate senza problemi

[Grom68]

Tieni conto che finale in classe D è molto trasparente e neutro e non hai curve caratteristiche come nella valvole o nei transistor per cui devi lavorare sul pre e sulla equalizzazione se vuoi caratterizzare.

[dr_balfa]

Tieni conto che finale in classe D è molto trasparente e neutro e non hai curve caratteristiche come nella valvole o nei transistor per cui devi lavorare sul pre e sulla equalizzazione se vuoi caratterizzare.

Forse per questo di presta bene alla realizzazione di amplificatori con una parte di "modellizzazione"

[Mimmolo]

Per me sei un po' fuori con il ragionamento.
Si parla di amplificazione digitale intendendo un sistema che trasforma in linguaggio binario, digitale, il segnale. Lo processa attraverso algoritmi e lo ritrasforma in analogico per l'amplificazione finale del segnale e il passaggio nei coni.
Poco importa se il processo finale di amplificazione rimane in digitale, attraverso le uscite ottiche, oppure viene passato per transistor, integrati che non sono altro che catene di transistor, oppure passato a delle valvole finali come nel DT25 della line6.
O meglio ogni sistema di amplificazione finale porterà in dote benefici specifici, ma è la modellazione a monte a far la differenza.
Sia che siano presenti complicate interfacce video o niente del tutto

[dr_balfa]

Per me sei un po' fuori con il ragionamento.
Si parla di amplificazione digitale intendendo un sistema che trasforma in linguaggio binario, digitale, il segnale. Lo processa attraverso algoritmi e lo ritrasforma in analogico per l'amplificazione finale del segnale e il passaggio nei coni.
Poco importa se il processo finale di amplificazione rimane in digitale, attraverso le uscite ottiche, oppure viene passato per transistor, integrati che non sono altro che catene di transistor, oppure passato a delle valvole finali come nel DT25 della line6.
O meglio ogni sistema di amplificazione finale porterà in dote benefici specifici, ma è la modellazione a monte a far la differenza.
Sia che siano presenti complicate interfacce video o niente del tutto

Scusa ma mi sembra che arriviamo alla stessa conclusione (probabilmente mi sono espresso male ma non è proprio il mio campo) io intendevo che dire ampli digitale significa solo dire che la parte di amplificazione è in classe D quindi ottenuta facendo lavorare i transistor in modalità ON OFF (passatemi l'estrema semplificazione)
La parte che "modella" l'onda non è la parte di amplificazione ma quella "precedente" quindi dire che un amplificatore è digitale non significa dire che sia basato su modelli e viceversa.

Spero di non aver detto castronerie.

[luvi]

Spero di non aver detto castronerie.

Direi che è corretto: di suo un finale in classe D non possiede caratterizzazioni timbriche importanti...

Occorre abbinare ad esso una parte analogica (oppure digitale, nel caso del modeling) a monte che gli conferisca una particolare identità sia come preamp che come finale, tanto riguardo allo shaping (ad es. la risposta del tone stack), quanto riguardo alla risposta dinamica (ad es. la compressione tipica delle valvole finali al crescere del livello). 

[Mike91]

Tornando in tema.. Ho fatto il reso del katana 100 oggi

[Vu-meter]

Tornando in tema.. Ho fatto il reso del katana 100 oggi

Come mai ?

[Mimmolo]

Ciao Balfa, non insisto perché ho paura di incasinare e poi qui si parla dello sterilotto katana [emoji16][emoji3][emoji3]

[Mike91]

Tornando in tema.. Ho fatto il reso del katana 100 oggi

Come mai ?

Il motivo principale è la delusione del clean puro (ovvero senza niente, no riverbero, no chorus, nada de nada).
Premetto che ci ho smanettato circa una decina d'ore:
- parametri fissi: master a 30% e power control sui 50W alternati a master 50% e power control a 0.5W (sui distorti);
- parametri variabili: gain, volume. Eq in realtà l'ho tenuto abbastanza "standard" con 40% bassi, 60% medie e acuti con lievi variazioni durante le prove.

Il sound prodotto con i single coil manico e centrale erano decenti ma non mi hanno soddisfatto. Ovviamente non mi aspettavo un clean da Fender Twin Reberb però non mi sono piaciuti; per non parlare dell'humbucker al ponte che letteralmente "spernacchiava" sul clean (ma si comportava meglio sui distorti)

I distorti sono buoni, niente di eccezionale ma hanno una limitazione (forse dovuta alla mia incompetenza del setting?) ovvero anche a gain e master contenuti suonano molto alti..
provo a spiegarmi:  immaginiamo Knocking on heaven door. Sulla parte "accordo-arpeggio" un volume da 3-4; ritornello con power cord sui 5, assolo sui 7... ebbene passando da clean a distorto il volume arriva facile facile a 9, esageratamente alto a parità di master quindi o si chiude il gain (e non è più un distorto) oppure si deve abbassare il master (pedale d'espressione/volume da prendere a parte)?!??!?!

Aggiungo, che per quanto sia bello avere 56 effetti incorporati nell'ampli, è un vero pastrocchio settari o meglio, modificarli una volta creati; per non parlare dell'impossibilità di attivare/disattivare un effetto senza l'uso della Ga-FC.

Da come la descrivo forse passa il messaggio che il Katana 100 sia una schifezza.. in realtà non lo è, 300€ credo sia il prezzo giusto se si è disposti a scendere a determinati compromessi.

[Bedrock]

Ammetto la testata pare proprio bella.
Qualcuno ci ha messo le mani sopra?