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Attenuatori di potenza, vogliamo parlarne?

Aperto da Tiziano66, 28 Gennaio, 2013, 10:04 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Tiziano66

Gli attenuatori di potenza sono degli "scatolotti" che si interpongono tra il finale di un amplificatore e la sua cassa, appositamente progettati per ridurre il livello sonoro che và a pilotare gli speakers, riducendo così il volume d'uscita, ma mantenendo invariate la saturazione delle valvole e del trasformatore: in pratica agiscono come un ulteriore controllo di master volume post finale, che consente di riprodurre l'amplificatore a qualsiasi volume, assorbendo la maggior parte della potenza generata dal finale e lasciandone passare solo una piccola parte destinata agli altoparlanti. In questo modo l'amplificatore potrà avere il suono caratteristico di un finale valvolare tirato al massimo ma al volume desiderato.

Gli attenuatori sono ottimizzati in base all'impedenza di uscita dell'amplificatore e di conseguenza vanno abbinati a quest'ultima: 2-2.7-4-8-16 ohm.
L'attenuazione è variabile da modello a modello. Prendiamo un'esempio classico: da 0dB a -16dB, con incrementi di 4 dB; ci sono anche alcune marche che hanno anche un secondo potenziometro continuo, che al raggiungimento del limite (in questo caso i nostri -16dB) permette di attenuare ulteriormente il volume d'uscita.

Altre caratteristiche possono essere la dotazione di un carico di potenza fittizio, che permette di utilizzarli anche senza cassa; grazie ad un'uscita Line Out (con controllo level continuo da -40dB a +10dB) sarà quindi possibile registrare o suonare in diretta in modo assolutamente silenzioso.

Purtroppo, il più grosso inconveniente di questi riduttori di potenza è il cambiamento tonale.Questo è dato dalla naturale tendenza dell'orecchio a percepire meno alti e bassi quando il volume si riduce.
Alcuni modelli hanno un controllo del tono o switch (tipo Bright e Deep), proprio per cercare di ovviare a questa mancanza.
Esistono anche i modelli dotati di Noise Reduction passivo, che agisce solamente sui rumori di fondo quando non si sta suonando. Oppure con ventole interne per il raffreddamento.Gli attenuatori di potenza possono essere utilizzati con qualsiasi configurazione di amplificatore: testata con una cassa, testata con due casse o combo.      
I più famosi e conosciuti, anche a livello professionale (Paul Gilbert ne fa ampio uso ad esempio) sono i seguenti:

THD Hot Plate


Palmer


SPL


Koch Loadbox


Weber


Tube Amp Doctor


Fisher

Video che spiega in parte i problemi legati al cambiamento di tono di cui parlavamo sopra :





E voi li avete già usati?
Qualche esperienza?
Insomma, cosa ne pensate?

4Roses

Cris Valk

Io l'unica volta che lo ho usato è stato in un negozio per provare una plexi...quindi non ho molta esperienza in proposito pero' un hot plate se lo trovassi usato me lo piglierei!
Sometimes I wish I'd never been born at all...

 


Vu-meter

Mai usate queste bestiole , ma Topic da favola !!  :goodpost:

:bravo2: :bravo2: :bravo2: :bravo2:


Un ottimo prodotto per chi vuole suonare in casa o in studio senza perdere tutta la magia della valvola che chiede pietà . Io non ne ho mai usati, ma mi rendo conto dell' ottima possibilità che offrono . Unico neo , scegliere il grado ed il tipo di variazione che apporterà al segnale finale.. .qui si parla di sfumature che possono anche creare un certo fastidio , immagino ..


Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Tiziano66

Citazione di: Vu-meter il 29 Gennaio, 2013, 07:20 AM

Unico neo , scegliere il grado ed il tipo di variazione che apporterà al segnale finale.. .qui si parla di sfumature che possono anche creare un certo fastidio , immagino ..

Vu :)

Allora, apro una parentesi a livello del mio pensiero personale, verso gli attenuatori.

La stra maggioranza delle persone che provano la prima volta, oppure che vedono i video sul tubo, oppure per sentito dire,...restano delusi, proprio per via del cambio tonale nel suono.
Il suono in sè viene "adattato" alla situazione impostagli, dunque ampli a pieno regime con le valvole infuocate, ma con un volume d'uscita da cameretta (per intenderci).
Il suono non viene snaturato in nessuna maniera, ma può venir modificata l'equalizzazione e di conseguenza quello che viene percepito.
La percezione può essere strana. Un ampli da 100W (non microfonato) tirato al massimo in uno stadio ha un suono diverso che a metà volume o al minimo.

Prendiamo il riferimento di quest'ampli al massimo, e portiamolo nella nostra cameretta a volumi d'appartamento. Non sarà la stessa cosa, sicuramente.
Perchè il nostro orecchio reagisce in una determinata maniera.
Altro esempio: un'ampli valvolare con master a ore 9, a ore 12, a ore 15 e al massimo, suonerà sempre in maniera differente. Questo a causa della compressione naturale data dalle valvole in saturazione.
Ma queste prove sono difficili da farle capire a certe persone, in quanto pensano che un'ampli, a qualsiasi volume impostato, suonerà sempre uguale. (Questo discorso può andar bene per un transistor, ma non assolutamente per un valvolare).
Ed è anche difficile dimostrare il contrario nella pratica, perchè se uno ha un'ampli valvolare da 100 W in camera, come potrà fare una prova con master al massimo (senza distruggere casa sua) e dimostrare il contrario?
Dunque la cosa che deve essere molto chiara, prima d'imbarcarsi in una spesa per un'attenuatore, è che il tono per forza di cosa cambierà.
Personalmente, se suono con un'attenuatore per due ore, non stò ogni volta a staccare e riattacare, per vedere le differenze. Sò che per due ore il mio suono sarà così, regolerò di conseguenza un'equalizzazione differente, se proprio non mi piace.

Un'ampli tirato al massimo allo stadio, il nostro ascolto sarà magari distante 50-100 metri e più. In camera avremmo la stessa quantità di saturazione ed un regime equivalente, ma il nostro orecchio sarà a 2-3 metri e con un volume nettamente inferiore.

Ultima considerazione: non tutti gli ampli valvolari necessitano di un'attenuatore, per poter sentire com'è il suono quando è tirato al massimo. Ampli di vecchia generazione (tipico esempio il Vox AC30) hanno una differenza di suono, quando è al minimo e quando è al massimo. Altri ampli di nuova generazione, sono stati concepiti per assottigliare queste differenze di tono, a seconda del volume finale impostato.


4Roses

Tiziano66

Di tutti i video che girano in rete, ne ho trovato uno che rende bene l'idea



4Roses

Gianluca1965

Citazione di: 4RosesGroove il 29 Gennaio, 2013, 10:12 AM
Citazione di: Vu-meter il 29 Gennaio, 2013, 07:20 AM

Unico neo , scegliere il grado ed il tipo di variazione che apporterà al segnale finale.. .qui si parla di sfumature che possono anche creare un certo fastidio , immagino ..

Vu :)

Allora, apro una parentesi a livello del mio pensiero personale, verso gli attenuatori.

La stra maggioranza delle persone che provano la prima volta, oppure che vedono i video sul tubo, oppure per sentito dire,...restano delusi, proprio per via del cambio tonale nel suono.
Il suono in sè viene "adattato" alla situazione impostagli, dunque ampli a pieno regime con le valvole infuocate, ma con un volume d'uscita da cameretta (per intenderci).
Il suono non viene snaturato in nessuna maniera, ma può venir modificata l'equalizzazione e di conseguenza quello che viene percepito.
La percezione può essere strana. Un ampli da 100W (non microfonato) tirato al massimo in uno stadio ha un suono diverso che a metà volume o al minimo.

Prendiamo il riferimento di quest'ampli al massimo, e portiamolo nella nostra cameretta a volumi d'appartamento. Non sarà la stessa cosa, sicuramente.
Perchè il nostro orecchio reagisce in una determinata maniera.
Altro esempio: un'ampli valvolare con master a ore 9, a ore 12, a ore 15 e al massimo, suonerà sempre in maniera differente. Questo a causa della compressione naturale data dalle valvole in saturazione.
Ma queste prove sono difficili da farle capire a certe persone, in quanto pensano che un'ampli, a qualsiasi volume impostato, suonerà sempre uguale. (Questo discorso può andar bene per un transistor, ma non assolutamente per un valvolare).
Ed è anche difficile dimostrare il contrario nella pratica, perchè se uno ha un'ampli valvolare da 100 W in camera, come potrà fare una prova con master al massimo (senza distruggere casa sua) e dimostrare il contrario?
Dunque la cosa che deve essere molto chiara, prima d'imbarcarsi in una spesa per un'attenuatore, è che il tono per forza di cosa cambierà.
Personalmente, se suono con un'attenuatore per due ore, non stò ogni volta a staccare e riattacare, per vedere le differenze. Sò che per due ore il mio suono sarà così, regolerò di conseguenza un'equalizzazione differente, se proprio non mi piace.

Un'ampli tirato al massimo allo stadio, il nostro ascolto sarà magari distante 50-100 metri e più. In camera avremmo la stessa quantità di saturazione ed un regime equivalente, ma il nostro orecchio sarà a 2-3 metri e con un volume nettamente inferiore.

Ultima considerazione: non tutti gli ampli valvolari necessitano di un'attenuatore, per poter sentire com'è il suono quando è tirato al massimo. Ampli di vecchia generazione (tipico esempio il Vox AC30) hanno una differenza di suono, quando è al minimo e quando è al massimo. Altri ampli di nuova generazione, sono stati concepiti per assottigliare queste differenze di tono, a seconda del volume finale impostato.


4Roses


Ciao....Molto chiaro il concetto e ben spiegato. Io recentemente proprio per ovviare al problema degli alti volumi in ambito domestico, ho fatto un cambio di amplificatore. Non ho esigenze di suonare live, suono solo per me per studio ed esclusivamente in casa (al massimo un garage con degli amici) ed ero in difficoltà ad usare al meglio il Fender Hotrod DeluxeIII 40 w...Ho sacrificato purtroppo un po' di qualità e mi sono preso il Laney Cub12R 15w con la possibilità di scalare 1w. Sinceramente adesso riesco a divertirmi un po'  di più
dovendo stare un po' meno attento al chiasso che faccio...Certo è un "amplino" da casa, ma se ci si accontenta....ciao.
In Rock we trust!!




Tiziano66

Il Laney Cub da 15W l'ho provato anch'io e ne sono rimasto molto entusiasmato. Era in "competizione" con l'Ibanez TSA 15, che poi ho preferito.
Comunque un bel ampli!

4Roses


Gianluca1965

Citazione di: 4RosesGroove il 29 Gennaio, 2013, 05:30 PM
Il Laney Cub da 15W l'ho provato anch'io e ne sono rimasto molto entusiasmato. Era in "competizione" con l'Ibanez TSA 15, che poi ho preferito.
Comunque un bel ampli!

4Roses

Si, in effetti per il prezzo che ha è passabile...certo il Fender era tutta un'altra cosa, ma a volte certi compromessi sono obbligatori! Ciao...
In Rock we trust!!




Tiziano66


Vu-meter

Citazione di: Gianluca1965 il 29 Gennaio, 2013, 05:35 PM

Si, in effetti per il prezzo che ha è passabile...certo il Fender era tutta un'altra cosa, ma a volte certi compromessi sono obbligatori! Ciao...


Bravo Gianluca !  :mypleasure: Mica da tutti "non fare i capricci" per tenersi a tutti i costi una roba inadeguata al momento , ti ammiro molto ! :bravo2:  :abbraccio:

Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Raffus

Io per la casa ho preso un simpaticissimo Bugera vintage 5 con riduttore a 1 watt e 0,1 watt.
Trovo il controllo davvero utile, nonostante a 0,1 watt sia inutilizzabile causa pessima qualità del suono.

E si che da un ampli che nuovo costa meno di 150 euro non si possono aspettare i miracoli, sicché è promosso a pieni voti.

Prima, quando avevo la testata 100 watt, mi era venuta la voglia di un attenuatore, ma questi scatolotti non mi convincono fino in fondo proprio per il fatto che un po' snaturano l'ampli.
Citazione di: Vigilius il 30 Aprile, 2011, 09:17 PM

C'è il Raffus!!!!!!!!!!!

Ora inizierà il delirio pedali  :D




Tiziano66

Non è che snaturano il suono, ma cambia la tonalitá.
Come nell'esempio che ho citato sopra, è come una testata tirata al massimo in uno stadio e l'ascolto è a 50-100m. Qui è sempre tirata al massimo, ma l'ascolto è a 2-3m.
Logicamente, qualsiasi amplificatore valvolare "imballato" per benino, ha una compressione del suono paurosa. Di conseguenza il tono cambia, molto più scuro e carico. Ci sono attenuatori che cercano di rimediare, altri invece no. Questo è un fattore principe della qualitá e della soglia in db di riduzione.

4Roses

Vigilius

Ho letto velocemente questo articolo interessante, ma c'è una cosa che ho sempre letto che non ho trovato; gli attenuatori mangiano le valvole finali che è un piacere: vero o leggenda metropolitana?
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.



Tiziano66

Non è una leggenda ma la pura veritá. Ma la colpa non è dell'attenuatore (lui poverino non c'entra nulla!), ma è dell'ampli che lavora al 200%. Come al 200%? Si perchè una valvola dá il massimo operazionale delle sue caratteristiche al 100% (dunque, possiamo stabilire a metá volume del master). Oltre vá in crisi e subentra il surplus. Vuol dire che oltre il suo 100% entra in gioco una quantitá "non confacente" di saturazione, rispetto alla linearitá di come è stata progettata. È per questo che oltre il 100% la saturazione non è più naturale, ma forzata. Al punto che, se vuole resistere, deve cominciare a comprimere il più non posso il suono.
Questo immane sforzo, porterá la nostra piccolina (valvola) a sforzarsi così tanto e per tanto tempo, che non ce la fará più.
Se normalmente, a volumi consoni all'udito, una valvola di un finale ha una durata media tra i 6 mesi e i due anni, la stessa stressata più del dovuto, morirá prima.

Questa era la favoletta della valvola poveretta!

4Roses

Vigilius

Motivo in più per non usare un attenuatore anche se conosco qualcuno che, usandolo, ci ottiene dei suoni alla Van Halen a volumi da cameretta paurosamente vicini all'originale.
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


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