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Differenza di potenza tra testate e casse

Aperto da johnny, 09 Dicembre, 2020, 02:32 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

johnny

Parliamo un po' di cose tecniche.

L'argomento è questo: si può collegare una testata da 120W ad una cassa 2x12 da 60W?
Si? No? Perchè? Se sì, quanto si può spingere col volume? Si potrebbero rovinare i coni? Esiste una ipotetica differenza massima tra potenza di testata e cassa oltre la quale si potrebbe fare danno ai coni? ecc.
:bookreader:  :chitchat:
"Home is in here [toccando le tempie]. Where you live is just a geographical preference." Lemmy Kilmister.

[img width=109 height=54]https://www.jamble.it/upload/m

Grom68

Direi di no. Se metti la testata al max rischi di rovinare la cassa. A basso volume non c'è problema. Ma c'è sempre il rischio che si vada oltre il wattaggio consentito. Molto meglio il contrario.


luvi

Di norma un finale valvolare deve essere abbinato a coni di impedenza adeguata (quella nominale indicata o superiore, se non è un problema perdere un po' di rendimento) e che tale potenza reggano senza affaticamento. Non è mai una buona idea abbinare invece una cassa di impedenza più bassa, specie se si lavora a volumi sostenuti, perché si rischiano danni decisamente seri del finale.

I finali solid-state sono più tolleranti e tendono a danneggiarsi meno facilmente anche se si collegano casse di impedenza sballata in un senso o nel'altro. Nemmeno in questo caso è particolarmente consigliabile una cassa di impedenza più bassa di quella richiesta: la potenza erogata infatti diminuisce comunque, anche se perlomeno a volumi contenuti il rischio di guasti del finale è basso.

Se la cassa (o meglio lo speaker) è di potenza inadeguata a quella dl finale, lavorando a volumi alti potrebbe comparire distorsione non voluta e a lungo andare danneggiarsi la bobina o la sospensione del cono.
Se la cassa è di potenza troppo superiore a quella del finale si rischia che questo non eroghi segnale a sufficienza per far muovere i coni in modo adeguato e che l'ampli renda dunque meno del dovuto, suonando meno bene anche a livello di timbrica.

A parità di potenza, invece, l'efficienza o sensibilità dei coni (dB a 1W a 1mt di distanza) ed il loro numero determineranno quanto più o meno volume l'ampli riesca a sviluppare, sia che si tratti di un valvolare che di un solid-state.

EDIT: Ogni raddoppio del numero dei coni di pari efficienza aumenta il volume complessivo di 3dB ed ogni raddoppio di potenza del finale provoca lo stesso effetto.

In caso di potenze particolarmente basse, che corrispondono di solito anche a scarsa headroom (cioè ad una limitata riserva di suono pulito dell'ampli), farebbe gioco impiegare speakers di potenza appena superiore, ma ad efficienza particolarmente alta.
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

johnny

Citazione di: luvi il 09 Dicembre, 2020, 03:07 PM
A parità di potenza, invece, l'efficienza o sensibilità dei coni (dB a 1W a 1mt di distanza) ed il loro numero determineranno quanto più o meno volume l'ampli riesca a sviluppare, sia che si tratti di un valvolare che di un solid-state. Ogni cono in più di pari efficienza aumenta il volume complessivo di 3dB ed ogni raddoppio di potenza del finale provoca lo stesso effetto.

Come al solito grazie della spiegazione precisa e chiara sia sulla diversa impedenza che sulla potenza :fan:

Quindi se ho ben capito una testata da 120W andrebbe bene, ad esempio, accoppiata con una 4x12 da coni da 30W l'uno (è sottointeso il fatto che debbano avere entrambe la stessa impedenza).

E qui, proprio in caso di parità di potenza, hai parlato anche di efficienza, che per me è una cosa, diciamo, "nuova". Il valore della sensibilità l'ho sempre letto nelle varie caratteristiche di un cono ma senza mai chiedermi a cosa serva.
Infatti, l'unica cosa che non sto riuscendo a capire e la tua ultima frase: "Ogni cono in più di pari efficienza aumenta il volume complessivo di 3dB ed ogni raddoppio di potenza del finale provoca lo stesso effetto.".
Senza abusare della tua disponibilità, potresti spiegare questo passaggio attraverso questo esempio pratico: testata 120w, cassa 120W (4 coni tutti identici, ognuno da 30W con 100dB l'uno).
"Home is in here [toccando le tempie]. Where you live is just a geographical preference." Lemmy Kilmister.

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luvi

Innanzitutto mi correggo, in quanto più sopra ho scritto un'ingenuità... per aumentare di 3dB la pressione sonora a parità di potenza non si tratta di aggiungere ogni volta un cono, ma di raddoppiarne ogni volta il numero (1, 2, 4, 8...), esattamente come accade per la potenza in Watt...

Detto questo:

1 cono da 100dB vuol dire che sviluppa una pressione sonora di 100dB con 1W di potenza a 1 mt. di distanza...
2 coni dello stesso tipo = 103dB
4 coni dello stesso tipo = 106dB

Se con quel cono l'ampli sviluppa la pressione sonora di 100dB con 1W, cioè:

1W = 100dB

allora
2W = 103dB, 4W = 106dB, 8W = 109dB, 16W=112dB, 32W=115dB, 64W=118dB, 128W=121dB

Diciamo quindi che quell'ampli da 100W è teoricamente in grado di avvicinarsi alla cosiddetta "soglia del dolore" (120dB di pressione sonora) con un cono da 100dB.
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

johnny

Ancora grazie! Ora ho capito anche questa cosa. ::)
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luvi

Citazione di: johnny il 09 Dicembre, 2020, 06:59 PM
Ancora grazie! Ora ho capito anche questa cosa. ::)

Lieto di poterti essere stato utile!  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.


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