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Metodo del DO mobile : qualcuno lo usa o lo insegna ?

Aperto da Vu-meter, 10 Gennaio, 2015, 12:33 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Vu-meter

Ho una curiosità, nessuno di voi ha mai studiato con il metodo del DO mobile o magari lo ha addirittura insegnato ?

Sto pensando se adottarlo o meno, ma non avendolo mai utilizzato per l'insegnamento, mi chiedevo se aveste esperienze a riguardo .


Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Moreno Viola

Parlo (anzi scrivo) da ignorantissimo, ma a mio parere è un metodo molto limitante e troppo schematico.

Incosapevolmente credo che lo utilizzino tutti gli autodidatti.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.



Cris Valk

Sometimes I wish I'd never been born at all...

 

Vu-meter

Citazione di: Moreno Viola il 10 Gennaio, 2015, 12:49 PM
Parlo (anzi scrivo) da ignorantissimo, ma a mio parere è un metodo molto limitante e troppo schematico.

Incosapevolmente credo che lo utilizzino tutti gli autodidatti.

Eh, non so .. so che lo usano alcuni jazzisti per insegnare ed anche alcuni "nomi noti" dell'ambiente jazzistico, ma ..  :-\



Citazione di: Cris Valk il 10 Gennaio, 2015, 01:03 PM
Io non so neanche che cos'è :lol:

E' un metodo per il solfeggio che viene poi integrato in molti altri studi ed approfondimenti ed anzi, diventa un po' "uno stile di vita" che penetra nei vari studi che si fanno.
Sostanzialmente è un metodo in cui si solfeggia disinteressandosi della reale altezza della nota e concentrandosi invece sull'ascolto e l'apprendimento degli intervalli.
In questo contesto, la tonica si canta sempre come "do" , la terza come "mi" , ecc... e le sillabe con le quali si chiamano i vari gradi sono :

Do Re Mi Fa Sol La Ti ( occhio al Si che diventa Ti )

Quando si cantano le alterazioni invece, non si dice "Do Diesis" o "Re bemolle" perchè entrambi sarebbero troppo lunghi da pronunciare, per cui si trasforma il tutto così :

nel caso dei diesis : Di Ri Fi Si Li  ( il Mi# ed il Si# non vengono rinominati per ovvi motivi)
nel caso dei bemolle : Ra Me Se Le Te ( il Dob ed il Fab non vengono rinominati per ovvi motivi)


Spero sia chiaro ...


Vu :)
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Cris Valk

Chiarissimo,ma sembra un po' complicato...o forse lo è solo all'apparenza...
Sometimes I wish I'd never been born at all...

 

Moreno Viola

Quello che intendevo dicendo che la usano inconsapevolmente la maggior parte degli autodidatti è che se prendo una diteggiatura della scala di Do maggiore e la sposto per tutta la lunghezza della tastiera senza preoccuparmi delle note che sto suonando sto usando una metodologia simile.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Vu-meter

Citazione di: Moreno Viola il 10 Gennaio, 2015, 05:15 PM
Quello che intendevo dicendo che la usano inconsapevolmente la maggior parte degli autodidatti è che se prendo una diteggiatura della scala di Do maggiore e la sposta per tutta la lunghezza della tastiera senza preoccuparmi delle note che sto suonando sto usando una metodologia simile.

In effetti ...
In teoria questo metodo però dovrebbe portarti a raffinare l'orecchio in quanto, come detto molte volte, salvo coloro che hanno l'orecchio assoluto, gli altri non sentono la nota, ma i salti di intervallo. "Insistere" a cantare la nota esatta è un po' inutile in questo senso e forse questo metodo migliora ciò in cui riusciamo: avvertire le differenze di tonalità.

Non so, sono un po' indeciso e perplesso .. Chissà se qualcuno del forum è stato instradato al metodo e può dirci come si è trovato, pregi e difetti, ecc..

Vu :)
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Vu-meter

Ho scoperto che le "famose" sigle le usano anche alla Berklee , per solfeggiare!  :ookk: :reallygood:

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zap

Mai sentito nominare,non ci capito neanche niente Vu,dovrò rileggere con calma il topic. :old:

Moreno Viola

Sai che riflettendoci però credo di aver cambiato radicalmente idea.

In fondo questo metodo ti costringe a pensare alla tonica e all'intervallo tra le note senza preoccuparti del loro "nome" e quindi in totale libertà.

Proprio come succede quando da autodidatti si riconoscono non tanto le note in se, ma le sequenze che diventano melodie o accordi.

Credo sia un metodo che nel caso dei novizi potrebbe dare grandi risultati, perchè in fondo l'orecchio è la vera "arma segreta" di un buon musicista.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Vu-meter

Sto trovando sempre più corsi e musicisti che lo utilizzano...
Indubbiamente è interessante.
Allla fine aderisce a ciò in cui ho sempre creduto: il riconoscimento degli intervalli anziché delle note; solo non ne avevo fatto il perno di ogni esercizio, specie quelli di ear training,  come invece fanno diverse scuole, anche blasonate...
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capoverde

Salve,

questo post è anche la mia presentazione: mi sono registrato a questo forum solo per poter rispondere a questo thread (perdonatemi... :maio: non suono la chitarra elettrica, solo un po' quella acustica).

Infatti uso il "metodo del Do mobile" da quando ero bambino -- anzi, come dice giustamente Moreno Viola, l'ho adottato dapprima inconsapevolmente; ma presto è diventato la mia guida infallibile con cui poter eseguire al volo qualsiasi canzone sentita su qualunque strumento, nonché poter subito leggere "a voce" uno spartito di canto.

A sedici anni (ora ne ho 70) entrai come trombettista in una jazz band tradizionale torinese, la "Papa Bohunkus Jazz Band", dove non si usavano spartiti: tutti suonavano esclusivamente a orecchio ("la conosci questa?"), concordando solo la tonalità e la sequenza delle parti -- strofa, ritornello, assolo tuo, assolo mio eccetera.
E a volte il Capobanda decideva di eseguire un dato pezzo in una tonalità diversa... Cosa che con la tromba non è proprio un giochetto; eppure non ho mai avuto problemi.

Data la mia curiosità musicale, in pochi anni mi trovai a suonare vari strumenti con musicisti anche di notevole livello, scontrandomi a volte solo con le mie personali carenze tecniche -- non sono un virtuoso con nessuno strumento, né mai lo sarò...  :'(

E a diciassette anni scopersi che nel mio stesso palazzo abitava un Musicista, il M° Roberto Goitre (vedi su Wikipedia), che aveva dedicato molto tempo e moltissime energie alla messa a punto di un metodo derivato da quello del Do mobile di Kodaly, per le scuole materne italiane -- che esiste tuttora e si chiama "Cantar leggendo".
All'epoca non capivo perché si infuriasse tanto contro il solfeggio parlato, adottato nelle scuole musicali italiane; ma l'ho capito dopo... Ero convinto che tutti usassero il mio stesso sistema, e invece no! Infatti venivo spesso visto come un genio musicale -- che purtroppo non sono affatto... :nono:

Ormai da diciannove anni faccio direzione di Coro, e ho sempre insegnato tutte le parti a voce, leggendole al volo e senza usare altro strumento che il diapason come riferimento "assoluto".  Tengo anche corsi di lettura cantata per i Coristi, basati appunto sul metodo del Do mobile.

Per concludere: consiglio vivissimamente a tutti di imparare a "ragionare musicalmente" con questo metodo, lasciando che sia poi l'adozione di questa o quella tonalità a definire le note assolute.
Tutti i compositori, gli arrangiatori, i trascrittori musicali, nonché i musicisti che si muovono senza problemi in qualunque situazione musicale, fanno così:  l'orecchio si allena in fretta e tutto diventa facile e chiarissimo!

Grazie per l'attenzione e buona musica.

Moreno Viola

Ciao Capoverde,

è un piacere avere un'opinione autorevole su un argomento di certo non banale.

Come hai potuto leggere ho cambiato la mia opinione pian piano che leggevo e capivo di cosa si trattava e riflettendoci trovo che possa essere un ottimo metodo per educare alla musica e non mi stupisce che lo si applichi nella didattica per bambini.

Visto che ti sei iscritto, ci farebbe molto piacere se ti andasse di condividere la tua esperienza e le tue competenze e per questo ti invito a presentarti brevemente nell'apposita sezione.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.



Vu-meter

Mi associo a Moreno !
È un piacere averti tra noi e poter allargare i nostri orizzonti.
Hai anche risposto alla mia domanda: pur non essendo il 'metodo ufficiale' prevalente, è un ottimo metodo ! :thanks:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Road2k

Complimenti Capoverde e benvenuto, intervento interessante ed istruttivo che dovrebbe far riflettere sul metodo di insegnamento di molte scuole.

Conosco molte persone che fanno musica professionalmente, ma solamente uno di questi riesce a suonare un pezzo al volo solamente ascoltandolo e alla mia domanda di come facesse mi rispose "riconosco i salti".

Adesso comincio a capire grazie a Vu e a te. :bravo2:
"....c'è una ragione per aprire gli occhi sin dal primo mattino. Nella vita ci vogliono onestà, coerenza, professionalità, gentilezza, compassione, onore, decoro, riguardo, senso comune, orgoglio, responsabilità. Amore, fede e lealtà alla famiglia. Mettete più gioia e dedizione in ciò che fate. Ballate, ballate, ballate!"

The Heart Stoppin', Pants Droppin', Earth Shockin', Hard Rockin', Booty Shakin', Love Makin', Viagra Takin', History Makin', LEGENDARY E STREET BAND!

Well, I got this guitar and I learned how to make it talk

"Il distorsore è un RAT mentre l'ov

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