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Amplificatori artigianali

Aperto da m4ssi, 05 Novembre, 2018, 02:01 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

m4ssi

Visto l'altro post sulle chitarre di liuteria, ho pensato di aprire questo topic. Avete mai pensato di farvi fare un ampli da qualche artigiano?
Music Man Addicted

luvi

Citazione di: m4ssi il 05 Novembre, 2018, 02:01 PM
Visto l'altro post sulle chitarre di liuteria, ho pensato di aprire questo topic. Avete mai pensato di farvi fare un ampli da qualche artigiano?

Ne posseggo più d'uno...

Come spesso accade in elettronica, dal punto di vista della prestazione e della timbrica molto dipende dal progetto sul quale l'amplificatore si basa e nel campo dell'amplificazione per chitarra di progetti davvero originali ce ne sono pochi.
Se si ha quindi un'idea ben chiara della tipologia di amplificazione preferita è difficile sbagliare dal punto di vista del carattere generale anche quando si commissiona un lavoro ad un artigiano.

Nel caso dei valvolari, entrano però in gioco parecchie questioni che riguardano il modo nel quale sono realizzati sia il layout, che il wiring, sopratutto per quanto riguarda la silenziosità e questi aspetti sono molto dipendenti dalle capacità di chi realizza il prodotto.

Sono ricorso alla costruzione artigianale nel momento in cui ho messo a fuoco qualcosa di molto preciso che in commercio non avrei trovato: ad esempio il solo canale senza effetti di un Fender Vibrolux del '63, oppure una versione a stato solido del celebre Dumble ODS.
Per cose più standard ricorrerei senza troppi problemi alla produzione in serie, che non mi pare che in questo campo dia luogo a risultati sistematicamente peggiori rispetto a realizzazioni analoghe, ma artigianali e giocoforza più costose.  ::)

Piuttosto, in caso di necessità, mi rivolgerei ad un tecnico in gamba per eventuali modifiche o personalizzazioni, per le quali c'è spesso un discreto margine su molti amplificatori, specie se valvolari e di progetto più che "stagionato".  ;D
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.


m4ssi

Ottime info Luvi (come sempre) :thanks:.
La mia è solo curiosità per ora, l'ampli dei miei sogni è il super reverb, ma non me lo prenderò mai, perché per me ha troppi watt e poi è ingombrante e pesante quanto un'utilitaria.
Per ora il singleman va più che bene ::)
Music Man Addicted

Max Maz

Il rischio di bruciarsi la struttura cardiologica mi sembra un ottimo deterrente per i poco esperti come me.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Bedrock

Ammetto che nel caso di un ampli non saprei neanche cosa chiedere.
Come dice Luvi invece ragionerei sulle modifiche più che un progetto da zero.
Una chitarra bene o male dove si va a finire me lo immagino, un ampli no :)

Mimmolo

Ci sono 2 nomi che cito per i quali probabilmente farei una pazzia, uno tra l'altro ci ha lasciato già da tempo, Pistolesi e Tabacco.
Del secondo leggevo sempre le recensioni su una rivista per chitarre e ne ho sempre stimato la profonda conoscenza.
Tra l'altro anche Brunetti dava sempre buone dritte su una sua rubrica.
Per il resto non mi reputo meritevole di un ampli artigianale.
Magari quando andrò in pensione me ne costruirò uno con un bel kit.
6L6GC, 4x12ax7, no circuito dei toni, riverbero accutronic , cono Jensen da 10", post eq stile mesa

Max Maz

Dimenticavo, di tutti  degli amplificatori artigianali che mi è capitato di provare o ascoltare nessuno mi ha fatto battere il cuore in maniera più emozionante di quanto riesce a fare un buon ampli classico.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



m4ssi

io mai provati (se non considero il brunetti come artigianale), però diciamo che un progetto più semplice di un super reverb o deluxe reverb mi piacerebbe, singolo canale, eq completa senza tremolo, 1x12 di dimensioni ridotte :-\
Music Man Addicted

Bedrock

Citazione di: m4ssi il 05 Novembre, 2018, 08:53 PM
io mai provati (se non considero il brunetti come artigianale), però diciamo che un progetto più semplice di un super reverb o deluxe reverb mi piacerebbe, singolo canale, eq completa senza tremolo, 1x12 di dimensioni ridotte :-\

Victory Duchess :laughing:

Aleter

Quoto quanto detto dal buon Luvi e aggiungo, occhio a quello che si desidera perché il risultato non è poi sempre quello che ci si aspetta. Ad esempio su certi progetti il circuito del riverbero o del tremolo è fondamentale, rimuoverlo altera il timbro in maniera non trascurabile. Lo stesso vale per modifiche al tone stack o al send return. Se non ricordo male ad esempio il mesa Mark I deve molto del suo timbro caratteristico alla struttura del suo S/R e a come è implementata l'eq. Di fatto sono modifiche che possono incidere molto, specie su ampli puliti. Rivolgetevi perciò sempre a tecnici capaci ed esperti. Non è un semplice pedale dove un po' chiunque si può erigere a moderno cornish con risultati decenti.

m4ssi

Citazione di: luvi il 05 Novembre, 2018, 04:22 PM
una versione a stato solido del celebre Dumble ODS.
urca....questo è interessante, risultato?
Music Man Addicted

luvi

Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

m4ssi

Music Man Addicted


robemazzoli

Io possiedo due teste valvolari (definitive x me dopo anni ricerca e sperimentazione) entrambe artigianali:

Una Orlando White Head 30 (mafe in Catania)
Una 3rdpower Dream solo2 BlackFace made in Nashville.

La prima è uno sviluppo di Orlando della circuitazione VoxAc e la seconda dei Blavkface Fender degli anni 60.

Viene da se che si tratta (a mio gusto ovviamente) di due teste al top del livello in queste due direzioni timbriche che, con il mio orientamento al playing e le mie chitarre, completano lo spettro dei miei desideri.

In Italia, finora, solo Orlando ha lo status giustificato internazionalmente di costruttore di ampli top level artigianale.

Gli altri che ho provato non si avvicinano nemmeno lontanamente alla cura e alla resa dei suddetti.

Ma certamente anche questo percorso crescerà e nei prossimi 10 anni avremo una quantità di scelte possibili molto più numerosa proprio sul territorio italiano.

A parte qualche eccellenza, è un fatto di cultura e tradizione, di stratificazione delle competenze, di disponibilità e reperibilità dei materiali, dei modelli originali da imitare o maneggiare.

In questo caso va dato atto agli americani che questi strumenti li hanno inventati loro.

Solo questione di tempo credo.
Abbracci
roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"

luvi

Citazione di: robemazzoli il 06 Novembre, 2018, 10:56 AM
In questo caso va dato atto agli americani che questi strumenti li hanno inventati loro.

Lasciami spezzare "un'arancia" :laughing:, in favore del i progettisti italiani...

Il mercato dello strumento elettrico si è sviluppato dapprima negli USA, per cui è chiaro che i progetti "capostipite" degli amplificatori sono americani... non parlerei però di una superiorità dal punto di vista delle competenze: da sempre abbiamo avuto in Italia competenze altrettanto valide, che si sono però scontrate con un mercato troppo piccolo e troppo povero e con imprenditori (quelli sì) dalle competenze dubbie e dalle vedute spesso molto limitate, che hanno impedito di  competere con i colossi esteri, nonostante alcuni di essi (vedi la Vox) ci affidassero bellamente parte della loro produzione...

Gli amplificatori che tutti noi apprezziamo sono in certi casi carenti dal punto di vista progettuale: spesso contengono ingenuità o problemi irrisolti che si sono tirati dietro per anni senza che nessuno dei loro creatori si sia mai preoccupato di correggerli e che al contrario capaci tecnici italiani ed europei sono perfettamente in grado di migliorare, rendendoli assai più performanti di quel che sarebbero altrimenti... non buttiamoci giù, insomma, che gli americani non sono poi tanto migliori in queste cose e non hanno inventato granché!  :firuli:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

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